martedì 21 novembre 2023

Debolezza sulle borse europee, occhi sulla Fed e inflazione in calo


MILANO - Le borse europee si trovano in una fase di debolezza, influenzate dalle prospettive future della Federal Reserve e dalla prospettiva di un allentamento della stretta monetaria a causa del declino dell'inflazione. L'indice Stoxx 600, rappresentativo dell'area del Vecchio Continente, mostra una situazione di stallo, con vendite concentrate sui titoli legati all'energia. Il prezzo del gas e del petrolio registra un calo, con il gas a 45 euro al megawattora e il petrolio WTI in diminuzione dell'0,8% a 77 dollari, mentre il Brent perde lo 0,8% a 81,6 dollari al barile.

A Milano, l'attenzione è concentrata su Mps, che registra una diminuzione del 6,5% a 2,87 euro, inferiore ai 2,92 euro del recente collocamento del Mef, dal quale sono stati incassati 920 milioni. La contendibilità del Monte dei Paschi non suscita grande entusiasmo sul mercato, con Banco Bpm che perde l'2,1%, anche a causa della presa di posizione di Deutsche Bank.

Francoforte mostra una modesta crescita dello 0,14%, mentre Bayer a 34 euro rientra dalla caduta di ieri causata dallo stop alla sperimentazione di un farmaco e da una multa negli Stati Uniti. Parigi è in leggero calo dello 0,08%, e Londra perde lo 0,28%.

Lo spread tra i Btp e i Bund, partito sotto i 170 punti grazie alla valutazione di Moody's sull'Italia, si mantiene intorno ai 172 punti, con il rendimento del decennale italiano che risale leggermente al 4,31%, ma rimane in calo di quasi 5 punti base. Sul fronte dei cambi, l'euro si apprezza nei confronti del dollaro, scambiando a 1,0947.