lunedì 9 maggio 2022

Bper: nuovo piano a giugno. Utile del trimestre a 112 milioni


MILANO - Bper chiude il primo trimestre dell'anno con un utile di 112,7 milioni di euro in calo rispetto ai 400 milioni dello stesso periodo del 2020, che beneficiavano però di alcune componenti contabili straordinarie legate all'acquisto degli sportelli di Ubi.

Il margine di interesse si attesta a 376,4 milioni in crescita del 9,6% rispetto al 1° trimestre 2021, grazie in particolare al maggior contributo della componente commerciale pari a € 336,1 milioni (+15,2% a/a). Tra le altre principali componenti si registrano, inoltre, il contributo dei fondi TLTRO-III, al netto degli interessi pagati sulle somme depositate presso BCE, pari a € 29,8 milioni (€ 31,8 milioni nel 1° trimestre 2021) e il contributo derivante dal portafoglio titoli per un importo di € 22,9 milioni (€ 29,0 milioni nel 1° trimestre 2021). Rispetto al 4° trimestre 2021 il dato è in calo del 2,5% principalmente per effetto del minor numero di giorni di calendario del 1° trimestre 2022 (-0,3% al netto di tale effetto).

Le commissioni nette sono pari a € 450,6 milioni in aumento del 37,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nel dettaglio le commissioni relative al comparto della raccolta indiretta e bancassurance si assestano a € 197,6 milioni in rialzo del 37,4% a/a, mentre le commissioni riferibili all’attività bancaria tradizionale ammontano a € 252,9 milioni in crescita del 37,2% a/a. 

Rispetto al 4° trimestre 2021 il dato è in calo del 4,0% principalmente in seguito alla consueta stagionalità positiva del trimestre scorso che beneficia delle commissioni di performance riferite al risparmio gestito (€ 18,5 milioni). Al netto di queste ultime il dato risulta in linea con il trimestre precedente.

La voce dividendi risulta pari a € 0,3 milioni rispetto a € 1,7 milioni del 1° trimestre 2021 (€ 5,5 milioni nel 4° trimestre 2021).

Il risultato netto della finanza è positivo per € 58,9 milioni rispetto a € 76,2 milioni del 1° trimestre 2021 (€ 23,6 milioni nel 4° trimestre 2021), nonostante l’aumento della volatilità dei mercati finanziari registrata da fine febbraio in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina.

L'utile pre-tasse si attesta a 158,3 milioni, in crescita del 50% rispetto ai 105,5 milioni normalizzati di un anno fa. "I risultati del trimestre mostrano una forte crescita della redditività, nonostante il difficile contesto esterno", afferma Bper. I ricavi sono saliti del 16,6% a 883,7 milioni, il risultato della gestione operativa del 54% a 325,3 milioni.

"L'attuale contesto di mercato, caratterizzato da un'elevata incertezza e crescenti pressioni inflazionistiche, ci pone davanti a nuove sfide, che il Gruppo Bper saprà affrontare efficacemente grazie ai progressi compiuti sul fronte della generazione dei ricavi, alla solida posizione patrimoniale e di liquidità e ai significativi miglioramenti raggiunti nell'ambito della qualità del credito. Tali aspetti saranno inoltre ulteriormente rafforzati con le azioni e le misure previste dal nuovo Piano Industriale che sarà presentato al mercato nel corso del mese di giugno", ha dichiarato l'ad, Piero Luigi Montani.

A spingere i ricavi sono state soprattutto le commissioni, balzate del 37,3% a 450,6 milioni, e il margine di interesse, cresciuto del 9,6% a 376,4 milioni, in rialzo del 2,2% a 558,4 milioni anche i costi. I risultati si confrontano con un primo trimestre 2021 che consolidava le filiali di Ubi solo a partire dal 22 febbraio.

Per quanto riguarda la qualità degli attivi l'npe ratio lordo si mantiene al 4,9% e quello netto al 2%, invariati rispetto a fine 2021. Migliorano gli indici di solidità patrimoniale con un Cet1 pro-forma ratio fully phased che sale nel trimestre dal 13,5% al 13,64%, "largamente superiore" al minimo della Bce (8,3%) e tale da consentire alla banca "di affrontare con fiducia l'incertezza dell'attuale scenario macro".