MILANO (Reuters) - Mercato obbligazionario italiano in lieve rialzo nei primi scambi della seduta odierna, nonostante il taglio dell'outlook sul rating sovrano, a negativo da stabile, annunciato venerdì sera da Fitch.
In apertura, su piattaforma Tradeweb, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali si è portato a 288 punti base da 291 della chiusura di venerdì, scivolando poco dopo fino a 286.
Il tasso sul benchmark decennale parte a 3,22% da 3,23% dell'ultima chiusura, scendendo poi ulteriormente a 3,20%.
A sostenere il mercato sono le nuove rassicurazioni giunte dal ministro dell'Economia Tria, che ribadisce l'impegno del governo sui conti pubblici. Da Shanghai, nel fine settimana, Tria ha ripetuto che le riforme verranno portate avanti "nell'ambito dell'equilibrio dei conti pubblici". A fine settembre, ha spiegato il ministro, quando le intenzioni si tradurranno in azioni con la nota d'aggiornamento del Def, "lo spread si sgonfierà".
Nel corso della giornata di venerdì il tasso decennale aveva toccato il picco da maggio 2014 di 3,25% mentre lo spread si era portato a 292, massimo dal 29 maggio quando, nei giorni che portarono alla nascita del governo Conte, si era spinto fino a 324, massimo da oltre cinque anni.
Stamane il vicepremier Salvini ha dichiarato di voler rimanere sotto la soglia del 3% del rapporto deficit/Pil nel 2019.
In apertura, su piattaforma Tradeweb, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennali si è portato a 288 punti base da 291 della chiusura di venerdì, scivolando poco dopo fino a 286.
Il tasso sul benchmark decennale parte a 3,22% da 3,23% dell'ultima chiusura, scendendo poi ulteriormente a 3,20%.
A sostenere il mercato sono le nuove rassicurazioni giunte dal ministro dell'Economia Tria, che ribadisce l'impegno del governo sui conti pubblici. Da Shanghai, nel fine settimana, Tria ha ripetuto che le riforme verranno portate avanti "nell'ambito dell'equilibrio dei conti pubblici". A fine settembre, ha spiegato il ministro, quando le intenzioni si tradurranno in azioni con la nota d'aggiornamento del Def, "lo spread si sgonfierà".
Nel corso della giornata di venerdì il tasso decennale aveva toccato il picco da maggio 2014 di 3,25% mentre lo spread si era portato a 292, massimo dal 29 maggio quando, nei giorni che portarono alla nascita del governo Conte, si era spinto fino a 324, massimo da oltre cinque anni.
Stamane il vicepremier Salvini ha dichiarato di voler rimanere sotto la soglia del 3% del rapporto deficit/Pil nel 2019.