Il dollaro è leggermente in rialzo sullo yen, dopo aver toccato in corso di seduta il massimo dal 15 marzo scorso. Per i trader, gli investitori restano prudenti, con il Nikkei vicino alla soglia dei 20.000 punti.
"La maggior parte degli ultimi rialzi erano dovuti allo short-covering da parte di investitori stranieri che hanno venduto a marzo e aprile a causa di timori geopolitici prima che tali timori venissero meno", dice YutakaMiura, senior technical analyst di Mizuho Securities.
Gli investitori stranieri hanno venduto stock e future per un totale di 1.600 miliardi di yen tra metà marzo e metà aprile secondo i dati di Japan Exchange Group, l'operatore della borsa di Tokyo.
Nell'ultima settimana di aprile, gli investitori stranieri hanno comprato 569,65 miliardi di yen in titoli giapponesi. "Sembra che lo short-covering continui e probabilmente si esaurirà a breve", dice Miura. "Perché arrivi nuovo denaro, prima occorrono guadagni solidi sui mercati Usa come indicatore dell'appetito degli investitori".
Gli occhi del mercato giapponese sono puntati anche su i profitti aziendali. Netto guadagno (+2,5%) per Takeda Pharmaceutical dopo l'annuncio del previsto aumento del 16% del profitto operativo per l'anno che termina nel marzo 2018.
Perde invece oltre il 2,5% TDK, a causa della previsione di un calo del 62% dei profitti.
