venerdì 4 novembre 2016

Dollaro risale dopo dati lavoro Usa ma resta debole su ipotesi Trump

NEW YORK (Reuters) - L'euro/dollaro è sceso ai minimi di seduta dopo i dati mensili sul mercato del lavoro Usa, ma il biglietto verde si conferma in posizione di relativa debolezza, in attesa del voto presidenziale di martedì prossimo.

L'economia Usa ha creato 161.000 nuovi posti di lavoro in ottobre, appena pochi di meno dei 175.000 attesi; il dato di settembre è stato rivisto al rialzo a 191.000 unità dalle 156.000 precedentemente rilevate.

Subito dopo la diffusione dei 'payroll' l'euro/dollaro è sceso al minimo intraday di 1,1081, un livello che tuttavia non si discosta molto dal massimo da tre settimane di 1,1126 toccato ieri. Il dollaro/yen si conferma in area 103, appena mezza figura sopra il minimo da un mese di 102,56 visto ieri.

I dati odierni sull'occupazione vanno decisamente nella direzione di una conferma delle aspettative di un rialzo dei tassi Usa a dicembre; ma nel frattempo da alcuni giorni hanno iniziato ad agitarsi sul mercato timori concreti di una vittoria del candidato repubblicano Donald Trump.

I sondaggi indicano un sostanziale testa a testa tra la rivale democratica Hillary Clinton e Trump. Una vittoria di quest'ultimo, si teme, potrebbe rispingere l'economia Usa su un terreno di maggiore incertezza, fino a consigliare alla Fed di rimandare l'intervento sui tassi.

Nonostante i dati odierni il 'dollar index', che mette in relazione il biglietto verde a un paniere delle principali divise internazionali, si avvia a chiudere la settimana con un deprezzamento di oltre l'1%.

Si conferma in recupero la sterlina sul dollaro, già ieri spinta al rialzo di oltre l'1% dalla decisione dell'Alta Corte britannica sulla necessità di un voto parlamentare per l'avvio della procedura di Brexit: il cambio sterlina/dollaro ha toccato oggi quota 1,2499, nuovo massimo da circa un mese.