mercoledì 22 luglio 2015

"Calo tasse necessario per ripresa"

Prima sgombra il campo dalle illazioni che non lo davano in piena sintonia con il presidente Renzi sugli annunci in materia fiscale. Poi articola i motivi alla base della rivoluzione annunciata dal presidente del Consiglio.

"Se non avessi condiviso, prima dell'annuncio del presidente del Consiglio, queste misure io sarei qui oggi ma con un altro mestiere", afferma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, durante un convegno organizzato da Confcommercio. "Non si tratta di un annuncio estemporaneo ma fa parte di una strategia complessa in atto da tempo". "Il taglio delle tasse e' efficace nella misura in cui e' credibile da chi ne beneficia, e lo e' se e' permanente", aggiunge. "Puo' essere permanente solo se la riduzione e' coperta da tagli di spesa, se no si rischia di dover tornare indietro", spiega il ministro, sottolineando che i se tagli non sono "sostenibili" dalla finanza pubblica "non funzionano". E "una componente della strategia di riduzione delle tasse deve toccare anche quelle sulla casa, perche' la domanda interna deve essere stimolata", prosegue il ministro sottolineando un aspetto specifico riguardante il settore dell'edilizia.

Poi l'accenno alla lotta all'evasione, la questione mancante nel discorso di Renzi secondo la sinistra Pd. "Bisogna continuare e intensificare la lotta all'evasione, non capisco chi dice che invece di tagliare le tasse bisogna aumentare la lotta all'evasione. Le due cose sono complementari". Secondo Padoan, "il processo di riduzione delle tasse deve essere un processo al servizio dei cittadini e, aldila' delle singole imposte che saranno tagliate, contribuira' alla crescita e all'occupazione una pressione fiscale piu' bassa, senza alcun dubbio, accompagnata da uno Stato e una Pubblica amministrazione ridotti ma allo stesso tempo piu' efficienti" sottolineando che "tutto cio' e' possibile e necessario". Intanto, tornano a scendere gli ordini all'industria a maggio dopo il balzo record di aprile, mentre andamento positivo segna il fatturato. In particolare, segnala l'Istat, il fatturato dell'industria, al netto della stagionalita', registra un incremento dell'1,2% rispetto ad aprile, con aumenti sia sul mercato interno (+1,1%) sia su quello estero (+1,3%). Per gli ordinativi totali, si registra una diminuzione congiunturale del 2,5%, sintesi di un aumento dello 0,3% degli ordinativi interni e un calo del 6,3% di quelli esteri. Le vendite al dettaglio, invece, sono in marginale contrazione su base mensile e in lieve aumento su base tendenziale a magigo.

In particolare, l'indice calcolato dall'Istat ha segnato una diminuzione dello 0,1% rispetto ad aprile 2015. Nella media del trimestre marzo-maggio 2015, il valore delle vendite registra una crescita dello 0,4% rispetto al trimestre precedente.