Milano – La Borsa di Milano chiude con il peggior risultato tra i principali listini europei, segnando un calo dell’1,29%. Le vendite hanno colpito in particolare il settore bancario: Unicredit ha perso il 3,59%, nel giorno in cui l’amministratore delegato Andrea Orcel è intervenuto alla BofA CEO Conference. Male anche Mediolanum (-2,11%), Banco Bpm (-1,41%), Mps (-1,38%), Bper (-1,32%), Intesa (-1,31%), Bps (-1,29%) e Mediobanca (-1,12%), alla vigilia di un cda in cui si attendono dimissioni.
Gli investitori restano cauti in attesa di capire se nella manovra finanziaria il governo intenda prevedere un ulteriore rinvio della possibilità per le banche di trasformare le imposte differite attive (DTA) in crediti d’imposta.
Tra le altre società, hanno sofferto anche Ferrari (-2,56%) e Leonardo (-2,52%), mentre si sono mosse in controtendenza Nexi (+1,89%), Tim (+1,58%) e Stellantis (+1,2%).
Fuori dal paniere principale, Mfe ha registrato un vero e proprio crollo: -7,48% le azioni categoria A e -6% le B, dopo il taglio degli obiettivi della controllata tedesca Prosieben, che a Francoforte ha lasciato sul terreno il 4,13% in seguito alle valutazioni peggiorate degli analisti.