MILANO - Chiude in calo Piazza Affari, tra scambi nella norma per oltre 2 miliardi di euro di controvalore, contro i quasi 2,3 miliardi di venerdì scorso.
L'indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,62% a 27.700 punti, mentre il differenziale tra Btp italiani e Bund decennali tedeschi si è ristretto a 183 punti, contro i 185,4 punti segnati in chiusura venerdì scorso.
Regina del listino milanese Banco Bpm (+3,01%) su ipotesi di alcuni analisti di un possibile interesse da parte di Unicredit (-1,77%) per un'integrazione tramite scambio azionario. In rialzo anche Iveco (+1,7%), insieme alle rivali europee e Nexi (+1,44%) dopo la proposta d'acquisto non vincolante dei fondi Cvc Capital Partners e Francisco Partners a Network International, che riaccende i riflettori sul settore delle 'fintech'. Rialzi anche per hera (+1,07%), Italgas (+1,01%) e Terna (+0,73%). Più caute Tim (+0,59%), Eni (+0,57%), con il greggio in calo (UWti -1,88% a 80,97 dollari al barile) e Bper (+0,48%).
Sotto pressione Fineco (-4,26%), Saipem (-4%), dopo un rialzo iniziale dovuto all'assoluzione totale in Algeria per una gara del 2008, Cucinelli (-2,7%) e Moncler (-1,97%), deboli insieme all'intero comparto del lusso in Europa. Segno meno anche per Ferrari (-1,58%), Poste (-1,51%), Mediolanum (-1,11%), Intesa (-1,09%), Stellantis (-1,08%) ed Stm (-0,83%).