venerdì 19 novembre 2021

Blutec, Ficco (Uilm): “Si trovi soluzione per tutti i 1.100 lavoratori coinvolti”


ROMA - “Oggi i Commissari hanno fornito un quadro generale dello stato in cui versa la procedura di amministrazione straordinaria: per lo stabilimento di Atessa si è in procinto di perfezionare la cessione alla MA del gruppo Magnetto, prevista per dicembre; per il ramo engineering si registra l’interessamento di due soggetti interessati, che speriamo possa tradursi in una proposta che salvaguardi il livello occupazionale entro il 5 dicembre; sussiste un preliminare interesse di alcuni soggetti anche per i rami lighting e chemical; per Termini Imerese i tempi di presentazione del bando e del disciplinare saranno invece più lunghi. In tutti i bandi di cessione viene comunque richiesto l’obbligo di salvaguardia occupazionale per un periodo minimo di due anni. Per quanto concerne gli ammortizzatori sociali, la casa integrazione è stata già richiesta fino al 5 novembre 2022, allorquando sarà eventualmente possibile chiedere una ulteriore proroga di 12 mesi”. Lo riferisce Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, dopo l’incontro convocato dal Ministero dello Sviluppo economico.

“È apprezzabile - commenta Ficco - la priorità che i commissari stanno dando alla tutela occupazione, ma purtroppo ad oggi abbiamo la quasi certezza di una soluzione per poco più di 200 lavoratori su circa 1.100. Speriamo però che il tempo concesso della normativa della amministrazione straordinaria venga impiegato per trovare una soluzione per tutti. Peraltro i numeri dei lavoratori coinvolti potrebbero ridursi se il Governo finalmente sbloccasse la possibilità di andare in pensione anticipata per coloro che hanno svolto lavori usuranti, possibilità oggi in astratto prevista ma in concreto negata da incomprensibili complicazioni burocratiche”.

“La ridefinizione dell’accordo di Programma annunciata dalla Regione Sicilia - conclude Ficco - potrebbe costituire un’opportunità se aprisse alla possibilità anche di una pluralità di investitori di medie e piccole dimensioni, senza naturalmente distogliere nessuna risorsa dall’obiettivo del rilancio dell’aerea industriale di Termini Imerese”.