(Reuters) - L'azionario asiatico cede quasi mezzo punto percentuale a causa dei deboli dati sulla crescita cinese e dei timori su una guerra commerciale generalizzata tra Cina e Stati Uniti.
La seconda economia al mondo è cresciuta nel periodo aprile-giugno del 6,7%, meno del 6,8% registrato nei tre trimestri precedenti.
Ad incidere in negativo sul mercato non sono tanto i dati sul Pil, risultati in linea alle attese, quanto quelli sulla produzione industriale di giugno, cresciuta del 6% su base annua, peggior risultato da oltre due anni e al di sotto delle attese di 6,5%.
Dopo essersi mosso lievemente al rialzo nei primi scambi, l'indice MSCI perde lo 0,4%.
SHANGHAI perde lo 0,7% mentre HONG KONG cede lo 0,3%.
Negative anche SYDNEY e SEUL, che ritracciano entrambe di 0,4 punti percentuali. TOKYO è invece chiusa.
Sul mercato valutario il dollaro scambia sulla parità rispetto a yen in area 112,40. L'euro guadagna lo 0,1% intorno a 1,17 dollari.
I prezzi del greggio cedono terreno con l'affievolirsi dei timori sulle forniture dalla Libia, che ha ripreso le attività di esportazione. I derivati sul Brent scambiano in calo di 62 cent a 74,71 dollari il barile. I derivati sul greggio Usa cedono 52 cent a 70,5 dollari.
La seconda economia al mondo è cresciuta nel periodo aprile-giugno del 6,7%, meno del 6,8% registrato nei tre trimestri precedenti.
Ad incidere in negativo sul mercato non sono tanto i dati sul Pil, risultati in linea alle attese, quanto quelli sulla produzione industriale di giugno, cresciuta del 6% su base annua, peggior risultato da oltre due anni e al di sotto delle attese di 6,5%.
Dopo essersi mosso lievemente al rialzo nei primi scambi, l'indice MSCI perde lo 0,4%.
SHANGHAI perde lo 0,7% mentre HONG KONG cede lo 0,3%.
Negative anche SYDNEY e SEUL, che ritracciano entrambe di 0,4 punti percentuali. TOKYO è invece chiusa.
Sul mercato valutario il dollaro scambia sulla parità rispetto a yen in area 112,40. L'euro guadagna lo 0,1% intorno a 1,17 dollari.
I prezzi del greggio cedono terreno con l'affievolirsi dei timori sulle forniture dalla Libia, che ha ripreso le attività di esportazione. I derivati sul Brent scambiano in calo di 62 cent a 74,71 dollari il barile. I derivati sul greggio Usa cedono 52 cent a 70,5 dollari.