25 giugno (Reuters) - I mercati azionari dell'area Asia-Pacifico sono in netto calo sui timori per una possibile guerra commerciale, mentre il prezzo del petrolio è sceso leggermente dopo l'annuncio dell'aumento della produzione.
L'indice MSCI, di cui non fa parte la borsa giapponese, perde lo 0,83%. TOKYO ha chiuso in calo di quasi lo 0,8%.
Il Wall Street Journal ha scritto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump intende impedire a numerose società cinesi di investire in aziende tecnologiche Usa e anche bloccare l'export di tecnologia verso la Cina.
"Fino alla settimana scorsa, c'era un vago ottimismo sul fatto che potessimo cavarcela. Ma ora sembra che, se gli Usa non si fermano, le cose diventeranno più caotiche", dice Hirokazu Kabeya, chief global strategist di Daiwa Securities.
L'indice Msci è stato negativo per cinque settimane su sei, sull'onda delle tensioni commerciali. La settimana scorsa ha ceduto l'1%, perdita peggiore in tre mesi.
HONG KONG e SHANGHAI sono in netta perdita, nonostante la riduzione del 'reserve requirement ratio' deciso da Pechino possa liberare i prestiti di alcune banche commerciali. Prada perde lo 0,67%.
SYDNEY ha chiuso in calo trascinata dalle banche, nonostante i guadagni del comparto dei materiali e dell'energia, dopo che Commonwealth Bank of Australia ha deciso di separare le attività di wealth management a seguito di una serie di scandali.
SEUL ha chiuso in leggero rialzo, nonostante una seduta in gran parte negativa. MUMBAI perde lo 0,15% circa.
TAIWAN ha perso l'1%, SINGAPORE registra il calo più forte da ottobre, alla terza seduta negativa consecutiva, trascinata dalle banche.
L'indice MSCI, di cui non fa parte la borsa giapponese, perde lo 0,83%. TOKYO ha chiuso in calo di quasi lo 0,8%.
Il Wall Street Journal ha scritto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump intende impedire a numerose società cinesi di investire in aziende tecnologiche Usa e anche bloccare l'export di tecnologia verso la Cina.
"Fino alla settimana scorsa, c'era un vago ottimismo sul fatto che potessimo cavarcela. Ma ora sembra che, se gli Usa non si fermano, le cose diventeranno più caotiche", dice Hirokazu Kabeya, chief global strategist di Daiwa Securities.
L'indice Msci è stato negativo per cinque settimane su sei, sull'onda delle tensioni commerciali. La settimana scorsa ha ceduto l'1%, perdita peggiore in tre mesi.
HONG KONG e SHANGHAI sono in netta perdita, nonostante la riduzione del 'reserve requirement ratio' deciso da Pechino possa liberare i prestiti di alcune banche commerciali. Prada perde lo 0,67%.
SYDNEY ha chiuso in calo trascinata dalle banche, nonostante i guadagni del comparto dei materiali e dell'energia, dopo che Commonwealth Bank of Australia ha deciso di separare le attività di wealth management a seguito di una serie di scandali.
SEUL ha chiuso in leggero rialzo, nonostante una seduta in gran parte negativa. MUMBAI perde lo 0,15% circa.
TAIWAN ha perso l'1%, SINGAPORE registra il calo più forte da ottobre, alla terza seduta negativa consecutiva, trascinata dalle banche.