(Reuters) |
In particolare, nei primi scambi europei del mattino, l'euro si è spinto a quota 1,2343 nei confronti del dollaro, ritoccando il massimo da dicembre 2014 già visto negli scambi asiatici.
Poco dopo le 10, l'indice che misura l'andamento del dollaro nei confronti di un paniere di divise scambia a 89,718 scendendo sotto la soglia di 90,00 per la prima volta dal dicembre 2014.
Per la prima volta in quattro mesi, il biglietto verde è sceso sotto quota 110 nei confronti dello yen, scambiando alla stessa ora a 109,63.
Il deciso apprezzamento dell'euro ha già spinto alcuni esponenti della Bce a esprimere preoccupazione per l'inflazione che potrebbe deviare dal percorso per raggiungere il target di Francoforte poco sotto il 2%.
In questo senso, gli operatori soppeseranno con grande attenzione le parole del presidente Bce Mario Draghi al meeting di domani dal quale non si aspettano sostanziali novità in termini di 'forward guidance'.
Draghi, in una lettera a un deputato del parlamento europeo , ha detto che il 'quantitative easing' della Bce non ha innescato movimenti "statisticamente significativi" nel cambio dell'euro e la dinamica delle valute è soltanto un effetto collaterale, non certo l'obiettivo degli acquisti Qe.