giovedì 4 maggio 2017

Dollaro sostenuto da Fed, euro da Macron, deboli valute legate a commodity

LONDRA (Reuters) - Il cross dell'euro/dollaro si mantiene giusto al di sopra di quota 1,09 nelle prime battute della mattinata londinese.

** Se il biglietto verde approfitta dei toni fiduciosi sulle prospettive per l'economia Usa con cui si è chiuso ieri sera il Fomc, cementando le attese di un nuovo rialzo dei tassi in giugno, la valuta unica europea trova sostegno nel successo di Emmanuel Macron su Marine Le Pen con lo scontro televisivo andato in onda sempre ieri sera.
** Positiva per l'euro anche la lettura finale degli indici Pmi servizi e compositi di aprile a livello di zona euro.
** Vulnerabili invece le valute più direttamente legate alle quotazioni delle materie prime come il dollaro australiano, a dispetto del generalizzato clima 'risk on', sulla scia della netta correzione dei minerali ferrosi, che riflette i timori sullo scenario per la crescita cinese.
** "Nel settore delle commodities c'è qualcosa che non va, ed è così da almeno un paio di settimane" osserva Richard Benson di Millennium Global. "Il dollaro è solido dopo la Fed ma al momento l'euro non può scendere" aggiunge.
** Confermando il costo del denaro sul livello attuale, come ampiamente previsto, Federal Reserve ha ridimensionato il timore di un rallentamento della crescita, parlando della dinamica positiva dei consumi privati e degli investimenti da parte delle imprese.
** Secondo l'istituto centrale Usa l'inflazione si sta avvicinando all'obiettivo. L'andamento dei tassi impliciti continua così a indicare una chance di poco inferiore al 50% di una nuova stretta monetaria il mese prossimo.