ROMA (Reuters) - Il mercato azionario giapponese ha chiuso oggi in rialzo, arrivando a toccare in corso di seduta i massimi da 17 mesi, grazie al calo dello yen sul dollaro e a Wall Street. L'indice Nikkei ha chiuso con un rialzo dello 0,25, a 19.919,82 punti. Nel corso di seduta è arrivato al picco di 19.998,49 punti, il massimo da dicembre 2015. Il più ampio indice Topix segna +0,27% a 1.584,23 punti.
La debolezza dello yen ha aiutato soprattutto l'export, mentre gli investitori hanno ritrovato la fiducia anche grazie ai risultati degli indici Usa S&P 500 e Nasdaq, che hanno chiuso a quote record sull'onda dell'aumento dei prezzi petroliferi e della domanda di titoli tech.
L'indice Nikkei è ancora sotto quota 20.000 punti, e manca per il momento della spinta necessaria a superare le prese di profitto.
"Probabilmente il Nikkei alla fine raggiungerà i 20.000 punti, appena gli attori testeranno i vantaggi per il mercato. Ma serviranno nuovi fattori esterni, come gli sviluppi della riforma fiscale voluta da (il presidente degli Usa Donald) Trump, per restare sopra quel livello", dice Masahiro Ichikawa, senior strategist di Sumitomo Mitsui Asset Management. Il produttore di birra Asahi sale di oltre il 2,5% dopo aver registrato un aumento del 17,4% nei profitti netti trimestrali grazie alla domanda di bevande analcoliche.
Sale anche, di quasi il 2%, il produttore di semiconduttori Disco, dopo la notizia che è stato incluso nell'indice giapponese di Msci.
Piatto il titolo Kyushu Railway, un'altra matricola del Msci giapponese, mentre l'azienda chimica Tosoh è in rialzo quasi del 2%. Escono invece dall'elenco di Msci Hokuriku Electric Power, comunque in rialzo, e Mitsubishi Logistics, che perde l'1%. L'immobiliare Daikyo perde oltre il 7,8% dopo l'annuncio di un calo del 14,6% del profitto netto per l'anno che si chiuderà a marzo 2018.
La debolezza dello yen ha aiutato soprattutto l'export, mentre gli investitori hanno ritrovato la fiducia anche grazie ai risultati degli indici Usa S&P 500 e Nasdaq, che hanno chiuso a quote record sull'onda dell'aumento dei prezzi petroliferi e della domanda di titoli tech.
L'indice Nikkei è ancora sotto quota 20.000 punti, e manca per il momento della spinta necessaria a superare le prese di profitto.
"Probabilmente il Nikkei alla fine raggiungerà i 20.000 punti, appena gli attori testeranno i vantaggi per il mercato. Ma serviranno nuovi fattori esterni, come gli sviluppi della riforma fiscale voluta da (il presidente degli Usa Donald) Trump, per restare sopra quel livello", dice Masahiro Ichikawa, senior strategist di Sumitomo Mitsui Asset Management. Il produttore di birra Asahi sale di oltre il 2,5% dopo aver registrato un aumento del 17,4% nei profitti netti trimestrali grazie alla domanda di bevande analcoliche.
Sale anche, di quasi il 2%, il produttore di semiconduttori Disco, dopo la notizia che è stato incluso nell'indice giapponese di Msci.
Piatto il titolo Kyushu Railway, un'altra matricola del Msci giapponese, mentre l'azienda chimica Tosoh è in rialzo quasi del 2%. Escono invece dall'elenco di Msci Hokuriku Electric Power, comunque in rialzo, e Mitsubishi Logistics, che perde l'1%. L'immobiliare Daikyo perde oltre il 7,8% dopo l'annuncio di un calo del 14,6% del profitto netto per l'anno che si chiuderà a marzo 2018.