MILANO (Reuters) - Generali chiude il 2016 con un utile netto in crescita a 2,1 miliardi di euro (+2,5%) e un utile operativo record di 4,83 milioni (+0,9%) che le consentono di proporre un dividendo di 0,80 euro per azione (+11,1%).
Il gruppo conferma i principali target finanziari previsti per il 2018, tra cui quello di un net operating cash cumulativo di oltre 7 miliardi, ma anticipa di un anno (al 2018 dal 2019) quello sui risparmi di costi operativi sui mercati maturi di 200 milioni dopo che nel 2016 per la prima volta i costi sono calati di circa 70 milioni, dice una nota.
"Guardiamo al futuro con fiducia, come un gruppo indipendente, italiano a vocazione internazionale", dice il Ceo Philippe Donnet nella nota. Per il 2017 la compagnia prevede di aumentare la remunerazione degli azionisti in coerenza con il piano strategico.
I premi complessivi sono stati pari a 70,5 miliardi con un calo del 3,9% frutto di una crescita nei rami Danni (+2,1%) e di un calo nel Vita (-6,3%) dovuto all'attuale andamento dei mercati e all'approccio "più disciplinato" sul lato dell'offerta.
Sotto il profilo patrimoniale, il Regulatory Solvency ratio che applica il modello interno della compagnia soltanto nei paesi per i quali è stato ottenuto l'ok delle autorità, è salito al 177% dal 171%, mentre l'Economic Solvency ratio, che applica il modello interno all'intero perimetro, è sceso al 194% dal 202%.
Il gruppo conferma i principali target finanziari previsti per il 2018, tra cui quello di un net operating cash cumulativo di oltre 7 miliardi, ma anticipa di un anno (al 2018 dal 2019) quello sui risparmi di costi operativi sui mercati maturi di 200 milioni dopo che nel 2016 per la prima volta i costi sono calati di circa 70 milioni, dice una nota.
"Guardiamo al futuro con fiducia, come un gruppo indipendente, italiano a vocazione internazionale", dice il Ceo Philippe Donnet nella nota. Per il 2017 la compagnia prevede di aumentare la remunerazione degli azionisti in coerenza con il piano strategico.
I premi complessivi sono stati pari a 70,5 miliardi con un calo del 3,9% frutto di una crescita nei rami Danni (+2,1%) e di un calo nel Vita (-6,3%) dovuto all'attuale andamento dei mercati e all'approccio "più disciplinato" sul lato dell'offerta.
Sotto il profilo patrimoniale, il Regulatory Solvency ratio che applica il modello interno della compagnia soltanto nei paesi per i quali è stato ottenuto l'ok delle autorità, è salito al 177% dal 171%, mentre l'Economic Solvency ratio, che applica il modello interno all'intero perimetro, è sceso al 194% dal 202%.