LONDRA (Reuters) - I futures sul greggio Brent balzano sopra i 50 dollari al barile per la prima volta da quasi sette mesi in un mercato che vede segnali di allentamento dell'eccesso di produzione globale che ha messo i prezzi sotto pressione per circa due anni.
Le quotazioni petrolifere sono salite nelle ultime settimane dopo che una serie di stop produttivi, in parte a causa degli incendi in Canada e dei disordini in Nigeria e Libia, hanno portato alla riduzione dell'offerta di quasi 4 milioni di barili al giorno.
Il superamento dei 50 dollari al barile viene visto da molti operatori di mercato come una soglia psicologica oltre la quale i produttori, particolarmente gli americani che operano nel petrolio di scisto, potranno ripristinare le attività interrotte negli ultimi anni.
Ulteriore sostegno è dato dalle attese della riunione Opec, allargata all'Iran, prevista per il prossimo 2 giugno a Vienna.
"Certamente (50 dollari) è una barriera psicologica. C'è un fase di slancio, gli investitori proveranno a spingersi oltre", commenta Ric Spooner Said, capo analista di mercato a CMC Markets Sydney.
Le quotazioni petrolifere sono salite nelle ultime settimane dopo che una serie di stop produttivi, in parte a causa degli incendi in Canada e dei disordini in Nigeria e Libia, hanno portato alla riduzione dell'offerta di quasi 4 milioni di barili al giorno.
Il superamento dei 50 dollari al barile viene visto da molti operatori di mercato come una soglia psicologica oltre la quale i produttori, particolarmente gli americani che operano nel petrolio di scisto, potranno ripristinare le attività interrotte negli ultimi anni.
Ulteriore sostegno è dato dalle attese della riunione Opec, allargata all'Iran, prevista per il prossimo 2 giugno a Vienna.
"Certamente (50 dollari) è una barriera psicologica. C'è un fase di slancio, gli investitori proveranno a spingersi oltre", commenta Ric Spooner Said, capo analista di mercato a CMC Markets Sydney.