MILANO - Soffre ancora il brent, possibile ritorno del tema 'Grexit', tensione sui titoli di Stato dei Paesi più esposti alla speculazione: un cocktail velenoso per le Borse europee che - dopo l'avvio negativo di Wall Street, dove oggi non si attendono dati macroeconomici importanti - segnano cali molto importanti.
Con le vendite che si concentrano sul settore bancario, delle materie prime e delle auto, il peggiore mercato azionario (a parte Atene che perde il 7%) è ora quello di Madrid, che cede oltre tre punti percentuali, seguito da Francoforte, Parigi e Milano (Ftse Mib -2,6%) che dopo una fiammata di vendite cercano di arginare le perdite. In Piazza Affari continue le sospensioni (come su Carige che cede il 9% teorico), con Mps che perde il 7% a 0,54 euro riavvicinandosi al minimo storico del 20 gennaio a quota 0,51. Tra i bancari dopo un breve stop in asta di volatilità provano a tenere Intesa (-2%) e Unicredit (-1,5%). Fca soffre in calo del 7%.
Spread sopra 140 punti base - Si amplia ancora lo spread tra Btp e Bund e supera anche la soglia dei 140 punti base, a 142, toccando i massimi da luglio scorso. Il rendimento del decennale italiano torna sopra l'1,6%, a 1,65%, mentre il tasso del Bund è in ulteriore calo allo 0,23%. Il differenziale tra i titoli spagnoli e tedeschi tocca i 150 punti base e sale la tensione sui Bond del Portogallo con lo spread che ha superato la soglia dei 300 punti base (a 310) per la prima volta da marzo 2014.
Spread sopra 140 punti base - Si amplia ancora lo spread tra Btp e Bund e supera anche la soglia dei 140 punti base, a 142, toccando i massimi da luglio scorso. Il rendimento del decennale italiano torna sopra l'1,6%, a 1,65%, mentre il tasso del Bund è in ulteriore calo allo 0,23%. Il differenziale tra i titoli spagnoli e tedeschi tocca i 150 punti base e sale la tensione sui Bond del Portogallo con lo spread che ha superato la soglia dei 300 punti base (a 310) per la prima volta da marzo 2014.