mercoledì 21 ottobre 2015

Btp in rialzo dopo vendite di ieri, focus su Bce

MILANO, 21 ottobre (Reuters) - Dopo un avvio incerto, in tarda mattinata l'obbligazionario italiano prende slancio, in linea con la quasi totalità del comparto della zona euro, in una seduta povera di spunti sul fronte macro e destinata a vedere un recupero, almeno parziale, dopo le prese di beneficio di ieri. L'attenzione degli operatori è tutta per il meeting della Banca centrale europea di domani: se da un lato danno pressoché per scontato che nessuna decisione su un eventuale potenziamento del 'quantitative easing' venga presa domani, dall'altro si aspettano di scorgere tra le pieghe delle dichiarazioni di Mario Draghi qualche indizio utile a definire meglio le tempistiche di un intervento. Tuttavia le dichiarazioni di alcuni esponenti di spicco della Bce nei giorni scorsi, associate a dati confortanti sull'economia della zona euro, hanno contribuito a raffreddare le attese su un eventuale intervento, almeno nell'immediato. A sostenere l'andamento positivo dell'obbligazionario europeo, almeno in un primo momento, anche il calo della Borsa di Shanghai che ha archiviato la seduta con una flessione di oltre il 3%. Notizie poco confortanti anche dal Giappone dove a settembre la crescita del'export ha registrato un rallentamento, legato a doppio filo alla frenata dell'economia cinese, rinfocolando i timori che la terza economia mondiale possa scivolare in recessione. Tornando al perimetro europeo, situazione a sé in Portogallo - dove i rendimenti dei governativi sono in rialzo - dopo che il partito socialista ha detto di essere pronto a formare un governo con i comunisti e il blocco di sinistra in una compagine che gli investitori temono possa ammorbidire le misure di austerity. "Quella di oggi è una seduta di vigilia, in vista della Bce. Dopo la seduta nervosa di ieri mi aspetto che anche domani mattino permanga una certa tensione sul mercato. Gli operatori sono divisi sui toni che potrebbe usare Mario Draghi in conferenza stampa: alcuni si aspettano parole aggressive, altri un nulla di fatto. Se domani Francoforte delude i mercati, il tasso del decennale potrebbe tornare oltre il 2% mentre, in caso contrario, potrebbe scendere fino a 1,50%", prevede un operatore di una banca italiana. Attorno alle 12, il differenziale di rendimento tra Btp e Bund sul tratto a 10 anni si attesta a 104 punti base dai 105 del finale di seduta e il tasso del decennale passa a 1,63% dal 1,67% dell'ultima chiusura. Attiva sul primario la Germania che stamane ha collocato 3,361 miliardi in titoli di Stato a due anni (a fronte di un'offerta per 4 miliardi), con un tasso medio stabile a -0,26%.