lunedì 19 ottobre 2015

Borse: la Cina non spaventa l'Europa che attende il Qe 2

MILANO - La crescita del Dragone sotto il 7% non fa tremare i listini europei che vivono una mattinata vivace e pensano gia' all'appuntamento con la Bce di giovedi'. "Tutti gli occhi sulla Bce" sottolineano gli analisti di Bank of America Merrill Lynch convinti che stiano maturando le condizioni per una "fase 2" del Quantitative Easing, magari a dicembre, vista la debolezza dell'inflazione e l'andamento fiacco del manifatturiero. I mercati finanziari si sono svegliati con il +6,9% nel III trimestre per il Pil di Pechino (dato ai minimi dal 2009 ma migliore delle aspettative) e hanno avviato le contrattazioni con sollievo scommettendo su auto, tecnologici, bancari e chimica. Francoforte e' la migliore e sale dello 0,8% trainata dal +3,8% di Deutsche Bank che ha annunciato da gennaio una profonda riorganizzazione societaria e una semplificazione della struttura manageriale. Ben indirizzati gli altri indici con Milano che segna +0,54% nel Ftse Mib. Exor (+2,8%) e Fca (+2%) protagonisti nell'ultimo giorno dell'ipo Ferrari e in attesa del prezzo di collocamento delle azioni di Maranello a Wall Street: probabile un prezzo al top della forchetta indicata di 48-52 dollari. Guadagni del 2% per Mediobanca grazie all'aspettativa di commissioni in crescita e di un break even di CheBanca nell'esercizio in corso. Scivola invece Tenaris (-1,3%) e soffre ancora Cnh(-1,1%). Il petrolio arretra dell'1% a 46,78 dollari al barile a New York. L'euro si indebolisce leggermente a 1,1322 dollari. In lieve flessione i primi futures di Wall Street.