TARANTO - Sono 13 i potenziali investitori che hanno mostrato interesse per l'ex Ilva e gli asset di Acciaierie d'Italia, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore. I termini per il primo step della procedura di gara, avviata a fine luglio dai commissari Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta e Davide Tabarelli, scadranno domani a mezzanotte.
Tra i principali contendenti ci sono tre gruppi di rilievo: Metinvest, l'azienda ucraina dell'oligarca Rinat Akhmetov, Vulcan Green Steel (un ramo della famiglia Jindal), e Stelco, recentemente acquisita dagli americani di Cleveland-Cliffs. Questi gruppi sono particolarmente interessati all'acquisizione dell'intero complesso ex Ilva.
Tuttavia, anche dopo la scadenza dei termini, potrebbero entrare in corsa altri grandi nomi come Nippon Steel e il gruppo siderurgico italiano Arvedi. Inoltre, ci sono diverse imprese pronte a rilevare specifici asset dell'ex Ilva, suddivisi tra la componente manifatturiera e le attività di servizi.
Tra le aziende interessate ai vari impianti, spiccano:
- Marcegaglia, che potrebbe puntare sugli impianti del Nord, come Novi Ligure e Cornigliano.
- Sideralba, con un focus sul piccolo impianto di Racconigi e su Salerno, un sito specializzato nei tubi.
- Eusider di Lecco, della famiglia Anghileri, e Amenduni Steel, interessati rispettivamente a Sovoca e Racconigi.
- Mitmetal, turchi interessati ai tubi, e Profilmec svizzeri, che mirano a attività di logistica e Racconigi.
- Charbones Holding, trader austriaco interessato alle attività di Marghera, e Zheshang Development, cinesi con interesse per le attività marittime.
Infine, ci sono anche piccole realtà come Industria Metalli Cardinale e Trans Isole che potrebbero essere interessate a piccoli lotti industriali e di servizi.
La procedura di gara si preannuncia complessa e competitiva, con un'ampia varietà di interessi e proposte per il futuro dell'ex Ilva.
