venerdì 7 giugno 2024

La Borsa di Milano chiude in calo (-0,5%), in linea con gli altri listini europei


MILANO – La Borsa di Milano ha chiuso la giornata in ribasso dello 0,5%, allineandosi all'andamento negativo delle principali piazze finanziarie europee. In vista della prossima riunione della Federal Reserve (Fed), gli investitori hanno ridimensionato le aspettative su un possibile taglio dei tassi di interesse, causando un aumento dei rendimenti dei titoli di Stato.

Lo spread tra BTP e Bund tedeschi ha concluso la seduta in rialzo a 133 punti base, con il tasso del decennale italiano che è salito di dieci punti base, raggiungendo il 3,95%.

Settori in difficoltà

A Piazza Affari, le utility sono state particolarmente penalizzate, complice la discesa del prezzo del gas a 33,1 euro per megawattora. Tra le principali perdite nel settore:

  • Hera: -2,3%
  • A2A: -2,2%
  • Snam: -1,8%
  • Erg: -1,6%
  • Enel: -1,3%

Anche il comparto automobilistico ha chiuso in negativo:

  • Iveco: -1,5%
  • Ferrari: -1,4%
  • Stellantis: -0,6%

Andamento delle banche e altre aziende

Le banche hanno mostrato un andamento misto:

  • In rosso: Mps (-0,9%), Popolare di Sondrio e Intesa Sanpaolo (-0,4%)
  • In rialzo: Bper (+0,6%), Banco BPM e Unicredit (+0,2%)

Tim ha registrato una perdita dell'1%, in un contesto segnato dalle vicende legate alla cessione della rete.

Titoli in rialzo

Nel listino principale, si è distinta Leonardo con un aumento dell'1,8%. Bene anche il settore farmaceutico con:

  • Recordati: +0,9%
  • Diasorin: +0,8%

Altri titoli in positivo:

  • Amplifon: +0,9%, beneficiando della delibera per il voto maggiorato potenziato che è diventata efficace
  • Campari: +0,6%

Società a minor capitalizzazione

Tra le società a minor capitalizzazione, DoValue ha registrato una crescita del 2,7% dopo la firma dell'accordo vincolante per l'acquisizione di Gardant. Alkemy ha visto un incremento dell'1,2% raggiungendo i 12 euro, prezzo dell'Opa lanciata da Retex.

In generale, la giornata ha visto un mercato prudente e in attesa di nuove indicazioni dalle banche centrali, con particolare attenzione alle prossime mosse della Fed che potrebbero influenzare significativamente l'andamento dei mercati finanziari globali.