MILANO - Piazza Affari (-0,2%) prosegue debole, in linea con gli altri listini europei, appesantita dall'energia e dalle utility mentre sono contrastate le banche.
In rialzo Tim (+0,6%), dopo scelta di far entrare Alessandro Pansa nel cda mentre resta al palo il suggerimento del socio francese Vivendi che aveva indicato Luciano Carta.
La galassia delle quotate della famiglia Berlusconi registra una seduta in calo. Le azioni Mfe di tipo B, con dieci diritti di voto, cedono lo 0,9% e quelle di tipo A, con un solo diritto, sono in flessione dell'1,7%. In calo anche Mondadori che cede lo 0,5%. Andamento negativo per Unicredit (-1,1%). male anche Bper e Banca Generali (-0,4%) mentre sono positive Fineco che balza dell'1,8%, Banco Bpm (+0,4%) e Mps (+0,3%). Piatta Intesa (-0,04%).
Male le utility con il prezzo del gas che inverte la rotta e sale a 39 euro. In flessione Hera (-1%), Italgas (-0,9%), nel giorno in cui presenta a Londra il piano strategico, Enel (-0,5%) e A2a (-0,7%). Vendite sull'energia con il prezzo del petrolio in aumento.
In calo Tenaris (-0,6%), Eni e Saipem (-0,5%). Giù anche le auto con Iveco (-0,8%), Stellantis (-0,5%) e Cnh (-0,6%). In territorio positivo Recordati (+0,7%) e Amplifon (+0,3%).