ROMA - "Nessuna manovra aggiuntiva è attesa" si legge in una nota del Mef riguardo la lettura dell'Ufficio parlamentare di bilancio contenuta nel Focus dedicato alla 'Situazione e alle prospettive della finanza pubblica italiana'.
"La politica del 'sentiero stretto' in questi anni ha conciliato le esigenze concomitanti e contrastanti di sostenere la crescita per uscire dalla crisi e di fermare l’incremento del debito pubblico in rapporto al Pil. Entrambi i risultati sono stati raggiunti, con la costante riduzione del deficit e una ripresa che migliora, anche in prospettiva, l’incidenza del debito sul Pil (che nel 2015 ha invertito la rotta dopo sette anni di costanti e significativi incrementi). Il continuo progresso dell’economia, segnalato di recente anche dall’andamento della produzione industriale, fa ritenere che gli obiettivi di bilancio verranno centrati e che l’impostazione dei conti pubblici potrà essere confermata anche nell’ambito della sorveglianza europea. Secondo le previsioni di autunno della Commissione europea la correzione del deficit strutturale italiano risulterebbe nel 2018 pari solamente a un decimo di punto percentuale. Il rispetto delle regole del braccio preventivo è di nuovo a rischio di deviazione significativa e potrebbe emergere la richiesta di misure correttive".
"La politica del 'sentiero stretto' in questi anni ha conciliato le esigenze concomitanti e contrastanti di sostenere la crescita per uscire dalla crisi e di fermare l’incremento del debito pubblico in rapporto al Pil. Entrambi i risultati sono stati raggiunti, con la costante riduzione del deficit e una ripresa che migliora, anche in prospettiva, l’incidenza del debito sul Pil (che nel 2015 ha invertito la rotta dopo sette anni di costanti e significativi incrementi). Il continuo progresso dell’economia, segnalato di recente anche dall’andamento della produzione industriale, fa ritenere che gli obiettivi di bilancio verranno centrati e che l’impostazione dei conti pubblici potrà essere confermata anche nell’ambito della sorveglianza europea. Secondo le previsioni di autunno della Commissione europea la correzione del deficit strutturale italiano risulterebbe nel 2018 pari solamente a un decimo di punto percentuale. Il rispetto delle regole del braccio preventivo è di nuovo a rischio di deviazione significativa e potrebbe emergere la richiesta di misure correttive".