ROMA - E' stata siglata l'intesa al termine di una maratona notturna il nuovo contratto degli statali per il triennio 2016-2018.
L'accordo, che pone fine a un blocco durato otto anni, prevede un aumento medio mensile pari a regime a circa 85 euro lordi sullo stipendio base per 250.000 ministeriali, dipendenti delle Agenzie fiscali e di altri enti come Inps e Inail. E' stato firmato dall'Aran con Cgil, Cisl, Uil e Confsal mentre non hanno firmato Usb, Cgs e Cisa.L'intesa, destinata a fare da apripista per altri comparti, prevede una forbice di aumenti sullo stipendio base dai 63 ai 117 euro mensili lordi a regime.
A questo aumento tuttavia va aggiunto un assegno per dieci mensilita' tra i 21 e i 25 euro per le retribuzioni piu' basse mentre alcune amministrazioni potranno erogare un bonus supplementare. La tranche di aumenti per il 2018 scattera' da marzo. "Un risultato storico. Un contratto che da piu' diritti e archivia la legge Brunetta", ha commentato la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino.
L'accordo, che pone fine a un blocco durato otto anni, prevede un aumento medio mensile pari a regime a circa 85 euro lordi sullo stipendio base per 250.000 ministeriali, dipendenti delle Agenzie fiscali e di altri enti come Inps e Inail. E' stato firmato dall'Aran con Cgil, Cisl, Uil e Confsal mentre non hanno firmato Usb, Cgs e Cisa.L'intesa, destinata a fare da apripista per altri comparti, prevede una forbice di aumenti sullo stipendio base dai 63 ai 117 euro mensili lordi a regime.
A questo aumento tuttavia va aggiunto un assegno per dieci mensilita' tra i 21 e i 25 euro per le retribuzioni piu' basse mentre alcune amministrazioni potranno erogare un bonus supplementare. La tranche di aumenti per il 2018 scattera' da marzo. "Un risultato storico. Un contratto che da piu' diritti e archivia la legge Brunetta", ha commentato la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino.