MILANO (Reuters) - Saipem chiude il semestre con un rosso di 110 milioni di euro, di cui -157 milioni nel secondo trimestre, a causa di alcune svalutazioni e oneri da riorganizzazione. A livello adjusted la società di oil services registra un netto semestrale di 92 milioni.
E' quanto si legge in un comunicato che dettaglia come dal primo maggio scorso sia operativa la suddivisione in cinque divisioni: Engineering & Construction onshore, Engineering & Construction offshore, Onshore drilling, Offshore drilling e High value services.
I ricavi ammontano a 4.590 milioni, in flessione del 13% rispetto al primo semestre del 2016 a causa della contrazione di attività nei settori E&C Offshore, Floaters e Drilling.
Giù anche il portafoglio ordini che, nel corso del primo semestre, è pari a un totale di 2.088 milioni (da 3.328 milioni nel primo semestre del 2016).
A livello di guidance 2017, le stime di ricavi passano da circa 10 miliardi a 9,5 miliardi a causa di acquisizioni di nuovi progetti contenuti nel secondo trimestre in un mercato sfidante, in particolare nei settori offshore a seguito del basso prezzo del petrolio.
Tuttavia, le ottime performance operative, in particolare nell'E&C Offshore, consentono di mantenere invariata la guidance di Ebitda per circa un miliardo, spiega il comunicato.
L'utile netto adjusted è stimato attorno ai 200 milioni, rispetto ai circa 230 milioni precedenti, a causa di maggiori oneri finanziari. Gli investimenti sono attesi inferiori ai 400 milioni, mentre è confermata la guidance di debito netto a circa 1,4 miliardi.
"Pur nel perdurante difficile contesto di mercato abbiamo una buona visibilità di prossime significative acquisizioni di ordini", ha così commentato i risultati l'AD, Stefano Cao.
E' quanto si legge in un comunicato che dettaglia come dal primo maggio scorso sia operativa la suddivisione in cinque divisioni: Engineering & Construction onshore, Engineering & Construction offshore, Onshore drilling, Offshore drilling e High value services.
I ricavi ammontano a 4.590 milioni, in flessione del 13% rispetto al primo semestre del 2016 a causa della contrazione di attività nei settori E&C Offshore, Floaters e Drilling.
Giù anche il portafoglio ordini che, nel corso del primo semestre, è pari a un totale di 2.088 milioni (da 3.328 milioni nel primo semestre del 2016).
A livello di guidance 2017, le stime di ricavi passano da circa 10 miliardi a 9,5 miliardi a causa di acquisizioni di nuovi progetti contenuti nel secondo trimestre in un mercato sfidante, in particolare nei settori offshore a seguito del basso prezzo del petrolio.
Tuttavia, le ottime performance operative, in particolare nell'E&C Offshore, consentono di mantenere invariata la guidance di Ebitda per circa un miliardo, spiega il comunicato.
L'utile netto adjusted è stimato attorno ai 200 milioni, rispetto ai circa 230 milioni precedenti, a causa di maggiori oneri finanziari. Gli investimenti sono attesi inferiori ai 400 milioni, mentre è confermata la guidance di debito netto a circa 1,4 miliardi.
"Pur nel perdurante difficile contesto di mercato abbiamo una buona visibilità di prossime significative acquisizioni di ordini", ha così commentato i risultati l'AD, Stefano Cao.