mercoledì 1 marzo 2017

Borse Asia in calo, discorso Trump delude ma Cina aiuta

(Reuters) - Seconda seduta consecutiva in ribasso per le borse asiatiche, dopo l'atteso discorso del presidente degli Stati Uniti Donald Trump davanti al Congresso, che non ha fornito ulteriori dettagli sul piano per il rlancio della spesa infrastrutturale e il taglio delle tasse.

L'indice MSCI, che non comprende Tokyo, alle 8,20 circa segna -0,11% a 466,16 punti. Il benchmark giapponese Nikkei ha chiuso invece in netto rialzo, +1,44%.

Una serie di indagini che indicano un'attività industriale più forte in Cina, Giappone e altre zone della regione ha comunque controbilanciato almeno in parte la delusione per il discorso del presidente Usa.

"Il mercato sta cercando rassicurazioni che Trump intenda fare seguito alle promesse della campagna elettorale per la spesa fiscale, il taglio delle tasse e la deregulation", dice da Sydney James Woods, global investment analyst di Rivkin. "Ha fatto menzione di queste politiche, ma non ha fornito alcun vero dettaglio o tempistica, quello che gli investitori invece volevano".

"Comunque, penso che in particolare abbia diminuito i toni retorici sul protezionismo, quando ha parlato di Cina e Messico, sciogliendo i timori sulle guerre commerciali".

** SYDNEY ha chiuso col segno meno per la quinta seduta consecutiva, delusa da Trump. "Non c'è nulla per cui i mercati si possano eccitare", dice Tony Farnham, economista di Paterson Securities. I guadagni del comparto finanziario sono stati offuscati dalle forti perdite delle telecom.
** SHANGHAI è in rialzo grazie ai dati migliori delle attese sull'attività industriale, anche se i guadagni sono stati poi limitati dalle prese di profitto. "E' il settimo mese consecutivo che il Pmi ufficiale cinese sulla manifattura resta in territorio espansivo, suggerendo che l'attività industriale rimane positiva", dice Zhou Hao, emerging markets economist di Commerzbank AG (DE:CBKG) a Singapore.
** HONG KONG positiva, anche se il rally di inizio anno, che ha portato il listino a guadagnare finora l'8% per l'anno, sembra rallentare, e resta appeso comunque ai flussi di capitale dalla Cina continentale. Prada guadagna oltre il 5%.
** TAIWAN, riaperta dopo due giorni di festività, ha chiuso la seduta in netta perdita, per gli effetti del discorso di Trump. Taiwan è un paese che dipende molto dal commercio con gli Usa e teme di perdere peso nell'attività di manifattura.
** SEUL oggi è chiusa per una festività.
** MUMBAI è nettamente positiva dopo due giorni di ribassi, grazie a un aumento trimestrale del Pil maggiore delle attese che ha riacceso il sentiment e ha portato l'indice vicino alla quota psicologica di 9.000 punti.
** Anche SINGAPORE è in netto rialzo, grazie ai titoli industriali e finanziari.