Buone novità per i pensionati! Tasso agevolato per prestiti e cessione del quinto INPS, grazie alla
convenzione stipulata dalla stessa INPS con i più rilevanti istituti di
credito, dei quali indichiamo i maggiori: IBL Banca, Santander, Intesa San
Paolo.
La convenzione INPS permette ai pensionati di ricevere dei prestiti con
un tasso agevolato, attorno al 4% di spread, verificabile richiedendo il calcolo cessione del quinto Inps.
Lo spread cambia al variare dell’età anagrafica e del sesso del
pensionato e, evidentemente, della banca che si sceglie.
Il calcolocessione del quinto INPSè disponibile anche per pensionati
degli enti previdenziali di recente fusi all’Inps stessa, che elenchiamo a
vantaggio dei propri assistiti:
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ex-INPDAP
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EPPI
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CNPR
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ENPALS
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IPOST
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ENASARCO
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INPDAI
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ENPAM
Da un’indagine è risultato che in Italia una quantità sempre maggiore
di anziani si trova con l’esigenza di domandare un prestito per far fronte a
numerosissime necessità, che vanno da una semplice ristrutturazione edile al
sempre più frequente aiuto ai propri figli e nipoti, non di rado disoccupati.
Per questo motivo, in questo periodo, tanti pensionati hanno imboccato
la strada del credito al consumo, trovando frequentemente diversi tipi di problematiche,
fra le quali, assiduamente, tassi d’interesse al limite del consentito: tutto
ciò ha reso sempre più importante l’opportunità di richiedere il calcolo
cessione del quinto Inps.
Dopo il calcolo cessione del quinto Inps, si può avere un prestito che
si può rateizzare fino a 10 anni, con significativi benefici:
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Tasso fisso
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Trattenuta diretta sulla pensione (nessun
bollettino, niente bonifici)
·
Non occorre aprire alcun nuovo conto corrente
bancario
·
Rate costanti (ogni mese si corrisponde il
medesimo importo, senza alcuna sorpresa)
Convenzione e Calcolo Cessione
del Quinto Inps
La convenzione per la cessione del quinto Inps statuisce ciò che segue:
“Con determinazione del Presidente n. 76 del 5 aprile 2013, è stato
approvato il nuovo schema di convenzione tra l’Istituto e i soggetti (Banche ed
Intermediari finanziari) provvisti dei requisiti di legge ivi indicati,
finalizzata alla concessione di prodotti di finanziamento a pensionati INPS.
L’iniziativa è volta a garantire l’accesso ai finanziamenti da parte
dei pensionati, assicurando la massima qualità del servizio e la possibilità di
ottenere le migliori condizioni di mercato.”
Eseguire il calcolo cessione del quinto Inps tramite le Banche che
hanno stipulato la convenzione è decisamente conveniente, giacché il risparmio
conseguito sugli interessi è elevato.
In tal modo il pensionato, a parità di cifra richiesta, dovrà saldare
una rata di gran lunga meno impegnativa, paragonata a quella che conseguirebbe
rivolgendosi a istituti non convenzionati.
Fra le diverse varietà di prestito che il mercato del credito propone
in questo periodo, il pensionato si trova quasi sempre a non capire quale
scegliere, perché non comprende quale sia il più conforme alle proprie
esigenze.
La cessione del quinto INPS (con il rispettivo calcolo cessione del
quinto Inps), nascono proprio per favorire questo tipo di scelta, i vantaggi
offerti sono sette:
1.
non c’è bisogno di alcuna garanzia
2. nessun
aggravio di pagamento rata;
3. opportunità
di far riferimento a istituti convenzionati;
4. possibilità
di richiesta consentita pure ai cattivi pagatori e a coloro i quali hanno
ulteriori prestiti in via di restituzione;
5. in
caso di dipartita prematura il passivo viene estinto da un’assicurazione
(dunque non pesa sui congiunti);
6. opportunità
di richiedere somme consistenti (superiori ai prestiti personali);
7.
trafila di richiesta semplificata (sono
necessari esclusivamente un documento d’identità, il codice fiscale ed il
cedolino della pensione).
Per aderire a questo tipologia di convenzioni si può guardare il sito
creditoinconvenzione.it.
Come ha riportato pure Il Sole 24 ore, in questi tempi la crescita
delle domande di calcolo cessione del quinto Inps è particolarmente
significativa.
Per chiedere il calcolo cessione del quinto Inps, attraverso enti di
credito convenzionati, basta percepire un trattamento previdenziale INPS, o di
un ente unificato, e non avere oltrepassato i 75 anni all’anagrafe.