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MILANO - Prevede 1,1 mld di utili nel 2019 il piano industriale del gruppo che nascerà dalla fusione tra la Bpm e il Banco Popolare, sinergie per 460 milioni, costi una-tantum per 480 milioni e 1.800 esuberi, che verranno gestiti attraverso l'attivazione di fondi di solidarietà. Il nuovo gruppo disporrà da subito di una posizione di capitale "solida", spiega una nota, con un coefficiente Cet 1 ratio fully phased pari al 12,3% nel 2015, che aumenterà fino al 12,9% nel 2019. L'obiettivo di dividend payout è pari al 40%.
I titoli dei due istituti hanno ripreso a correre: il Banco Popolare avanza del 6,67% mentre Bpm avanza del 2,07%.