mercoledì 13 maggio 2015

Italia ancora in deflazione: -0,1% su anno

ROMA. Ad aprile, secondo i dati Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e registra, come nei due mesi precedenti, una diminuzione su base annua pari a -0,1%, (secondo la stima preliminare, l'inflazione era nulla). È il quarto mese consecutivo che l'indice generale registra una flessione su base annua. Ciò è dovuto al persistere dell'ampia diminuzione dei prezzi dei beni energetici (-6,4%; era -6,5% a marzo), alla quale si sommano, ad aprile, i cali tendenziali dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-0,6%, da +0,5% di marzo), dei servizi relativi all'abitazione (-0,2%, da -0,1% del mese precedente) e di quelli relativi alle comunicazioni (-0,1%, da +1% di marzo).

Al netto dei soli beni energetici, l'inflazione è infatti stabile a +0,6%, mentre al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" scende a +0,3% (da +0,4% del mese precedente). L'aumento su base mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente ai rialzi - su cui incidono fattori stagionali, quali le festività pasquali - dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%) e dei servizi relativi ai trasporti (+1%); a contenere l'aumento è il ribasso dei prezzi dei beni energetici regolamentati (-2,4%). L'inflazione acquisita per il 2015 si azzera (era -0,1% a marzo).