Con il pericolo default più in agguato che mai, l'esecutivo greco di Alexis Tsipras comincia a far marcia indietro su alcune delle sue promesse elettorali. In un segnale di distensione nei confronti dei creditori (con cui continuano i negoziati per sbloccare gli aiuti) Atene ha riconsiderato il "No" alla privatizzazione di 14 aeroporti regionali e del Porto del Pireo.