venerdì 1 agosto 2025

Borse europee in calo per l’effetto dazi, Milano cede l’1,25%


MILANO - Le principali Borse europee chiudono in rosso, influenzate dalle tensioni legate ai dazi. Milano cede l’1,25%, in linea con gli altri mercati continentali, dopo che Apple ha quantificato in un miliardo di dollari l’impatto delle tariffe sulle sue attività. Inoltre, l’annuncio dell’aliquota del 39% sulle importazioni dalla Svizzera, varata da Trump, pesa sul franco svizzero. La Borsa di Zurigo è rimasta chiusa.

I listini risentono anche dei risultati del semestre, con performance differenziate tra i titoli.

A Milano, Campari si distingue con un rialzo dell’8%, mentre soffrono Fineco (-2,8%), Pirelli (-2,67%) e Saipem (-2,18%).

A Parigi, il mercato perde l’1,5% con un forte calo di Axa (-6%) dopo utili deludenti e l’annuncio dell’acquisizione dell’italiana Prima. Male anche Francoforte, che lascia sul terreno l’1,44%.

giovedì 31 luglio 2025

Piazza Affari guida i ribassi in Europa: Ftse Mib -1,56% affossato dalle trimestrali. Ferrari crolla


MILANO - Milano si conferma fanalino di coda tra i listini europei in una seduta complessivamente negativa per i mercati del Vecchio Continente. Il Ftse Mib ha chiuso in calo dell’1,56%, zavorrato da una raffica di trimestrali che hanno deluso le attese degli analisti, generando forti vendite su diversi titoli di primo piano.

Ferrari affonda dopo i conti: -11,65%

La peggiore performance di giornata è quella di Ferrari, che ha lasciato sul terreno l’11,65%. Nonostante risultati solidi, la casa di Maranello non è riuscita a soddisfare le elevate aspettative del mercato, scatenando un’ondata di realizzi tra gli investitori.

Male anche Tenaris, Iveco e Leonardo

In profondo rosso anche Tenaris (-6,2%) e Iveco Group (-4,5%), penalizzate dall’ultima trimestrale e, nel caso di Iveco, anche dall’annuncio della cessione del business veicoli commerciali a Tata Motors. La stessa Leonardo ha perso l’1,4%, coinvolta nell’operazione.

Vendite diffuse su altri titoli industriali e finanziari

L’intonazione negativa ha colpito anche altri nomi di peso come:

  • Brunello Cucinelli -4,4%

  • Popolare di Sondrio -3,4%

  • Interpump -3,4%

  • Nexi -3,3%, che non ha beneficiato nemmeno della conferma della guidance.

Neppure buoni risultati contabili sono bastati a sostenere A2A, che ha chiuso in calo dell’1,7%.

Mediobanca limita le perdite e rilancia su Banca Generali

Segnali di tenuta sono arrivati dal comparto bancario. Mediobanca ha contenuto le perdite allo 0,3%, dopo aver presentato un bilancio record e annunciato l’intenzione di rilanciare l’OPS su Banca Generali, il cui titolo ha chiuso in rialzo dell’1,4%.

Prysmian, Banco BPM e Mediolanum in controtendenza

Tra i pochi titoli in positivo spiccano:

  • Prysmian +2,7%, sostenuta da risultati superiori alle attese.

  • Banco BPM +2,2%, tornata al centro delle speculazioni di mercato.

  • Mediolanum +1,2%, anch’essa premiata dai conti.

Spread Btp-Bund in lieve calo: differenziale scende a 80,7 punti

MILANO - Avvio di giornata in lieve calo per lo spread tra Btp e Bund, che scende a 80,7 punti rispetto agli 81,5 della vigilia.

Il rendimento del decennale italiano si riduce al 3,48%, in calo rispetto al 3,52% registrato alla chiusura di ieri.

Borsa di Milano: chiusura piatta con poche variazioni, Iveco in calo dopo la cessione a Tata


MILANO - La Borsa di Milano archivia la giornata praticamente in pareggio, con il Ftse Mib che segna un +0,02%, riducendo il rialzo iniziale e allineandosi ai principali listini europei.

Il titolo più in sofferenza è Iveco, che perde il 4,4% dopo l’annuncio dell’accordo per la cessione a Tata Motors. Debole anche Leonardo, che chiude con un -0,2%.

Lo spread tra Btp e Bund rimane stabile a 81 punti, con il rendimento del decennale italiano attestato al 3,49%.

Tra i titoli in evidenza, Amplifon guadagna l’1,7%, recuperando terreno dopo la flessione di ieri in seguito alla pubblicazione dei conti. Buona performance anche per il settore bancario: Banco Bpm sale dell’1,5%, Unicredit dello 0,7%, Bper e Popolare Sondrio dello 0,3%. In controtendenza Mediobanca (-0,6%) nel giorno della presentazione dei risultati 2024-2025, mentre Mps (-0,7%) e Intesa Sanpaolo (-0,9%) chiudono in calo.

Nel comparto industriale, Prysmian si distingue con un +1,1%, grazie ai ricavi del primo semestre in crescita del 4% e a un margine operativo lordo in aumento del 30,3%. Bene anche Recordati (+0,7%) dopo la trimestrale e Tim (+0,3%). Invece Tenaris cede il 2,7% a causa di ricavi e utili in diminuzione.

La seduta si chiude quindi con un mercato incerto e attento alle prossime novità economiche e societarie.

mercoledì 30 luglio 2025

Piazza Affari chiude in rialzo, banche protagoniste. Ftse Mib oltre i 41mila punti


MILANO – La Borsa di Milano archivia la seduta in netto rialzo, confermandosi maglia rosa tra i listini europei grazie al traino del comparto bancario. L’indice Ftse Mib chiude a +0,98%, consolidando il superamento della soglia psicologica dei 41.000 punti.

Protagonista assoluta di giornata è Intesa Sanpaolo, che vola del +4,39% dopo la pubblicazione della semestrale giudicata solida dagli investitori. Bene anche Bper Banca (+3,14%) che ha completato con successo l’Opas su Popolare di Sondrio, quest’ultima in rialzo dell’1,72%.

Sostenuta anche Mps, che guadagna il 2,9% in scia all’operazione in corso su Mediobanca, in crescita dell’1,78% in attesa della trimestrale attesa per domani.

Tra gli altri titoli, Leonardo chiude sostanzialmente stabile (+0,19%): a mercati chiusi ha annunciato la finalizzazione dell’acquisizione di Iveco Defence Vehicles, operazione strategica nel settore della difesa.

Amplifon crolla dopo il profit warning

Il rosso più profondo di giornata lo segna Amplifon, che cede un pesante -25,4% dopo il taglio alla guidance. Gli investitori hanno reagito con forza alla revisione al ribasso delle previsioni sull’anno in corso.

Male anche Recordati (-4,3%), penalizzata da risultati trimestrali sotto le attese. Proseguono le vendite su Stellantis, che arretra del 4,51%, in un clima ancora condizionato dai recenti dati deboli sul fronte delle immatricolazioni e delle vendite globali.

Amplifon crolla a Piazza Affari: -26,9% dopo conti deludenti e taglio della guidance 2025


MILANO - Giornata drammatica per Amplifon a Piazza Affari, dove il titolo precipita del 26,9% a 14,65 euro, penalizzato da risultati semestrali inferiori alle attese e da una revisione al ribasso delle previsioni per il 2025.

Il titolo, che inizialmente non è riuscito a fare prezzo in avvio di seduta per eccesso di ribasso, è stato travolto dalle vendite appena è stato possibile negoziarlo, segnando uno dei cali peggiori degli ultimi anni per la società leader nel settore dell’udito.

A deludere gli investitori non sono stati solo gli utili al di sotto delle aspettative, ma soprattutto il taglio della guidance, che ha minato la fiducia nel piano di crescita del gruppo. Gli analisti parlano di un duro colpo alla credibilità della “equity story” di Amplifon.

Mediobanca ha immediatamente rivisto la sua raccomandazione sul titolo, abbassandola da overweight a neutral, sottolineando come “gli utili sotto le attese e il colpo alla fiducia intaccano l’attrattività della storia azionaria”.

Anche Barclays esprime preoccupazione, definendo i conti una “delusione nonostante le basse aspettative” e segnalando “interrogativi sui tempi di ripresa” dell’azienda.

Gli occhi del mercato restano ora puntati sulle prossime mosse del management e su eventuali aggiustamenti strategici che possano rassicurare investitori e analisti sul medio-lungo termine.

Piazza Affari apre in calo: Ftse Mib -0,12% a 41.184 punti


MILANO - Avvio in lieve calo per Piazza Affari nella seduta odierna. L’indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni con una flessione dello 0,12%, attestandosi a quota 41.184 punti.