lunedì 22 gennaio 2018

Italia, Fmi alza stime Pil, crescita 2018 vista a 1,4%, 2019 a 1,1%

MILANO (Reuters) - Il Fondo monetario internazionale alza le stime di crescita dell'Italia per quest'anno e il prossimo, ma non manca di mettere in guardia sui rischi politici, in vista delle elezioni del 4 marzo.

Nell'aggiornamento al World Economic Outlook, il Fondo indica una crescita dell'1,4% sul 2018, contro l'1,1% ipotizzato lo scorso ottobre, e dell'1,1% per il 2019, dal precedente 0,9%.

"I tassi di crescita per molti Paesi dell'area euro sono stati ritoccati al rialzo, in particolare per Germania, Italia e Paesi Bassi, per riflettere l'andamento più robusto della domanda interna e la più elevata domanda esterna" si legge nel documento, diffuso oggi dal World Economic Forum di Davos.

Per il 2017 la stima sul Pil italiano è rivista a 1,6% dall'1,5% di ottobre.

All'opposto l'istituzione di Washington ha rivisto lievemente al ribasso, 2,4% da 2,5%, la stima di crescita per il Pil 2018 della Spagna, come conseguenza dell'effetto dell'incertezza politica su fiducia e domanda.

Il Fmi fornisce anche le stime sulla crescita tendenziale al quarto trimestre: 1,5% per il 2017, 1,4% per il 2018 e 0,9% per il 2019.

Per quanto in miglioramento, le prospettive dell'economia italiana restano ampiamente più deboli rispetto alla media della zona euro: per quest'ultima il Fmi stima un +2,4% nell'anno appena concluso, un +2,2% nel 2018 e un +2,0% nel 2019 (in tutti tre i casi le previsioni sono state alzate di 0,3 punti percentuali rispetto a ottobre).

Parlando poi dei potenziali fattori di rischio sull'outlook di crescita, il Fmi cita l'"incertezza politica", che "dà luogo a rischi sull'attuazione delle riforme o alla possibilità di un riorientamento delle agende di politica, anche nel contesto delle prossime elezioni in diversi paesi", tra cui viene esplicitamente menzionata l'Italia (oltre a Brasile, Colombia e Messico).