venerdì 17 febbraio 2017

Borse Asia in calo per prese profitto, settimana in rialzo

(Reuters) - Le borse dell'area Asia-Pacifico sono oggi in calo dopo i recenti rialzi, con gli investitori che passano all'incasso, il dollaro recupera terreno e l'ottimismo sui possibili nuovi tagli alla produzione Opec ha fatto aumentare i prezzi del petrolio.

L'indice MSCI, che non comprende Tokyo (oggi in calo), alle ore 8,35 circa perde lo 0,24%. Per la settimana però, il guadagno è di circa l'1,2%. Si tratta della quarta settimana consecutiva di rialzo.

La conferenza stampa del presidente statunitense Donald Trump, che ieri se l'è presa con i media e ha evitato le domande sui contatti tra il suo staff in campagna elettorale e alcuni rappresentanti russi, ha convinto gli investitori a fare una pausa. "Il comportamento incostante di Trump durante la conferenza stampa ha avuto un peso destabilizzante sulla fiducia degli investitori", dice Angus Gluskie, managing director di White Funds Management a Sydney.

Anche l'arresto del capo di Samsung Jay Y. Lee, nell'ambito di un'inchiesta per la presunta corruzione che ha coinvolto membri del governo sudocoreano, è fonte di timore, dice Gluskie.

Fino a ieri, l'indice di borsa asiatico ha superato i massimi intraday per sette sedute consecutive, e ha chiuso ai massimi da 19 mesi nelle ultime due giornate.

Una serie di dati economici positivi nei giorni scorsi, in particolare l'aumento dell'export e dei prezzi delle materie prime, ha dato slancio ai mercati, anche se i timori per la possibile politica protezionistica di Trump potrebbero bloccare la ripresa.

Oggi Singapore ha rivisto nettamente al rialzo il Pil del quarto trimestre. Nei giorni scorsi Taiwan ha alzato il target di crescita ai massimi da tre anni, le esportazioni indonesiane sono cresciute al tasso più elevato da oltre cinque anni e l'inflazione in Cina a gennaio è andata oltre alle attese avvicinandosi ai massimi da sei anni.

** SYDNEY ha chiuso in lieve calo, dopo aver toccato ieri la chiusura più alta dal 5 maggio. A pesare sulla borsa australiana il calo del settore legato ai materiali estrattivi, provocato dal ribasso dei prezzi di ferro grezzo e rame.
** SHANGHAI è in netto calo dopo il recente rally, erodendo gran parte dei guadagni accumulati nei giorni scorsi (ma per la settimana è lievemente positivo). L'indice CSI 300 perde quasi lo 0,6%. A inizio seduta i titoli dei brokerage sono saliti, grazie all'annuncio ieri dell'authority di settore che saranno allentate alcune regole sul trading dei future, dopo la stretta del 2015.
** Anche HONG KONG perde, sia pur in modo più contenuto (per la settimana il guadagno è di circa l'1,9%). Prada cede oltre il 2%.
** TAIWAN in lieve calo per le prese di profitto, sulla scia degli altri mercati. I dati Thomson Reuters StarMine indicano comunque che l'isola ha registrato i dividendi azionari più alti in Asia, 4,1. Per il 2017, il mercato di Taiwan è già in rialzo del 5,5% grazie soprattutto all'attesa di forti esportazioni nel settore dell'elettronica e di una domanda robusta da Apple.
** SEUL è praticamente piatta. Pesa in particolare la notizia dell'arresto del capo di Samsung.
** SINGAPORE è in rialzo dello 0,5%, grazie ai titoli finanziari e quelli industriali.
** In rialzo netto anche MUMBAI, per la quarta settimana positiva consecutiva, grazie soprattuto al comparto della finanza, dopo che è tornato sul mercato anche per gli investitori stranieri il titolo di HDFC Bank (che guadagna il 6,5% circa).