giovedì 31 marzo 2016

Confindustria: Vincenzo Boccia designato presidente

MILANO - L'industriale salernitano Vincenzo Boccia è stato designato presidente di Confindustria. Per l'elezione definitiva andrà al voto dell'assemblea privata il prossimo 25 maggio.  

Su 198 aventi diritti al voto, e 192 votanti, Boccia è stato designato presidente di Confindustria con 100 voti. Esce di scena il 'rivale', l'industriale bolognese Alberto Vacchi, che ha avuto 91 dei voti espressi dal consiglio generale di via dell'Astronomia. Una scheda bianca.

"Non esistono eventi positivi o negativi ma - dice Boccia - solo condizioni da cui ripartire. Confindustria guarda avanti senza spaccature. Riteniamo che si possa costruire un percorso di evoluzione, continuità e cambiamento, perché le complessità che abbiamo di fronte non ci concedono il lusso di litigare". Parlando al consiglio aveva sottolineato che, come accaduto per l'elezione a leader della Piccola Industria, il suo avversario possa diventare il suo "migliore amico".

"Questo voto - commento di Alberto Vacchi dopo la 'sconfitta' per uno "scarto minimo"- testimonia che in Confindustria ci sono due posizioni diverse ma ora non deve emergere una spaccatura. La priorità adesso - dice - è identificare una squadra forte per il prossimo futuro perchè ci attendono sfide non banali".

Borsa: Piazza Affari apre in calo (-0,71%)

MILANO - Partenza di seduta negativa per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib cede lo 0,71% a 18.245 punti. Nessun titolo positivo tra le blue chips. Scivolano Saipem (-1,54%), Cnh (-1,54%) e Luxottica (-1,44%), tiene Ferrari (-0,03%).

mercoledì 30 marzo 2016

S&P taglia le stime di crescita dell'eurozona e dell'Italia

MILANO - Standard & Poor’s taglia le stime di crescita dell’eurozona e dell'Italia. Tuttavia "l'insieme delle nuove misure accomodanti che la Banca centrale europea (BCE) ha annunciato, è stato ben accolto”, ha detto il capo economista di Standard & Poor per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa, Jean-Michel Six.

 Per quanto riguarda l’Italia, S&P stima un Pil in aumento dell’1,1 per cento nel 2016 e dell’1,3 per cento nel 2017, in calo rispetto alle precedenti stime. S&P rivede al ribasso anche le previsioni sull’inflazione. Da parte dei governi, viene riferito, non sono ancora sufficienti le riforme strutturali che potrebbero aumentare la competitività e l'efficienza dei mercati del lavoro.

Spread Btp apre in calo a 107,9 pt

ROMA - Lo spread tra Btp e Bund apre in calo a 107,9 punti dai 111 della vigilia con un rendimento all'1,20%.

Borsa: Piazza Affari apre in rialzo, +0,58%

MILANO - Partenza positiva per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,58% a 18.271 punti. Positive Bper (+2,15%), Carige (+2%), Ubi (+1,31%), Bpm (+1,31%) e Banco Popolare (+1,27%), debole invece Unicredit (-1,12%).

martedì 29 marzo 2016

Borse europee chiudono in rialzo

MILANO - Chiusura complessivamente positiva per le principali Borse europee. In rialzo Parigi (+0,85%), Francoforte (+0,37%) e Madrid (+0,21%). Poco variata Londra (-0,01%), sprint di Atene (+1,73%).

Borse: Milano apre in rialzo, +0,62%

ROMA - Dopo la lunga pausa pasquale, le borse europee aprono positive senza aver ricevuto segnali chiari da due sedute interlocutorie a New York e a Tokyo. I temi che agitano i mercati restano il prezzo delle materie prime e le prospettive della politica monetaria in Usa. A questo proposito, e' atteso nelle prossime ore un discorso del presidente della Fed, Janet Yallen. L'Ftse 100 di Londra sale dello 0,54% a 6.140 punti, il Cac 40 di Parigi avanza dello 0,56% a 4.354 punti, il Dax di Francoforte si issa dello 0,33% a 9.971 punti, l'Ftse Mib cresce dello 0,62% a 18.278 punti, l'Ibex di Madrid segna +0,62% a 8.847 punti.

sabato 26 marzo 2016

Piano Juncker: da avvio 1,7 mld risorse per Italia

Sono in tutto 29 le iniziative, tra accordi di finanziamento e progetti infrastrutturali, in poco più di un anno per 1,7 miliardi di risorse, che consentono all'Italia di guidare la classifica dei Paesi beneficiari del Piano Juncker. Lo rivela il report della Commissione europea, riportato sul sito del Mef, contenente gli ultimi dati sul Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS), strumento di garanzia che estende l'operatività della Bei ai fini di attuazione dell'iniziativa europea. Grazie all'"effetto leva", potranno essere attivati investimenti pari a circa 12 miliardi.

venerdì 25 marzo 2016

Apple sfida Netflix, produzione prima serie tv

CUPERTINO - Una serie tv sulle 'app'. E' l'incipit della sfida di Cupertino a Netflix per gli show originali. Apple e' al lavoro insieme alla societa' Will.i.am e a due veterani della televisione, Ben Silverman e Howard T. Owens, su uno nuovo show sull'economia delle app. Lo riporta il New York Times, sottolineando che la serie rappresenta il primo passo di Apple fuori dalla categoria musica, all'interno della quale ha lanciato la serie documentario sul tour mondiale di Taylor Swift.

Banche: Popolare di Bari, verso trasformazione in spa

ROMA - La Popolare di Bari cambia pelle: trasformazione in spa nei tempi previsti dalla riforma, integrazione di Banca Tercas e Caripe e un piano di esodi. Le decisioni prese dal cda, spiega una nota la banca barese "creano le premesse per l'attuazione del nuovo piano industriale 2016-2020". L'obiettivo è consolidare significativamente il posizionamento di mercato nei territori d'elezione per accompagnarne la crescita (Puglia, Basilicata, Abruzzo e Umbria), attraverso l'evoluzione del modello di business, il miglioramento dell'efficienza operativa e un forte presidio del credito.

Il Cda ha deliberato l'integrazione di Tercas e Caripe, da realizzare entro il primo semestre 2016. La banca ha quindi raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali per esodi incentivati di personale attraverso il ricorso al Fondo di Solidarietà (200 risorse) per circa 48 mln, a fronte del quale è previsto un beneficio in termini di minori costi annui a regime per oltre 14 milioni.

Il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan è "molto soddisfatto" per la decisione della Popolare di Bari di avvalersi della nuova garanzia dello Stato sulle cartolarizzazioni delle sofferenze, per quella che si annuncia, si legge in una nota, come la prima operazione di dismissione di crediti bancari deteriorati (NPL) tramite cartolarizzazione.

Una decisione che "segnala che la Gacs - commenta Padoan in una nota - è uno strumento utile per smaltire progressivamente lo stock di crediti deteriorati che limitano la capacita di sostegno del sistema bancario alla ripresa dell'economia attraverso l'erogazione di nuovo credito".

giovedì 24 marzo 2016

Borsa Milano chiude in calo, Ftse Mib -1,61%

MILANO - Seduta negativa per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dell'1,61% a 18.165 punti, l'Ftse All share in ribasso dell'1,49% a quota 19.818.

Piazza Affari riduce il calo (-0,1%), riparte il Banco Popolare

La Borsa di Milano riduce il calo e si avvicina alla parità (Ftse Mib -0,1% a 18.450) grazie all'inversione di rotta di Banco Popolare (+5,7% a 7,7 euro). Dopo il via libera dei consigli alla fusione con Bpm (+1,83%) il Banco è stato protagonista di un avvio difficile e diversi congelamenti sia al rialzo che al ribasso. Occhi puntati per il risiko anche su Bper (+2,39%), Ubi (+0,9%) e Mps (+1,51%), insieme a Carige (+1,62%), mentre cede Bps (-0,79%). Segno meno per Cnh (-2,67%), Fca (-1,49%), all'indomani del collocamento del bond da 1,25 miliardi, ed Exor (-2,27%). Giù anche Mediaset (-1,97%) e Saipem (-1,33%), piatta Telecom (-0,4%), in attesa del Comitato Nomine che comincia a lavorare sulla successione al dimissionario a.d Marco Patuano, il quale, secondo indiscrezioni di stampa, dovrebbe passare a Stm (-0,53%). Sprint di Mondadori (+2,68%) dopo il via libera condizionato dell'Antitrust alla fusione con la divisione Libri di Rcs (+2,02%).

mercoledì 23 marzo 2016

Borsa: Piazza Affari chiude in calo, -1,26%

MILANO - Chiude in calo Piazza Affari. L'indice Ftse Mib ha ceduto l'1,26% a 18.462 punti.

Banco-Bpm: da Bce via libera informale

ROMA - La vigilanza bancaria europea che fa capo alla Bce ha dato un "via libera informale" alla fusione fra Banca popolare di Milano e Banco popolare dopo le modifiche sulla 'capital action' richiesta da Francoforte e sulla governance della banca post-fusione.

Borsa: Piazza Affari apre in rialzo, +0,32%

MILANO - Piazza Affari apre in rialzo. L'indice Ftse Mib avanza dello 0,32% a 18.766 punti.

martedì 22 marzo 2016

Mediaset: utile di 4 milioni, più ricavi

MILANO - Durante il 2015 Mediaset ha registrato un utile netto di 4 milioni di euro (28,9 milioni 'adjusted') contro i 23,7 milioni del 2014 e gli 8,9 del 2013. In aumento i ricavi, pari a 3.524 milioni rispetto ai 3.414 precedenti. Confermato il dividendo a 2 centesimi per azione. Nei primi due mesi del 2016 l'andamento della raccolta pubblicitaria in Italia delle concessionarie del gruppo "ha fatto registrare un aumento in linea con i tassi di crescita degli ultimi trimestri" mentre Mediaset Premium ha chiuso l'esercizio con ricavi in crescita a 558,8 milioni rispetto ai 538,4 milioni del 2014 "in controtendenza con l'andamento in contrazione del mercato pay", afferma il Biscione, secondo il quale "i nuovi diritti esclusivi hanno generato nel secondo semestre una crescita del fatturato per Premium dell'11% speculare all'analogo calo percentuale dei ricavi della concorrenza pay", con gli abbonati Premium arrivati a quota 2,01 milioni.

Borse: compagnie aeree sotto pressione sui listini

MILANO - Ancora sotto pressione le compagnie aeree sui listini europei dopo l'attentato terroristico all'aeroporto di Bruxelles. Lufthansa cede il 2,72% a 13,93 euro, Air France il 4,43% a 8,05 euro e International Consolidated Airlines, il conglomerato che unisce British Airways ed Iberia, lascia sul campo il 4,3% a 5,34 sterline a Londra ed il 4,74% a 6,81 euro a Madrid. Difficoltà anche per Ryanair (-4,13% a 13,13 euro) sulla piazza Dublino, mentre EasyJet lascia sul campo il 3,6% a 14,47 sterline a Londra.

lunedì 21 marzo 2016

Borsa: Piazza Affari chiude in rialzo, +0,46%

MILANO - Chiusura di seduta in rialzo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib ha guadagnato lo 0,46% a 18.696 punti.

Bce: Coeure, Bce ha fatto il suo dovere, palla passa a Governi

FRANCOFORTE - Le misura approvate dalla Bce da sole non possono guarire l'economia di Eurolandia. È quanto ha dichiarato Benoit Coeure, membro del Consiglio direttivo della Bce e n.1 della Banca centrale francese. La politica monetaria della Bce, "che non ha precedenti", è composta "di un pacchetto di provvedimenti che garantiscono priorità ai prestiti per consumatori e aziende" e testimonia "la nostra determinazione nel perseguire il mandato che ci è stato affidato dai cittadini europei: quello di riportare l'inflazione nei pressi del 2%".

Detto questo, "la Bce non è in grado da sola di creare le condizioni per una ripresa sostenibile della crescita: per questo sono necessarie politiche concertate in ambito fiscale ed economico".

Telecom: dimissioni ad ore di Patuano

Sono attese in queste ore le dimissioni dell'ad Marco Patuano sono in corso. Lo conferma una nota ufficiale di Telecom Italia diffusa su richiesta della Consob nella quale viene comunque indicato che "allo stato non sono pervenute comunicazioni portanti alle dimissioni o alla rinuncia all'incarico''.

"Su richiesta di Consob - è scritto nella breve nota diffusa dopo le indiscrezioni degli ultimi due giorni - Telecom Italia rende noto che sono in corso con l'Amministratore Delegato interlocuzioni volte a definire un'ipotesi di accordo, da sottoporre agli organi sociali competenti, avente ad oggetto la cessazione consensuale delle cariche dal medesimo AD rivestite nel Gruppo. Allo stato, non sono pervenute comunicazioni portanti dimissioni o rinunce alla carica''.

Borsa: Piazza Affari apre a -0,30%

MILANO - Le Borse aprono in calo. Il Ftse Mib segna un -0,30% a 18.547 punti.

sabato 19 marzo 2016

Telecom: Patuano verso dimissioni, arriva Cattaneo

L'ad di Telecom Italia, Marco Patuano, sarebbe ad un passo dalle dimissioni. Secondo quanto si è appreso, il numero uno della società telefonica non le avrebbe ancora formalizzate ma la decisione sarebbe stata presa e il passo indietro potrebbe arrivare nelle prossime 24-48 ore.

Con le dimissioni di Patuano, le deleghe dell'amministratore delegato verranno affidate al presidente Giuseppe Recchi che le terrà fino all'arrivo del nuovo amministratore delegato.

Secondo alcune indiscrezioni, comunque, si tratterebbe di una transizione breve. L'uscita di Patuano non avrebbe impatto sul resto del consiglio di amministrazione della società.

venerdì 18 marzo 2016

Ue: calo record del costo del lavoro in Italia

Nel Belpaese è calo record del costo del lavoro nell'ultimo trimestre 2015: -0,8% sull'anno, il dato più basso di tutta l'Ue. Costo del lavoro in aumento invece nell'area euro (+1,3%) e nella Ue-28 (+1,9%). Nel trimestre precedente era aumentato di 1,1% e 1,9%. Nell'Eurozona, la componente 'salari' è aumentata dell' 1,5%, quella non salariale di 0,7%. In Italia è molto accentuato il calo di quest'ultima (-2,1%, battuto solo dal -8,2% dell'Olanda), mentre la componente salariale è scesa di appena lo 0,2%.

Aumentano i posti vacanti, +1,6% IV trimestre 2015 - Il tasso di posti di lavoro vacanti nella zona euro era 1,6% nel quarto trimestre 2015, in aumento dall'1,5% del trimestre precedente e dello stesso periodo del 2014. Lo comunica Eurostat. Il tasso nella Ue-28 era 1,7%, e nel trimestre precedente 1,6%. Tra gli Stati i cui dati sono disponibili, il tasso più elevato si è registrato in Germania e Regno Unito (2,6%), Repubblica Ceca (2,4%) e Belgio (2,2%). I più bassi in Polonia (0,5%), Spagna e Portogallo (0,6%). In Italia, i cui dati non riguardano però l'intera economia ma solo alcuni settori, il tasso di posti vacanti nell'ultimo trimestre del 2015 era 0,5%, in calo dallo 0,4% del precedente trimestre.

Bpm-Banco Popolare, Bce: forte capitale per fusione

ROMA - Dalla potenziale fusione deve nascere una realtà con "una forte posizione in termini di capitale". Si tratta di una delle richieste della Banca Centrale europea per dare il via libera alla fusione tra Bpm e Banco Popolare contenuta nella lettera inviata dall'Eurotower. A riportarlo la Bpm in una nota su richiesta Consob.

In particolare, secondo la Bpm, Francoforte "ha richiesto alle parti di trasmettere alla stessa entro un mese un piano industriale pluriennale nonchè bozza dello statuto della società risultante dalla potenziale operazione di fusione. Bpm prevede "che sia convocato un consiglio di gestione della Banca quanto prima e comunque non oltre il prossimo martedi 22 marzo". "All'esito del consiglio di gestione Bpm provvederà a informare senza indugio il mercato".

giovedì 17 marzo 2016

Borse: Piazza Affari chiude in calo, -0,66%

MILANO - La Borsa di Milano chiude in calo. Il Ftse Mib cede lo 0,66% a 18.608 punti. Lo spread tra Btp e Bund chiude stabile a a 104 punti base come ieri, con un rendimento del decennale italiano all'1,27%.

Puglia: occupazione in crescita

BARI - Cresce l’occupazione in Puglia. Il tasso è salito al 43,3 per cento. Gli occupati sono un milione 171mila (nel 2014 erano un milione 144mila e il tasso si attestava al 42,1 per cento). E’ quanto emerge da un’elaborazione del Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Inps e Istat.

Questi i tassi di occupazione regionali anno per anno: 45,1 per cento nel 2004; 44,4 l’anno dopo; 45,7 nel 2006; 46,6 negli anni 2007 e 2008; 44,9 nel 2009; 44,3 l’anno successivo; 44,7 nel 2011; 44,9 l’anno dopo; 42,3 nel 2013; 42,1 nel 2014, sino all’attuale 43,3.

Nel 2015 sono stati stipulati 312.867 contratti di lavoro, di cui 120.572 a tempo indeterminato, 186.057 a termine e 6.238 in apprendistato. La dinamica dell’ultimo anno evidenzia la crescita di assunzioni a tempo indeterminato, grazie alla norma sull’esonero contributivo, contenuta in legge di Stabilità 2015 (legge 190 del 23 dicembre 2014), che ha favorito 73.777 assunzioni, di cui 11.685 solo nell’ultimo mese di dicembre.

Nel corso dell’intero anno, si sono registrate 21.103 trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine e 3.046 consolidamenti di rapporti di apprendistato (nel 2014 le trasformazioni ed i consolidamenti si fermarono in tutto a 18.133). A beneficiarne sono stati soprattutto operai ed impiegati. Spicca il dato relativo alle assunzioni a tempo indeterminato che sono aumentate di 23.045 unità, pari al 23,6 per cento rispetto all’anno prima (97.527 nel 2014).

Sempre rispetto al 2014 in calo, invece, le assunzioni a termine (da 198.785 a 186.057) e quelle in apprendistato (da 8.753 a 6.238). In termini percentuali, le flessioni sono, rispettivamente, del 6,4 per cento e del 28,7 per cento.
Le cessazioni si sono fermate a 281.322, in calo del 7,3 per cento rispetto al 2014 (erano 303.556). Il saldo tra assunzioni e cessazioni, dunque, è positivo di 31.545 unità.

Tuttavia, la Puglia è lontana dalle perfomance di assunzioni a tempo indeterminato registrate in altre regioni e si piazza al penultimo posto in Italia.

Sopra la media nazionale (+46 per cento), spiccano Friuli Venezia Giulia (+109,7 per cento), Umbria (+83,4), Piemonte (+76,6), Marche (+74,7), Emilia Romagna (+68,8), Veneto (+65,4), Liguria (+63,9), Lazio (+62,9), Trentino Alto Adige (+60,5), Lombardia (+52), Valle D’Aosta (+51), Sardegna (+47,2) e Toscana (+46,4).

I risultati peggiori, al di sotto della media nazionale, si riscontrano nelle regioni del Mezzogiorno: Basilicata (+36,3), Abruzzo (+32,1), Campania (+29,4), Molise (+28,3), Calabria (+25,6) e Sicilia (+13,6).

«Dall’elaborazione del nostro Centro studi regionale – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia – si evince una ripresa dell’occupazione su scala nazionale. Eppure le performance della Puglia, così come quelle delle altre regioni meridionali, restano ben al di sotto della media nazionale: il Sud, grande assente dall’agenda del Governo, non sta avendo la spinta giusta per agganciare la ripresa.

È necessario poi valutare quanto di questo incremento occupazionale sia da attribuire agli sgravi contributivi. Tali benefici – prosegue Sgherza – se da un lato hanno contribuito a sbloccare il mercato del lavoro, dall’altro hanno provocato il crollo delle assunzioni in apprendistato, disincentivando l’utilizzo di un contratto fondamentale per la formazione di lavoratori adeguatamente competenti e formati.

Ciò premesso – continua il presidente –  per consolidare il positivo saldo occupazionale sul lungo periodo non possiamo prescindere da tutta una serie di sempre più urgenti azioni di sistema.

Occorre migliorare sostanzialmente la normativa fiscale, garantire un agevole accesso al credito, innescare la ripresa dei consumi interni. Bisogna, in altri termini, non solo incentivare le imprese ad assumere – conclude Sgherza – ma metterle anche nelle condizioni di creare nuovi posti di lavoro».

Ecco la situazione nelle province pugliesi: il tasso di occupazione in provincia di Bari si attesta al 46,2 per cento (contro il 45,1 del 2014). Seguono Brindisi che passa dal 44 per cento al 45,7; Lecce dal 41,6 al 43; Taranto dal 41,4 al 42,1; Barletta-Andria-Trani dal 41,4 scende al 40,1; Foggia sale dal 37,2 al 39,3 per cento.

Borsa Milano in rialzo, Ftse Mib +1%

MILANO - Partenza positiva per Piazza Affari: il primo indice Ftse Mib segna una crescita dell'1%, l'Ftse It All-Share un aumento dello 0,9%.

mercoledì 16 marzo 2016

Auto: mercato Europa cresce a febbraio del 14%, vola Fca

Il mercato europeo dell'auto cresce anche a febbraio: le immatricolazioni - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei - sono state 1.092.825, il 14% in più dello stesso mese del 2015. Nei primi due mesi dell'anno le consegne sono state 2.186.605, con un incremento del 10% sull'analogo periodo dell'anno scorso. I dati si riferiscono all' Europa dei 28 più i tre Paesi Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera).

Per il mercato europeo - sottolinea l'Acea - è il trentesimo mese consecutivo di crescita. Le immatricolazioni a febbraio sono aumentate in tutti i principali mercati: Italia (+27,3%), Francia (+13%), Spagna (+12,6%) e Germania (+12%) hanno registrato incrementi a doppia cifra. Anche nei primi due mesi 2016 le immatricolazioni sono cresciute nei mercati europei con Italia (+22,6%) e Spagna (+12,4%) che hanno registrato le migliori performance. In Francia (+8,7%), Germania (+7,8%) e Regno Unito (+4,7%) le consegne sono aumentate ma con inferiori tassi di crescita.

Fca continua corsa in Europa, +22,4% a febbraio - Continua a correre Fca sul mercato europeo: a febbraio le immatricolazioni del gruppo sono state 80.963, il 22,4% in più dello stesso mese 2015, a fronte di una crescita del mercato del 14%. La quota sale dal 6,9% al 7,4%. In crescita tutti i brand: +24,4% Fiat, +23,9% Jeep, +15,9% Lancia Chrysler, +8,6% Alfa Romeo. Nei primi due mesi dell'anno le consegne del gruppo sono state 153.645, il 18,5% in più dell'analogo periodo 2015, con la quota che passa dal 6,5 al 7%.

Borsa di Francoforte e di Londra si fondono

LONDRA - Accordo tra la Borsa di Francoforte e la Borsa di Londra per una fusione alla pari. Gli azionisti del London Stock Exchange, riporta Bloomberg, avranno circa il 45,6% del nuovo gruppo mentre quelli di Deutsche Borse circa il 54,4%. La nuova società manterrà le sue sedi a Londra e Francoforte e presidente sarà Donald Bryndon.

martedì 15 marzo 2016

Banche Marche, tribunale dichiara stato insolvenza

ROMA - E' stato dichiarato dal tribunale fallimentare di Ancona lo stato d'insolvenza della vecchia Banca Marche, affondata sotto un 'default' da un miliardo di euro, con 44 mila azionisti e obbligazionisti che hanno visto azzerati i loro investimenti dal decreto salva banche. Ora potrebbe aprirsi la strada in sede penale alla contestazione della bancarotta fraudolenta a carico del vecchio management. All'istanza di insolvenza si erano opposte le Fondazioni Cassa di Risparmio di Jesi e Cassa di Risparmio di Pesaro.

Lo stato d'insolvenza era stato chiesto dalla Procura di Ancona e dal Commissario liquidatore di Banca Marche spa Bruno Inzitari. Con la sentenza 22/2016, il collegio del tribunale fallimentare di Ancona, presieduto da Francesca Miconi, ha accolto queste istanze, dichiarando invece il difetto di legittimazione a intervenire del Codacons.

I giudici hanno inoltre condannato gli intervenuti soccombenti - Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, che si erano opposte alla dichiarazione dello stato d'insolvenza - al pagamento delle spese del giudizio che ammontano a 3.125 euro.

Piazza Affari giù (-0,68%), tiene Campari

MILANO - E' tutto in rosso il listino principale di Piazza Affari, a parte Campari (+1,08%), che lancerà un'Opa sul produttore del Grand Marnier, Mps (+0,24%) e Italcementi (+0,2%). L'indice Ftse Mib cede lo 0,75% a 18.838 punti, frenato da Tod's (-2,93%), Anima Holding (-1,84%), Ferragamo (-1,73%), Ferrari (-1,6%) e Finmeccanica (-1,47%). Segno meno anche per Saipem (-1,09%), Ferrari (-1,57%) ed Fca (-1,43%). Poco mosse le banche a parte Unicredit (-0,85%). Intesa cede lo 0,6%, Bpm lo 0,27% e Ubi lo 0,54%, stabile Banco Popolare.

lunedì 14 marzo 2016

Piazza Affari chiude debole (-0,03%)

MILANO - Piazza Affari chiude pressoché invariata con il Ftse Mib che a 18.981 punti (-0,03%).

Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco chiude in calo a 102 punti base, col tasso sul decennale del Tesoro all'1,30%.

Mps: rally in borsa, +10%

MILANO - Apertura in grande spolvero per Monte dei Paschi in Piazza Affari: con 'Repubblica' che rilancia l'ipotesi di un pressing su Cassa depositi e prestiti e su Intesa per un intervento nell'istituto, gli acquisti sono partiti a inizio seduta e, dopo una breve sospensione in asta di volatilità, il titolo sale del 10% a 0,63 euro.
 
Bene in Borsa a Milano anche Bper e Bpm, che crescono di oltre quattro punti percentuali, Banco Popolare (+3%) e Ubi, che sale del 2,3%.

Spread Btp-Bund apre a 101,2 pt

ROMA - Il differenziale tra Btp e Bund apre in calo a 101,2 punti dai 113 della vigilia. Il rendimento è all'1,27%.

domenica 13 marzo 2016

Dopo Bce Borse guardano banche centrali

ROMA - Dopo il bazooka di Mario Draghi, accolto dai mercati prima con freddezza e poi con entusiasmo, soprattutto dai titoli bancari, le Borse di tutto il mondo ora spostano l'attenzione sulle decisioni delle altre banche centrali, di Stati Uniti, Giappone e Inghilterra. La Federal Reserve si riunisce martedì e mercoledì per la consueta comunicazione sui tassi di interesse. Nessuno scommette su un ritocco, ma tutti gli analisti si attendono almeno una comunicazione per un possibile rialzo dei tassi a partire da giugno. Anche se restano ancora in molti i contrari ad un aumento degli interessi, che comporterebbe un dollaro più forte in un momento in cui l'euro viene tenuto basso dalla pioggia di liquidità messa in campo da Draghi. (ANSA)

venerdì 11 marzo 2016

Effetto Draghi: festeggiano le borse europee. Milano in forte rialzo

MILANO - Rimbalzo centrato per le borse europee dopo la reazione scomposta di giovedì. In scia alle mosse della Bce l'indice d'area del Vecchio Continente accelera. E' soprattutto sui bancari che si concentrano gli acquisti dopo che Francoforte ha messo in campo una serie di mosse che prevedono, oltre a tassi a zero, un taglio dei tassi sui prestiti marginali, una riduzione dei tassi sui depositi, un'accelerazione del Qe, l'acquisto di bond aziendali e un pacchetto di 4 maxi-prestiti Tltro.

"Il buon movimento di oggi dei listini" con le banche "così euforiche ci dice che Draghi ha fatto un buon lavoro". Gli istituti di credito "sono i beneficiari primari delle mosse della Bce che vanno a favorire un po' tutto il settore", spiega Vincenzo Longo, Market Strategist di Ig e mezzo. Milano, fin dalle prime battute, è la più sostenuta.

Chiude in forte rialzo la Borsa di Milano che ha riagguantato i massimi di fine gennaio. Il Ftse Mib, in scia alle mosse della Bce, ha guadagnato il 4,80% a 18.987 punti.

Borse: Bce spinge Europa, Milano +3,38%

MILANO - Le Piazze europee rimbalzano dopo la reazione scomposta di ieri. In scia alle mosse della Bce l'indice d'area del Vecchio Continente sale di un punto e mezzo così come si mostrano euforiche Parigi (+2,23%), Francoforte (+2,16%), Madrid (+2,36%). Mentre Londra guadagna l'1,59 per cento. Milano resta la migliore con il Ftse Mib che sale del 3,38% a 18.713 punti. Anche a livello continentale sono i bancari (stoxx settore +2,73%) a guidare l'onda rialzista. A Piazza Affari Unicredit strappa a +6,92%. A stretto giro Intesa (+6,05%), Ubi (+5,97%). Spread in discesa a 108 punti base.

giovedì 10 marzo 2016

La Bce taglia i tassi, al via Qe 3

(ANSA/AP)
Stavolta 'Supermario' Draghi ha lasciato a bocca aperta davvero tutti. La Bce ha tagliato il tasso principale di rifinanziamento al minimo storico dello 0,0%. Eurotower ha tagliato poi anche il tasso sui depositi bancari da -0,30% a -0,40%.

Il tasso sui prestiti marginali scende allo 0,25%. La Bce porta da 60 ad 80 miliardi al mese l'acquisto di bond attraverso il Qe.  Anche i bond emessi dalle aziende non finanziarie potranno essere comprati dalla Bce attraverso il Qe, purchè abbiano rating a livelli di investimento.

La Bce ha tagliato le stime d'inflazione per l'Eurozona a 0,1% per quest'anno (da 1%) e a 1,3% per il 2017 (da 1,6%) formulando una previsione dell'1,6% per il 2018. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi.

Draghi, misure stimoleranno prestiti e ripresa  - Con il nuovo pacchetto di sei misure di stimolo monetario la Bce punta a "un ulteriore allentamento delle condizioni finanziarie, a stimolare il credito e rinforzare" la ripresa. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi.  La Bce ha alzato al 50% dal 33% il limite acquistabile di ciascuna singola emissione di bond attraverso il Quantitative easing.
La Bce si aspetta che i tassi rimangano ai livelli attuali "a lungo, e ben oltre l'orizzonte temporale degli acquisti" che sta conducendo nel Quantitative easing. Ha detto il presidente della Bce, dando un netto messaggio sulla 'forward guidance' dei tassi che i mercati aspettavano fortemente.
Nel nuovo pacchetto di quattro maxi-prestiti Tltro della Bce alle banche, gli istituti di credito pagheranno un tasso tanto più negativo (a partire dallo zero del tasso principale) quanto più faranno credito, ha spiegato Draghi.

Borsa: Piazza Affari debole (-0,1%), guarda Bce

MILANO - Avvio incerto alla Borsa di Milano in attesa della riunione oggi della Bce: l'indice Ftse Mib gira sotto la parità dopo l'avvio in positivo e cede ora lo 0,1%, in un mercato poco mosso. In rialzo Yoox dopo i conti diffusi ieri (+0,8%). In calo il Banco Popolare (-1%) all'indomani dell'incontro in Bce con la Bpm (+0,08%). Debole Unipol (-1,1%).

mercoledì 9 marzo 2016

Borsa: Piazza Affari chiude in rialzo, +1,06%

MILANO - La Borsa di Milano chiude in rialzo. Il Ftse Mib segna un +1,06% a 18.208 punti.

Borsa: Milano allunga, ok Telecom

MILANO - La Borsa di Milano mette il turbo dopo un'ora di scambi: Ftse Mib +1,23% a 18.239 punti). In evidenza Telecom (+3,76%), che ha perfezionato la cessione in Argentina. Al vertice italo-francese di ieri a Venezia, Telecom in vista di una possibile fusione con Orange è stata oggetto di considerazioni sia da parte del presidente francese Hollande, sia del presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Bene Mediaset (+2,48%), in attesa di novità sull'offerta di Inwit (Telecom), il cui Cda si riunisce tra 2 giorni, per le torri telefoniche di Ei Towers. Acquisti su Azimut (+1,86%), dopo i dati sulla raccolta di febbraio, e sui bancari Intesa (+1,69%) e Unicredit (+1,34%), a differenza di Banco Popolare (-2,43%), il cui progetto di fusione con Bpm (-0,15%) è al vaglio della Bce. Oggi previsto un vertice con i rispettivi A.d Pier Francesco Saviotti e Giuseppe Castagna. Segno meno per Prysmian (-0,31%); cauta invece Ferrari (+0,08%) dopo una frenata iniziale.

Bond Euro: partenza in calo per secondario tedesco, cedono anche futures Btp

MILANO, 9 marzo (Reuters) - Avvio con il segno meno per il secondario europeo in una seduta che vedrà Berlino offrire 4 miliardi in titoli a due anni e di attesa per il meeting Bce. Più contenuta invece la flessione per i contratti sui Btp alla vigilia dell'avvio della sessione d'aste di metà mese. ** Secondo l'ultimo sondaggio Reuters, diffuso lunedì, si consolidano le attese degli operatori per un incremento dell'importo mensile del 'Qe', oltre che per un nuovo taglio del tasso sui depositi marginali che viene dato per scontato.

martedì 8 marzo 2016

Ue: "Italia non ha rispettato la regola del debito"

BRUXELLES - Riunioni a Bruxelles di Eurogruppo ed Ecofin. Nelle conclusioni, l'Eurogruppo ha sottolineato che l'Italia non ha rispettato la regola del debito nel 2015 e nel 2016.

"Mentre riconosciamo che il rapporto debito/pil si è stabilizzato nel 2015 e comincia a scendere nel 2016,- si afferma -  l'alto debito resta motivo di preoccupazione. In base alle previsioni d'inverno l'Italia non rispetterà la regola del debito nel 2015 e 2016".

"In questo contesto attendiamo in primavera la nuova valutazione" della Commissione e "accogliamo con favore l'impegno dell'Italia ad attuare le misure necessarie per assicurare che il bilancio 2016 sia in linea con le regole".

L'Eurogruppo, inoltre, "nota che dalla valutazione di novembre sono state prese misure che aumentano il deficit, e c'è un rischio di significativa deviazione dall'aggiustamento verso l'obiettivo di medio termine": si legge nelle conclusioni della riunione. Il deficit strutturale si deteriora di 0,7% nel 2016, mentre dovrebbe migliorare di 0,1%, spiega l'Eurogruppo. "Il rischio di deviazione significativa rimane anche se venisse accordato il massimo potenziale di flessibilità"

Germania, balzo della produzione industriale: +3,3%

MILANO - La produzione industriale tedesca vola a gennaio, con una crescita del 3,3% rispetto allo scorso dicembre, grazie alla spinta di una robusta domanda interna. Si tratta del primo aumento degli ultimi tre mesi e batte di gran lunga le previsioni degli analisti, secondo cui il rimbalzo si sarebbe dovuto fermare allo 0,5%.

lunedì 7 marzo 2016

Pil, Fitch taglia stime Italia: +1% in 2016, +1,3% 2017

Fitch ha tagliato la stima di crescita per l'Italia a +1% per il 2016 (da 1,3%) e a +1,3% (da +1,5% precedente), per motivi "principalmente" legati al peggioramento delle condizioni economiche esterne. Lo si apprende nel Global Economic Outlook dell'agenzia di rating.

L'agenzia di rating, che ha ridotto anche le stime sull'intera Eurozona (+1,5% nel 2016 e +1,6% nel 2017 dal +1,7% previsto per entrambi gli anni lo scorso dicembre) nota la persistente debolezza degli investimenti in Italia, dove la crescita "farà affidamento principalmente sui consumi privati" e "la performance sempre debole dell'export resterà il principale freno all'export".

Borsa: Piazza Affari apre a -0,47%

MILANO - Piazza Affari apre in calo. Il Ftse Mib segna un -0,47% a 18.192 punti. Vendite su Atlantia (-1,27%), Banco Popolare (-1,06%) e Intesa Sanpaolo (-1,35%).

Btp stabili su Bund in apertura di settimana, tasso decennale 1,441%

MILANO, 7 marzo (Reuters) - Secondario italiano in denaro e perfettamente sulle posizioni nei confronti della controparte tedesca in apertura di settimana.

Pochi minuti dopo l'avvio su piattaforma TradeWeb il differenziale tra tassi sul tratto decennale è fermo da venerdì sera a 123 punti base, mentre il dieci anni dicembre 2025 paga 1,441% da 1,468%.

sabato 5 marzo 2016

"Qe flop, prestiti in calo per aziende"

Il Quantitative Easing (Qe) fino a ora non ha funzionato: in un anno sono stati 87 i miliardi di titoli pubblici italiani acquistati dalla Bce, ma l'inflazione e' a zero e i prestiti alle imprese sono diminuiti di 15 miliardi di euro. Le aziende piu' colpite sono state quelle del Lazio e del Veneto Il quadro è della Cgia di Mestre che stila un primo bilancio del Qe, l'operazione avviata dalla Bce il 9 marzo del 2015 con l'intento di riportare il tasso di inflazione al 2% e dare fiato all'economia.
   
Nell'ultimo anno nell'area dell'euro la Bce ha comprato titoli per oltre 713 miliardi di euro, in particolare del settore pubblico (quasi 600 miliardi di euro). Ma i risultati del Qe sono stati deludenti specie se si considera che, nell'ultimo anno, il livello medio dei prezzi nell'Area dell'euro è cresciuto di appena lo 0,1 per cento mentre i prestiti alle società non finanziarie europee sono scesi di 0,7 punti percentuali. Anche in Germania e in Francia, dove le previsioni di crescita economica per il biennio 2016-2017 sono più favorevoli che in Italia e dove i prestiti alle società non finanziarie sono aumentati negli ultimi 12 mesi, l'inflazione è prossima allo zero (+0,2 per cento per i consumatori tedeschi e +0,1 per cento per quelli francesi).

Per quanto riguarda l'Italia sebbene la Bce abbia acquistato più di 87 miliardi di titoli di stato italiani (dati al 31 gennaio 2016, pari al 16 per cento del totale), con riferimento agli ultimi 12 mesi, l'inflazione è salita di appena lo 0,2 per cento, mentre i prestiti alle società non finanziarie (cioè alle imprese) sono scesi del 2,3 per cento (pari a una contrazione di 15 miliardi di euro). "L'acquisto di titoli del debito pubblico dei paesi dell'Euro - precisa il coordinatore della Cgia Paolo Zabeo - ha contribuito a garantire una certa stabilità finanziaria ma è evidente come questa grossa iniezione di liquidità non stia raggiungendo i risultati sperati tant'è che l'inflazione è ferma, i prestiti alle imprese non ripartono e la crescita economica non trova lo slancio che servirebbe, creando preoccupazione negli operatori e riducendo la fiducia delle imprese". Il credito alle imprese, quindi, stenta a ripartire nonostante la domanda di finanziamenti da parte delle aziende registrata nel 2015 risulti in aumento (+4,5 per cento rispetto al 2014). Come dicevamo più sopra, i dati relativi agli impieghi totali alle imprese (società non finanziarie e famiglie produttrici) indicano come, dalla fine del 2014 alla fine del 2015, le consistenze siano scese ancora di quasi 15 miliardi di euro (-1,6%) con saggi più negativi in Lazio (-4,6%), in Veneto (-3,4%), in Calabria (-3,3%) e in Basilicata (-3,0%). 

venerdì 4 marzo 2016

Piazza Affari chiude in rosso, -0,38%

MILANO - Seduta negativa per Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,38% a 18.278 punti. Lo spread tra Btp e Bund chiude in calo a 122 punti base, con il rendimento del decennale del Tesoro all'1,46%.

BTP aprono in lieve calo, spread su Bund 10 anni 126 pb

MILANO, 4 marzo (Reuters) - Apertura in lieve calo per il mercato obbligazionario italiano, che si muove comunque vicino ai livelli della chiusura di ieri.

Intorno alle 9, il tasso del Btp 10 anni di riferimento sale a 1,434% da 1,421% e lo spread con l'analoga scadenza del Bund si attesta a 126 punti base dai 125 punti base della chiusura di ieri.

giovedì 3 marzo 2016

Borsa: Piazza Affari chiude in rialzo, +0,7%

MILANO - Seduta positiva per Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha chiuso in aumento dello 0,78% a 18.348 punti.

Borsa: Piazza Affari apre poco mossa (+0,07%)

MILANO - Piazza Affari apre in lieve rialzo. Il Ftse Mib sale dello 0,07% a 18.219 punti.

Obbligazionario: BTP deboli in avvio in scia a Bund, spread 10 anni 125 punti

MILANO, 3 marzo (Reuters) - Apertura in calo per il mercato obbligazionario italiano, che segue l'andamento del Bund, mentre sui mercati finanziari globali domina un buon clima nei confronti del rischio.

Intorno alle 9, il tasso del decennale sale a 1,482% da 1,449% del finale di seduta di ieri, mentre lo spread con l'analoga scadenza del Bund sale a 125 punti base da 124 dell'ultima chiusura.

mercoledì 2 marzo 2016

Editoria: fusione tra gruppo La Stampa e L'Espresso

Fca ha siglato un memorandum d'intesa per una fusione tra Itedi, la società nell'editoria di Fiat Chrysler Automobiles, e il gruppo Editoriale l'Espresso per dar vita al primo gruppo editoriale italiano. Fca avrà il 16%, la controllata della famiglia Perrone sarà al 5%. Lo comunica Fca in una nota. Le quote Rcs di Fca verranno distribuite ai propri soci.

Cir avrà oltre il 40% dell'Espresso dopo la fusione con Itedi. A comunicarlo la società in una nota. Le due aziende editoriali insieme hanno registrato nel 2015 ricavi per 750 milioni.

"L'operazione - segnala - consentirebbe di unire la forza di testate storiche autorevoli quali la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX e i numerosi giornali locali del Gruppo Espresso, che nel 2015 hanno raggiunto nel loro insieme circa 5,8 milioni di lettori e oltre 2,5 milioni di utenti unici giornalieri sui loro siti d'informazione".

Padoan, "tagli tasse siano credibili"

ROMA - "Il taglio delle tasse è uno dei segni distintivi della strategia economica del governo che continuerà, ma come ho sempre detto dall'inizio, devono essere credibili e sostenibili, altrimenti non danno il segnale che si abbattono definitivamente''. A dichiararlo il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan ospite a Radio Anch'io su Radio 1, ricordando che ci sono ''già tagli per il 2017. Aggiungo che nel taglio di tasse va ricompresa l'eliminazione delle clausole di salvaguardia''.

Il taglio delle tasse, insieme a ''riforme strutturali e investimenti'' ha sottolineato Padoan, è ''uno dei tre pilastri della politica governo'', ed è iniziato ''tagliando le tasse alle famiglie più bisognose con i famosi gli 80 euro'', poi con la riduzione del cuneo sul lavoro, passando per l'eliminazione delle tasse sulla prima casa, la detassazione degli imbullonati, i maxi-ammortamenti e l'estensione delle agevolazioni al Sud. In sostanza ''abbiamo tagliato le tasse in modo esteso e continueremo a farlo''.

Se la domanda è ''taglieremo le tasse alle imprese o ai consumi'' il ministro risponde che ''abbiamo cominciato dalle famiglie perché erano in una fase di crisi profonda, adesso bisogna anche, sottolineo anche, sostenere dal punto di vista della minore pressione fiscale le imprese. Quindi io non vedo contrapposizioni, invito a considerare strategia pluriennale, questa è la preoccupazione che noi abbiamo''. Quanto alle clausole di salvaguardia, per il ministro vanno considerate in questa strategia perché si tratta ''dell'eventuale aumento Iva se la finanza pubblica non fosse sotto controllo. Siccome lo è'', come dimostrano i dati Istat di ieri, ''impediremo anche che queste clausole possano scattare''.

martedì 1 marzo 2016

Pil 2015 +0,8%, Belpaese torna a crescere dopo 3 anni

Nel 2015 il Pil italiano è aumentato dello 0,8%, tornando a crescere dopo tre anni di cali. Lo comunica l'Istat con riferimento al Prodotto interno lordo in volume. Una prima stima dell'Istituto, diffusa a metà febbraio e basata sui trimestri, aveva dato il Pil a +0,7%. La previsione contenuta nella nota di aggiornamento al Def dello scorso settembre indicava un +0,9%

Il rapporto deficit/Pil nel 2015 è stato pari al 2,6%, dopo il 3% del 2014. Lo comunica l'Istat sulla base delle sue stime provvisorie. L'indebitamento in rapporto al Pil è in linea con le stime del Documento di economia e finanza del governo ed è il più basso dal 2007, riportando l'orologio agli anni precedenti la crisi finanziaria. Il surplus primario (al netto degli interessi sul debito) si riduce invece all'1,5%, il più basso dal 2011.

Borse: Ice, valutiamo offerta su Londra

MILANO - Il gruppo della Borsa di New York, Intercontinental Exchange (Ice), ha confermato in una nota di valutare il lancio di un'offerta sulla Borsa di Londra, la società che controlla anche Borsa Italiana. Ice sottolinea comunque di non aver ancora preso alcuna decisione al riguardo e di non aver fatto alcun approccio al board del London Stock Exchange.

Nella notte era emersa la notizia della possibile scalata alla City per contrastarne il rafforzamento e i piani di fusione tra Londra e Francoforte, annunciati solo una settimana fa. Sulla notizia, intanto, i titolo del London Stock Exchange hanno aperto a Londra con un balzo del 7%.