lunedì 29 febbraio 2016

Eurozona: dopo 9 mesi torna la deflazione

Dopo nove mesi torna la deflazione in Italia a febbraio con "cali dei prezzi diffusi a quasi tutte le tipologie di prodotto". L'Istat rileva, nei dati provvisori, una diminuzione dei prezzi al consumo dello 0,3% su base annua, il più ampio da oltre un anno (gennaio 2015), e una riduzione dello 0,2% anche su base mensile. Il mese precedente c'era stato un aumento dei prezzi dello 0,3% sull'anno e un calo dello 0,2% sul mese.

I prezzi del cosiddetto carrello della spesa dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello 0,1% rispetto a gennaio e dello 0,4% su base annua (a gennaio era +0,3%). Lo comunica l'Istat. Si tratta del primo calo tendenziale da dicembre 2014 e del più ampio da luglio dello stesso anno. In particolare per i prodotti alimentari (incluse le bevande alcoliche) i prezzi diminuiscono dello 0,1% su base mensile e registrano, su base annua, un'inversione della tendenza (-0,3%, da +0,4% a gennaio).

L'inflazione nell'Eurozona torna in territorio negativo a febbraio, scendendo a -0,2% rispetto allo 0,3% di gennaio. E' la stima flash di Eurostat. L'ultimo segno meno nell'Eurozona si era visto a settembre 2015 (-0,1%). Guardando alle componenti principali, i servizi hanno il tasso più elevato (1%, mentre a gennaio erano a 1,2%), seguiti da cibo, alcol e tabacco (0,7%, a gennaio erano a 1%), prodotti industriali non energetici (0,3%, rispetto allo 0,7% di gennaio) ed energia (-8%, rispetto a -5,4% di gennaio).

Borse: Piazza Affari apre in calo, -1,3%. Pesanti le borse cinesi

MILANO - Piazza Affari apre in calo. Il Ftse Mib segna un -1,3% a 17.317 punti. Seduta pesante per le borse cinesi che ignorano i messaggi del G20 finanziario tenutosi nel weekend e le rassicurazioni su yuan, riforme ed economia delle autorità di Pechino, a cominciare da quelle del governatore della Banca centrale cinese (Pboc) Zhou Xiaochuan: l'indice Composite di Shanghai chiude a -2,86%, a 2.687,98 punti, malgrado il recupero di un punto e mezzo percentuale a conferma della volatilità; quello di Shenzhen cede il 5,37%, a quota 1.643,35.

sabato 27 febbraio 2016

Italia: l'economia arranca, quella sommersa no

Mentre l'economia arranca, per la Cgia di Mestre quella riconducibile alle attività in nero e alla criminalità organizzata non si ferma. Se tra il 2011 e il 2013 l'economia sommersa e quella illegale sono aumentate di 4,85 miliardi, arrivando a toccare i 207,3 miliardi nel 2013 (pari al 12,9%del Pil), quella al netto dell'economia non osservata è diminuita di 36,8 mld, scendendo sotto quota 1.400 mld.

Se in via prudenziale si ipotizza, così come ha fatto la Cgia, che l'incidenza percentuale dell'economia non osservata sul Pil sia rimasta la stessa anche nel biennio successivo al 2013, si stima in quasi 211 mld il "contributo" che questa economia "grigia" ha dato al Pil nel 2015. Questo aspetto, ha effetti sul fronte fiscale. "Nel 2015 - dice Paolo Zabeo della Cgia - al lordo dell'operazione bonus Renzi, la pressione fiscale ufficiale in Italia è stata pari al 43,7%. Tuttavia, il peso complessivo che il contribuente onesto sopporta è di fatto superiore ed è arrivato a toccare la quota record del 50,2%".

venerdì 26 febbraio 2016

Borsa: Piazza Affari chiude con slancio, +2,22%

MILANO - Piazza Affari chiude vivace e l'indice Ftse Mib avanza del 2,22% a 17.483 punti.

Unicredit emette eurobond da 1 mld

UniCredit ha lanciato una emissione benchmark senior a tasso fisso, con scadenza 7 anni, per 1 miliardo di euro. Il titolo paga una cedola pari al 2% con un prezzo di emissione pari a 99,221%.
In un mercato caratterizzato da volatilità, segnala l'istituto annunciando il completamento dell'emissione, UniCredit ha ottenuto un ottimo riscontro da parte degli investitori, riuscendo così a rivedere il livello di spread sopra il parametro di riferimento (200 bps) a 190 bps. Il collocamento è stato curato da UniCredit Bank Ag, Jp Morgan, Citibank, SocGen e Santander. 

Hanno partecipato oltre 200 investitori istituzionali con ordini totali per circa 2,2 miliardi, per lo più fondi, tra Francia (39%), Italia (19%), Regno Unito e Irlanda (14%) e Germania, Austria e Svizzera (13%). Il titolo obbligazionario, documentato sotto il Programma di Euro Medium Term Notes, rappresenta la prima emissione senior istituzionale del 2016 e definisce un nuovo punto di riferimento sulla curva senior benchmark di UniCredit Spa.

Borse europee positive, Milano +2%

MILANO - Borse europee sprint grazie ad un ulteriore stimolo da parte delle banche centrali. L'indice d'area Stoxx 600 avanza dell'1,81%. Sempre in spolvero le materie prime con Glencore, Rio Tinto, Tenaris.

Francoforte è la piazza migliore (+2,24%), seguita da Parigi (+1,9%), Milano (+2%). Londra sale dell'1,12%. Il rialzo degli indici del Vecchio Continente segue quello delle Piazze asiatiche con il Governatore della Banca centrale cinese, Zhou Xiaochuan che ha rassicurato che l'istituto "non ricorrerà alla svalutazione competitiva per rilanciare l'export". I listini poi guardano al G20 a Shanghai e nel primo pomeriggio al dato sul Pil negli Usa. A Piazza Affari prosegue la corsa di Fca (+5,91%) che è stata anche bloccata brevemente per eccesso di rialzo.

Sempre viva Eni (+4,96%) in scia ai conti e in particolare per il dividendo. In prima fila anche Tenaris (+4,51%) con Credit Suisse che ha alzato la raccomandazione a neutral. Lo spread è in area 134,5 punti.

giovedì 25 febbraio 2016

Borse: Piazza Affari chiude in forte rialzo

Chiude in forte rialzo Piazza Affari. L'indice Ftse Mib ha terminato le contrattazioni in progresso del 2,3% a 17.104 punti, recuperando gran parte delle perdite della vigilia. Seduta brillante anche per gli altri listini europei.

Pieno in asta Bot, tasso sale a -0,042% -
Il Tesoro ha venduto tutti i 6,25 miliardi di Bot semestrali agosto 2016 oggi offerti in asta, a fronte di una domanda di oltre 10,8 miliardi. Il rendimento medio - si legge in una nota di Bankitalia - segna un lieve rialzo (+4 centesimi) a -0,042%.

Borse cinesi di nuovo ko

Nuovo scivolone questa notte per la Borsa di Shanghai, il cui omonimo indice Composite ha ceduto il 6,14% a 2.918 punti. Sotto pressione anche Shenzhen (-7,34%), mentre hanno tenuto le altre Borse di Asia e Pacifico, da Tokyo (+1,41%) a Sidney (+0,13%). Debole Hong Kong (-1,59%), ancora in fase di contrattazioni insieme a Mumbai (-0,17%). Contrastati i futures: in calo sulle Borse Usa, in attesa delle richieste di disoccupazione e degli ordini, positivi invece quelli sull'Europa, in attesa dei dati sull'inflazione.

mercoledì 24 febbraio 2016

Bce, Weidmann: "QE esteso? Troppi rischi"

Il varo di un ulteriore stimolo monetario da parte della Banca centrale europea avrebbe "rischi a lungo termine ed effetti negativi che non possono essere semplicemente ignorati". E' il duro commento di Jens Weidmann, presidente dellaBundesbank alla possibilità che la Bce il prossimo 10 marzo nella prossima riunione del Consiglio direttivo decida di estendere la portata del proprio Quantitative Easing.

Intanto, la Bundesbank registra utili superiori al previsto nel 2015, che si è chiuso con un profitto di 3,2 miliardi di euro contro i 2,95 miliardi del bilancio 2014. Secondo il presidente della banca centrale tedesca Jens Weidmann il risultato è dovuto a maggiori margini da interesse e a minori accantonamenti. Nelle previsioni per il 2016 il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble aveva stimato profitti 2015 per 2,5 miliardi: i 700 milioni 'extra' saranno pertanto destinati alla gestione dell'emergenza rifugiati.

Scenario positivo anche per l'economia tedesca e della zona euro restano positive nonostante i crescenti rischi di deflazione. "Un tasso di inflazione sotto lo zero è ancora possibile nei primi sei mesi di quest'anno" ammette. "Tuttavia - aggiunge - non vi è alcuna ragione per essere pessimisti, le previsioni economiche della zona euro sono in salita".

Petrolio: a New York apre sotto i 31 dollari

NEW YORK - Apre ancora in calo il petrolio, scambiato a 30,72 dollari al barile (-3,64%).

Borse: Piazza Affari apre poco mossa, -0,03%

MILANO - Apre poco mossa la Borsa di Milano. L'indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in ribasso dello 0,03% a 17.154 punti. Lo spread tra il Btp e il Bund tedesco a dieci anni apre stabile a 134,4 punti, sui livelli tenuti ieri per tutta la giornata. Il rendimento è all'1,51%.

martedì 23 febbraio 2016

Borse: Francoforte-Londra, trattative su fusione

FRANCOFORTE - "Sono in corso trattative tra la Borsa di Londra e quella di Francoforte per "una potenziale fusione". Lo riporta il London Stock Exchange (Lse), del cui gruppo fa parte anche Borsa Italiana, secondo quanto riferisce Bloomberg. Gli azionisti della Borsa di Londra avrebbero il 45,6% del nuovo gruppo mentre quelli della Borsa di Francoforte (Deutsche Boerse) il 54,4%.

Intanto chiude in forte calo la Borsa di Milano con il Ftse Mib che ha perso l'1,95% a 17.163 punti, risultando la peggiore in Europa.

Piazza Affari: chiusura in forte calo (-1,9%)

MILANO - Chiude in forte calo la Borsa di Milano con il Ftse Mib che ha perso l'1,95% a 17.163 punti, risultando la peggiore in Europa.

lunedì 22 febbraio 2016

Borse: Milano chiude in rialzo, +3,52%

MILANO - Piazza Affari ha chiuso in forte rialzo. Il Ftse Mib ha guadagnato il 3,52% riportandosi sopra la soglia dei 17.500 punti (a 17.504).

Yahoo!, al via contatti con potenziali acquirenti

Yahoo! ha avviato contatti con i potenziali acquirenti delle sue attività 'core'. Fra i papabili ci sono Verizon, Comcast e At&T, ma anche societa' di 'private equity', quali Bain capital partners, KKR e Tpg.

A renderlo noto l'agenzia Bloomberg citando alcune fonti, secondo le quali i contatti inizieranno oggi e potenziali offerte potrebbero aversi in un mese. Yahoo! ha assunto advisor finanziari e ha detto ai membri indipendenti del consiglio di amministrazione le sue opzioni strategiche.

Yahoo! sale in Borsa sulla scia delle indiscrezioni sull'avvio dei contatti con potenziali acquirenti. I titoli della società di Sunnyvale avanzano dell'1,66% a 30,54 dollari per azione.

Borse: Milano, apertura in rialzo, +1,31%

MILANO - Partenza di seduta più che positiva per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib guadagna l'1,31% a 17.135 punti. Sprint di Bpm (+4,97%), Bper (+3,93%), Mediaset (+3,15%) ed Mps (+3%). Nessun titolo in calo nel paniere principale, cauta A2a (+0,39%), fanalino di coda. Il differenziale tra il Btp e il Bund tedesco a dieci anni apre poco mosso a 134,7 punti (134 l'apertura della vigilia e 136 la chiusura) con un rendimento all'1,55%.

sabato 20 febbraio 2016

Bus: rischio multe sino a 200 euro

ROMA - I 'furbetti' di bus e metro, ovvero quelli che prendono i mezzi pubblici senza pagare, vanno incontro a multe salate. A prevederlo la bozza del decreto sui servizi pubblici locali, che dedica diversi articoli al Tpl. Per contrastare l'evasione nel settore del trasporto pubblico locale chi non 'striscia' il titolo di viaggio va incontro a una sanzione pecuniaria da definire con legge regionale e dove la legge manca, si legge nella bozza, la multa "è pari a 60 volte il valore del biglietto ordinario e comunque non superiore a 200 euro".

CHRISTINE LAGARDE RICONFERMATA DIRETTORE GENERALE DELL'FMI

Christine Lagarde viene riconfermata direttore generale del Fondo monetario internazionale come da una una nota che ci perviene dall'istituto di Washington.

L'ex ministro francese delle Finanze ricoprirá un secondo mandato della durata di cinque anni a partire dal prossimo 5 luglio.

venerdì 19 febbraio 2016

Italiani in lite col fisco per 34 miliardi

ROMA - Gli italiani sono il lite con il fisco per circa 34 miliardi di euro nel 2015. È il dato che emerge dalla relazione del presidente della giustizia tributaria Mario Cavallaro all'inaugurazione dell'anno giudiziario, alla presenza tra gli altri del viceministro dell'Economia Luigi Casero e del direttore dell'Agenzia delle entrate Rossella Orlandi. Procedimenti per circa 22 miliardi pendono davanti alle commissioni provinciali e per poco più di 12 miliardi davanti a quelle regionali.

Torna a salire nel 2015 il contenzioso tributario che registra un complessivo +6% rispetto al calo che si era registrato invece nel 2014. I nuovi ricorsi iscritti a ruolo lo scorso anno sono stati 261.186, di cui 191.244 nel grado provinciale e 69.942 in quello regionale. In totale i casi pendenti davanti alle Commissioni tributarie al 31 dicembre erano 538.191. "Permangono rare e sparse criticità - ha detto Cavallaro - ma possiamo ben dire che la giurisdizione tributaria entro poco più di tre anni di media dà una risposta definitiva". Nel 2015 si sono decisi "affari per un totale di 302.777".

Spread Btp apre stabile a 134 pt

ROMA - Il differenziale tra BTp e Bund apre stabile a 134 punti con un rendimento all'1,53%.

giovedì 18 febbraio 2016

Focus sulla giornata

L'elevata mole di crediti in sofferenza in pancia agli Istituti europei porta giú la borsa di Milano. Piazza Affari affonda con banche e titoli petroliferi Infatti dopo una partenza cauta perde l'1,53 BPER, MPS, BPM e Unicredit tra i titoli più venduti in seguito ai soliti timori per lo stato di salute del comparto.

La peggiore è MPS con una discesa del 9,85%. BPM e Unicredit cedono rispettivamente il 7,4% e il 6,6%. Molto male anche per Fiat Chrysler Automobiles. Tra le migliori azioni italiane resiste Saipem.

Negativi e sui minimi anche i listini europei a causa del disappunto dovuto ad alcune trimestrali negative, quali quelle di H&M, Roche e Deutsche Bank che denuncia perdite a causa dei costi legali e di ristrutturazione.

Si salva Francoforte, che mostra un vantaggio dello 0,91%. Londra invece scende dello 0,92%. Parigi, si ferma poco sopra la parità (+0,15%).

Per la Federal Reserve uno scontato nulla di fatto. Essa é preoccupata per il rallentamento degli Emergenti e l'attuale volatilità sui mercati. Tutto ció rende meno probabile un nuovo rialzo dei tassi a marzo.

La volatilità del petrolio rende incerti gli operatori anche per i rumors dovuti ad un taglio della produzione e, per i soliti timori a causa di un eccesso di fornitura.

Rapporto Euro / Dollaro fermo a 1,09, mentre tra le commodities. L'oro cede lo 0,63%,
Il petrolio (Light Sweet Crude Oil) avanza dell'1,55%. Invariato lo spread, a 135 punti base

Rendimento del BTP decennale all'1,48%.

Borsa: Piazza Affari chiude a -1,53% con banche

MILANO - La Borsa di Milano ha chiuso la giornata in deciso calo. Il Ftse Mib lascia sul terreno l'1,53% a 17.112 punti. Ad incidere pesantemente sul listino sono i bancari con Mps che perde il 10,09%, seguita da Bpm (-6,45%), Unicredit (-5,54%), Ubi (-5,52%), Banco Popolare (-5,51%), Intesa (-4,88%).

Borse europee deboli con materie prime

MILANO - Dopo una partenza in cauto rialzo sulle borse europee torna il segno meno, con gli investitori che preferiscono passare all'incasso e monetizzare i rialzi delle ultime sedute. Londra cede lo 0,6%, Parigi lo 0,3%, Francoforte e Madrid lo 0,1%, Milano lo 0,5%.
   
Vola Air France (+7,6%), dopo che il gruppo è tornato all'utile operativo nel 2015, mentre scivola Nestlé (-4,1%), penalizzata dal rallentamento della crescita delle vendite.
   
Frena il petrolio, con il Wti che si mantiene poco sopra i 31 dollari al barile (+1,4% a 31,09) e con il brent girato in calo (-0,23% a 34,43). Appesantiscono i listini le vendite sul comparto delle materie prime (-2,4% l'indice Stoxx di settore) e sulle banche (-1%).

mercoledì 17 febbraio 2016

Borse: Piazza Affari in spolvero, +2,48%. Spread giù

MILANO - Piazza Affari chiude in forte rialzo. Il Ftse Mib segna un +2,48% a 17.377 punti. Lo spread fra Btp e Bund chiude in calo a 133 punti base dai 136 della chiusura di ieri. Il rendimento espresso è pari all'1,6%.

Oro: +0,8% a 1.209,87 dollari l'oncia

ROMA - Aumenta ancora l'oro: il metallo con consegna immediata guadagna lo 0,8% a 1.209,87 dollari l'oncia. Il rialzo da inizio anno cala all'11%, comunque il livello più alto toccato da febbraio 2015.

martedì 16 febbraio 2016

Mps: in Borsa chiude con +12%

MILANO - Monte dei Paschi prosegue la rimonta a Piazza Affari e archivia un balzo oggi in Borsa del 12%, con il titolo che si porta a 0,56 euro, dopo il rally del 9,2% segnato già ieri.

Petrolio: Mosca-Riad congelano produzione

MOSCA - Riad e Mosca hanno deciso di 'congelare' la produzione del petrolio al livello dell'11 gennaio. A renderlo noto la Tass, citando il ministro dell'Energia del Qatar. E' il risultato del meeting a Doha tra ministri dell'Energia e del Petrolio di alcuni Stati membri Opec, come Arabia Saudita, Qatar, Venezuela, e la Russia. Anche Qatar e Venezuela porteranno la produzione allo stesso livello.

lunedì 15 febbraio 2016

Draghi: "Per ripresa investimenti e tasse basse"

STRASBURGO - "La ripresa prosegue a passo moderato, sostenuta soprattutto dalle nostre misure di politica monetaria e dall'impatto favorevole sulle condizioni finanziare e dai prezzi dell'energia. Gli investimenti restano deboli, e il settore delle costruzioni finora non si è ripreso. Per rendere l'eurozona più resiliente, la Bce è pronta a fare la sua parte e come annunciato esaminerà la possibilità di agire a inizio marzo": lo ha detto il presidente della Bce, Mario Draghi, in audizione a Strasburgo, fornendo la sua ricetta per la crescita: "Diventa sempre più chiaro che le politiche di bilancio debbano sostenere la ripresa attraverso investimenti pubblici e tassazione bassa": ha detto Draghi. Inoltre, servono anche misure strutturali, per migliorare l'ambiente degli affari, le infrastrutture pubbliche, sono vitali per aumentare gli investimenti pubblici, aumentare il lavoro e la competitività". E "rispettare le regole del Patto resta essenziale per mantenere la fiducia nel quadro", ha aggiunto.

"Da inizio dicembre - afferma ancora Draghi - un deterioramento del sentimento economico ha guadagnato velocità e nel tempo è diventato più volatile e suscettibile a cambiamenti rapidi. In questo ambiente i prezzi in Borsa sono scesi e i titoli bancari sono stati particolarmente colpiti, sia globalmente che in Europa, riflettendo l'alta sensibilità del settore alla prospettiva economica più debole del previsto".

"La caduta dei titoli bancari - dice ancora Draghi - è stata amplificata dalla percezione che le banche potrebbero dover fare di più aggiustare i loro modelli di business ad un ambiente di bassa crescita e bassi interessi, e al rafforzato quadro regolatorio messo in piedi dall'inizio della crisi". "Bisogna riconoscere  - afferma - che le regole hanno messo le basi per un aumento della resilienza per tutto il settore finanziario".

Borse: Piazza Affari sugli scudi, +3,5%

Piazza Affari di gran passo in avvio di seduta. Trainato dai bancari il Ftse Mib arriva a guadagnare il 3,85% a 17.141 punti. Prosegue la corsa di Mps (+9,76%, Banco Popolare (+8%), Bper (+7,15%), Unicredit (+6,5%). La Borsa di Parigi apre in rialzo. Il Cac 40 segna un +2,16% a 4.081 punti.

Avvio in rialzo per Francoforte. Il Dax sale dell'1,93% a 9.143 punti.

La Borsa di Londra apre in rialzo. Il Ftse 100 segna un +1,55% a 5.796 punti.

Cina: giù export a gennaio (-6,6%), import a -14,4% - Gli scambi commerciali segnano il passo a gennaio per la Cina registrando un tonfo dell'export del 6,6%, a 175 miliardi di dollari, a fronte di un import in un più marcato arretramento (-14,4%, a 114,2 miliardi). I dati diffusi dalle Dogane cinesi sono ulteriori segnali di debolezza dell'economia se confrontati, rispettivamente, con le flessioni dell'1,4% e del 7,6% avuti a dicembre.

domenica 14 febbraio 2016

Salpata dall'Iran la prima petroliera

ROMA - Parte dall'Iran la prima petroliera che segna il ritorno del Paese sul mercato del greggio europeo dopo la fine delle sanzioni. Secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg la nave Distya Akula (una cosiddetta Suezmax, vale a dire le cui dimensioni consentono il passaggio nel Canale di Suez) è partita ieri dall'isola di Khark nel Golfo Persico. Le petroliere Suezmax possono trasportare fino a un milione di barili di petrolio e, stando al livello di immersione dell'imbarcazione nel mare, dovrebbe essere piena. Il ministero del petrolio di Teheran aveva annunciato ieri che entro 24 ore sarebbero partite tre petroliere con 4 milioni di barili di greggio a bordo, dirette verso l'Europa: due sono destinati alla Total e due a compagnie spagnole e russe.

venerdì 12 febbraio 2016

Borse: rimbalza Milano, banche corrono

MILANO - Rimbalza la borsa di Milano nell'ultima seduta della settimana. Il Ftse Mib guadagna il 4,7% a 16.514 punti. Di slancio in particolare i bancari con Unicredit che sale del 14,16% seguita da Bper (+11,51%) Banco Popolare (+11,48%), Ubi (+10,35%). Buona corsa anche per Unipolsai (+11,03%).

Viaggia in calo lo spread tra il Btp e il Bund tedesco. Il differenziale di rendimento stringe a 141 punti base col tasso sul titolo decennale del Tesoro all'1,63%.

Pil: Istat, quarto trimestre 2015 +0,1%

ROMA - Nel quarto trimestre del 2015 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dell'1,0% su base annua. Lo riporta l'Istat.

La crescita registrata dall'Istat per il quarto trimestre 2015 (+0,1%) risulta inferiore rispetto alle stime dello stesso istituto di statistica e dei principali analisti. L'ultima stima dell'istituto, contenuta nella nota mensile uscita a inizio dicembre era di +0,2% con un intervallo di confidenza compreso tra 0 e 0,4%.

Spread Btp-Bund apre in calo

ROMA - Il differenziale tra il Btp e Bund è in netto calo in avvio di contrattazioni a 141 punti contro i 152 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano è all'1,65%.

giovedì 11 febbraio 2016

Spread Btp rallenta in zona 150

ROMA - La corsa dello spread rallenta. Il differenziale di rendimento tra il Btp e il Bund tedesco è a 152 punti dopo essere sceso fin sotto 150, in una giornata in cui aveva toccato i 160 punti base. Rendimento all'1,72%.

Borse europee sotto pressione, Milano maglia nera

Europa sotto pressione con vendite che colpiscono in particolare i titoli finanziari. Maglia nera tra i listini quello di Milano (-4,34%) dove le banche vengono a più riprese sospese al ribasso. Londra cede il 2,12%, Parigi il 2,6% e Francoforte il 2,15%.

E' panic selling a Piazza Affari con le banche nel mirino. Il Ftse Mib continua a precipitare e perde il 4,2% per poi ritracciare a -3,85% senza rompere la resistenza a 16mila punti. Sospese Ubi, Mediobanca, Banco Popolare, Mps a cui si aggiungono Unipolsai, Anima Holding e Azimut.

mercoledì 10 febbraio 2016

Tiltro, cosa sono

Sono prestiti quadriennali (Targeted long term rifinancing operation) che la Banca Centrale Europea eroga alle banche dell’Eurozona

Tali tassi hanno rendimento di poco superiore al quello del tasso di riferimento, sceso recentemente allo 0,05%. 

L’unica condizione per ricevere questi prestiti è di utilizzare il denaro per sostenere il credito alle piccole e medie imprese.

Tassi di interesse, previsione

Stati Uniti
probabilità del secondo rialzo dei tassi pari a ZERO.
L’impressione generale è che la Fed sarà molto cauta almeno sino a giugno. Pertanto sia a marzo che ad aprile non dovrebbero esserci modifiche ai tassi.
Quindi, conseguenza ovvia:
-governativi Usa nuovamente in forte rialzo
-compressione del differenziale di rendimento contro Bund
-Euro che si rafforza contro USD. 

Europa
BCE, attesissima nel meeting di Marzo dove Draghi ha promesso interventi importanti. Facile prevedere: 
-un taglio di 20 punti base sul tasso sui depositi, portandolo così al -0,5%, e 
-possibile ma NON scontato un aumento dell’ammontare di acquisti mensili tramite il QE a €70 miliardi, con 
-l’aggiunta di prolungamenti della durata del Quantitative Easing fino a metà 2017, più 
-altri TLTRO nel secondo semestre 2016.
Insomma, sostegno incondizionato.

Borse: Piazza Affari centra il rimbalzo

MILANO - C'è la conferma dei rialzi delle Borse europee, favorite anche dai futures Usa dopo l'aumento del 9,3% delle richieste settimanali di mutui. Milano (+5%) si conferma in testa, spinta dalle banche, con Banco e Bpm in rialzo del 13%, seguite da Intesa (+12,95%), Unicredit (+11,12%) e Ubi (+9,16%). Bene Madrid (+3,48%) e Francoforte (+3,42%), dove corre Deutsche Bank (+13,53%), pronta a riacquistare parte del proprio debito, seguita da Commerzbank (+8,64%). Acquisti anche su SocGen (+8,73%), Bnp (+5,88%) e Credit Agricole (+5,83%) a Parigi (+2,55%), mentre procede più cauta Londra (+1,18%). Positiva Atene (+2,37%) con i bancari Nbg (+9,23%), Piraeus (+8,6%) e Alpha (+8%). Occhi puntati sugli automobilistici Fca (+5,45%), Renault (+4,49%) e Ferrari (+3,13%). Sprint di Exor (+8,09%). Sprint di Autogrill (+10%) dopo un congelamento al ribasso.

Yellen: "Politica Fed accomodante, rialzo tassi più lontano"

Al momento ci sono rischi sul fronte delle prospettive economiche che potrebbero ritardare i piani di rialzo dei tassi di interesse. Lo dichiara la presidente della Fed, Janet Yellen, nel testo presentato al Congresso prima di un'audizione sulla situazione della politica monetaria

Le tensioni finanziarie potrebbero pesare sull'outlook dell'economia se persistenti, afferma il presidente della Fed, sottolineando che gli sviluppi economici all'estero, in particolar modo le incertezze collegate alle politiche valutarie della Cina, pongono rischi alla crescita statunitense.

Spread Btp-Bund in calo a 137 pt

ROMA - Dopo la fiammata di ieri lo spread tra Btp e Bund apre in netto calo a 137 punti. Il rendimento del titolo decennale italiano scende all'1,69%. Ieri lo spread aveva chiuso a 146 punti ai massimi da luglio 2015.

martedì 9 febbraio 2016

Grecia: spread torna sopra 1.000 pt

ATENE - Ancora forti tensioni sui mercati finanziari ed i titoli di Stato greci vengono di nuovo colpiti duramente. Il differenziale fra il decennale ellenico e il Bund tedesco torna ai massimi dall'agosto del 2015, sfonda il tetto dei 1.000 punti e sale fino a un massimo a quota 1.078 per poi ripiegare a 1.055.

Il differenziale fra il Bot a dieci anni e il Bund è fermo a quota 144, mentre per la Spagna il gap è di 150 punti.

Borse: Piazza Affari nervosa. Spread sopra 150 pt

Nuova seduta nervosa a Piazza Affari dopo il lunedì nero per le Borse europee che ha fatto bruciare 310 miliardi di euro di capitalizzazione e ha fatto tornare la paura anche per lo spread. Dopo un avvio leggermente in positivo Milano ha girato improvvisamente in negativo con il listino bloccato da congelamenti per eccesso di volatilità ed è arrivata a cedere il 3% a 15.941 punti. Piazza Affari ha poi girato nuovamente in positivo con l'indice Ftse Mib in rialzo dello 0,2% a 16.480 punti.

La Borsa di Tokyo ha terminato gli scambi con un tonfo del 5,4%, bruciando 918,86 punti, fino a quota 16.085,44: l'indice Nikkei, che ha segnato una perdita intraday di quasi 1.000 punti (la peggiore da maggio 2013), sconta il crollo di Wall Street e il brusco apprezzamento dello yen sul dollaro, superiore al 2%.

Bce: attese inflazione a minimi record

ROMA - L'indice che misura le attese d'inflazione a cinque anni per l'Eurozona, il tasso swap forward, continua a scendere, segnando oggi il minimo di sempre a 1,4740. E' l'ennesimo segnale d'allarme per la Banca centrale europea, che si trova di fronte a crescenti pressioni per un rafforzamento del quantitative easing forse già al consiglio direttivo del 10 marzo.

lunedì 8 febbraio 2016

Piazza Affari, chiusa seduta da incubo: -4,69%

MILANO - Seduta al cardiopalmo per Piazza Affari, che con la borsa di Madrid è stata la peggiore di giornata in un'Europa comunque debolissima: l'indice Ftse Mib ha chiuso in perdita del 4,69% a 16.441 punti.

Nel lunedì nero di Milano diversi titoli a elevata capitalizzazione hanno lasciato sul terreno molto valore: il peggiore è stato Saipem che ha perso il 25% a 0,38 euro nell'ambito dell'aumento di capitale, mentre Mps ha chiuso in calo dell'11% a 0,519 euro, vicino al minimo storico. Anche Bper ha accusato un ribasso dell'11,9%, seguita da Ubi e Poste italiane che hanno ceduto entrambe il 10,4%, con Carige il calo del 10,1% mentre Intesa si è mossa con l'indice generale (-4%).
Male Fca, in ribasso finale del 9,8%.

Profondo rosso per le borse europee, spread balza a 140 pt

MILANO - Soffre ancora il brent, possibile ritorno del tema 'Grexit', tensione sui titoli di Stato dei Paesi più esposti alla speculazione: un cocktail velenoso per le Borse europee che - dopo l'avvio negativo di Wall Street, dove oggi non si attendono dati macroeconomici importanti - segnano cali molto importanti. 

Con le vendite che si concentrano sul settore bancario, delle materie prime e delle auto, il peggiore mercato azionario (a parte Atene che perde il 7%) è ora quello di Madrid, che cede oltre tre punti percentuali, seguito da Francoforte, Parigi e Milano (Ftse Mib -2,6%) che dopo una fiammata di vendite cercano di arginare le perdite. In Piazza Affari continue le sospensioni (come su Carige che cede il 9% teorico), con Mps che perde il 7% a 0,54 euro riavvicinandosi al minimo storico del 20 gennaio a quota 0,51. Tra i bancari dopo un breve stop in asta di volatilità provano a tenere Intesa (-2%) e Unicredit (-1,5%). Fca soffre in calo del 7%.

Spread sopra 140 punti base
- Si amplia ancora lo spread tra Btp e Bund e supera anche la soglia dei 140 punti base, a 142, toccando i massimi da luglio scorso. Il rendimento del decennale italiano torna sopra l'1,6%, a 1,65%, mentre il tasso del Bund è in ulteriore calo allo 0,23%. Il differenziale tra i titoli spagnoli e tedeschi tocca i 150 punti base e sale la tensione sui Bond del Portogallo con lo spread che ha superato la soglia dei 300 punti base (a 310) per la prima volta da marzo 2014.

Borsa: Piazza Affari apre in rialzo (+1,08%)

MILANO - Partenza di seduta positiva per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib guadagna l'1,08% a 17.431 punti, spinto da Unicredit (+1,57%), Bper (+1,6%) e Intesa (+1,34%), congelata invece Saipem (-13,46% teorico), stabile Ansaldo a 9,95 euro, sopra il prezzo dell'Opa Hitachi.

sabato 6 febbraio 2016

Istat: famiglie italiane fuori dal tunnel

ROMA - La fase di moderata crescita dell'economia italiana dovrebbe proseguire. E' quanto si legge nella nota mensile Istat nella quale si sottolinea che c'è una differenza nelle prospettive economiche di famiglie e imprese. Per le prime, gli attuali livelli del clima di fiducia si associano alla crescita del reddito disponibile, cui concorre la bassa inflazione. Per le imprese non c'è ancora un generalizzato aumento dei ritmi produttivi in presenza di un peggioramento del clima di fiducia e una riduzione delle prospettive di crescita.

"A sintesi di questi andamenti - si apprende nella nota mensile - l'indicatore anticipatore dell'economia rimane positivo a novembre, sebbene con una intensità più contenuta rispetto ai mesi precedenti, suggerendo il proseguimento della fase di moderata crescita dell'economia italiana". Per quanto riguarda le famiglie, scrive l'Istat, "nel terzo trimestre del 2015 il potere di acquisto, misurato al netto dell'andamento dell'inflazione, è aumentato dell'1,4% rispetto al trimestre precedente. L'aumento della propensione al risparmio (+0,9%) deriva da una crescita del reddito disponibile delle famiglie consumatrici più sostenuta rispetto a quella dei consumi (1,3% e 0,4% rispettivamente)".

E "le informazioni disponibili per il quarto trimestre suggeriscono il proseguimento dell'attuale fase di miglioramento dei consumi delle famiglie: a novembre il volume delle vendite al dettaglio ha registrato un rialzo (+0,3%) trainato dalla crescita degli alimentari (+0,8%). Ulteriori indicazioni positive giungono dal mode-rato aumento del clima di fiducia dei consumatori di gennaio (in controtendenza rispetto alla diminuzione registrata nell'area euro)".

venerdì 5 febbraio 2016

Borse europee giù con Wall Street

MILANO - Profondo rosso per le Borse europee a parte Madrid (+0,88%) nell'ultima mezz'ora di scambi, sulla scia del calo registrato a Wall Street (-1,16%) e soprattutto sul Nasdaq (-2,33%). Milano (Ftse Mib -1,73%) è la peggiore, Madrid (+0,66%) la migliore, più caute Londra (-0,48%) e Parigi (-0,54%), debole Francoforte (-0,79%). 

A Piazza Affari scivolano le Popolari Bpm (-4,83% dopo un congelamento) e Banco Popolare (-4,32%) e Intesa (-2,66%), mentre corrono Ubi (+2,8%) ed Mps (+3,33%). Sprint di Caixabank (+5,6%) e Santander (+2,65%) a Madrid, acquisti sugli automobilistici Volkswagen (+3,22%), Bmw (+2,13%) ed Fca (+1,2%).

Spread Btp apre in rialzo a 121,5 pt

MILANO - Il differenziale tra Btp e Bund apre in rialzo a 121.5 punti con un rendimento all'1,5%.

giovedì 4 febbraio 2016

Borse: Piazza Affari chiude a +1,23%

MILANO - La Borsa di Milano chiude in rialzo. Il Ftse Mib sale dell'1,23% a 17.626 punti.

Draghi: "Inflazione bassa? Non ci arrenderemo"

"Ci sono forze nell'economia globale di oggi che cospirano per tenere bassa l'inflazione". Così il Presidente della Bce, Mario Draghi, in un discorso a Francoforte, spiegando che "queste forze potrebbero far si che l'inflazione ritorni più lentamente verso il nostro obiettivo. Ma non vi è alcuna ragione per cui esse dovrebbero portare ad una inflazione più bassa in modo permanente".

 La Banca Centrale Europea "non si arrenderà davanti alla bassa inflazione". Lo ha detto il Presidente della Bce, Mario Draghi, sottolineando che "i rischi" che potrebbero scaturire "dall'agire troppo tardi superano i rischi" che potrebbero arrivare "dall'agire troppo presto".

Spread apre poco mosso a 115 punti

ROMA - Il differenziale tra Btp e Bund apre stabile a 115,2 punti dai 116 della chiusura di ieri con un rendimento all'1,44%.

mercoledì 3 febbraio 2016

Mps: Viola, aumento preoccupazione da parte clienti

ROMA – Il n.1 di Mps, Fabrizio Viola, commenta la bufera di vendite che da inizio 2016 si sta abbattendo sul titolo della banca senese: “E’ chiaro che in una banca l’andamento del titolo è una specie di termometro che misura appunto la temperatura che poi influenza il comportamento anche dei clienti”.

Viola ha aggiunto: “Quello che è successo nelle settimane scorse è stato certamente un aumento della preoccupazione da parte dei clienti, mi risulta non solo del Monte dei Paschi, ma anche di altre banche , soprattutto per quanto riguarda l’applicazione di questa nuova normativa del bail in. Devo dire che qui la rete ha fatto un lavoro straordinario di informazione e che è stato reso possibile anche con la pubblicazione dei dati e negli ultimi giorni abbiamo, diciamo, registrato una deciso cambiamento nel mood e anche nei flussi che ci porta sostanzialmente a dire che, anche con la disponibilità di liquidità che avevamo all’inizio dell’anno, questa fase possa essere gestita”.

Intanto a Piazza Affari, tartassata dalle vendite, il titolo Mps crolla -6,67% a 0,5460 euro.

Crisi: spread chiude stabile a 116 pt

ROMA - Il differenziale Btp-bund chiude stabile a 116 punti base (118 ieri) con un rendimento del decennale italiano dell'1,43%.

Borsa: Piazza Affari, -2,85% in chiusura

MILANO - Chiude in forte ribasso Piazza Affari. L'indice Ftse Mib cede il 2,85% a 17.412 punti.

martedì 2 febbraio 2016

Borse: profondo rosso per Piazza Affari, -3,05%

MILANO - Piazza Affari chiude sui minimi di seduta. Il Ftse Mib ha perso il 3,05% a 17.924 punti. Maglia nera del listino è Ferrari (-9,59%) ma tra le peggiori anche Mps (-8,24%) e Bpm (-5,5%).

Ferrari: Marchionne, livello ordini forte

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 02 feb - Il livello degli ordini di Ferrari e' "forte". Cosi' il presidente della Rossa, Sergio Marchionne, aprendo la conference call con gli analisti sui risultati 2015 e del quarto trimestre della 'Rossa', che all'inizio di gennaio ha completato la scissione dal gruppo Fca. La buona performance di Ferrari e' rispecchiata dai risultati 2015 e dalla sua guidance per il 2016, ha indicato Marchionne, prima di passare la parola al direttore finanziario, Alessandro Gili.

Banche: Ubi in pressing su Bpm per acquisizione

ROMA (MF-DJ) -- La fusione a tre tra Ubi Banca, Bpm e Monte dei Paschi non e' ancora tramontata. Lo scrive La Stampa spiegando che il questo momento il negoziato e' in una fase di stallo e la strada e' tutta in salita. Nei giorni scorsi Ubi avrebbe recapitato a Bpm una nuova proposta di aggregazione, basata su una una governance piu' equilibrata tra i due gruppi rispetto alle ipotesi
avanzate fin qui. Anche gli aspetti tecnici di una fusione a tre, sottolineano fonti vicine al dossier, sarebbero superabili. 

E posto che l'operazione dovrebbe prevedere prima una fusione Ubi-Bpm poi l'acquisizione di B.Mps, a precedere il tutto potrebbe essere l'annuncio di un negoziato in esclusiva a tre. Se dovesse fallire questa strada, resta aperta l'opzione per Ubi di procedere all'acquisizione di Mps da sola. Ma su questo Ubi ha chiesto una serie di solide garanzie, prima fra tutte la possibilita' di eseguire una due diligence approfondita sulle sofferenze di B.Mps.