domenica 31 gennaio 2016

Banche: Mef, no ipotesi Poste-Mps

ROMA - Le indiscrezione su un presunto dossier nel quale veniva ipotizzato l'intervento di BancoPoste su Mps, rilanciata stamattina da La Repubblica, è stata smentita dal ministero dell'Economia e anche da Poste Italiane.

''Ipotesi di operazioni che coinvolgono Poste Italiane nel riassetto del settore bancario e in particolare l'indiscrezioni che vedono la società interessata all'acquisizione di Mps - spiegano Fonti Mef - sono destituite di ogni fondamento''. Tassativo anche il tenore della nota di Poste: ''nessuna delle operazioni di fusione o acquisizione ipotizzate nel contesto del riassetto del sistema bancario rientrano nei nostri piani''.

sabato 30 gennaio 2016

Ubi-Mps, Viola: nulla su tavolo

TORINO - "Al momento non abbiamo nulla sul tavolo". Sono le parole dell'amministratore delegato di Mps, Fabrizio Viola, a Torino per il 22/esimo congresso Assiom-Forex, rispondendo ai giornalisti sulle ipotesi di fusioni per l'Istituto Toscano.

Quello con Ubi "dal punto di vista industriale è un progetto da prendere in considerazione, su cui lavorare. Vediamo se nelle prossime settimane, o mesi, ci sarà qualcosa di concreto", dice Viola; ma "al momento no, non ci sono contatti".

venerdì 29 gennaio 2016

L'economia Usa rallenta, Pil 4° trimestre a +0,7%

L'economia statunitense è rallentata nel quarto trimestre. Il Pil è cresciuto dello 0,7% dopo il +2% del terzo trimestre. Il dato è inferiore alle attese degli analisti, che scommettevano su una crescita dello 0,8%.

L'economia americana nel 2015 e' cresciuta del 2,4%, in linea con il 2014.

Economia americana in frenata: solo +0,7% nell’ultimo trimestre 2015

NEW YORK - Gli Stati Uniti sono cresciuti dello 0,7 % nel quarto trimestre dell'anno scorso, un passo debole e inferiore alle attese medie sul mercato dello 0,8 per cento. La frenata è stata brusca rispetto al 3% del terzo trimestre e ancor piu' dal 3,9% del secondo. Per l'intero anno scorso la crescita e' stata del 2,4%, identica al 2014 e inchiodata vicino alla deludente media del 2,1% registrata in tutta la fase post-recessione, dal 2009 a oggi.

giovedì 28 gennaio 2016

Professionisti: verso fine studi settore

MILANO - "Per favorire un sistema fiscale più semplice durante l'anno interverremo subito sugli studi di settore, è uno strumento che deve essere rivisto in relazione all'evoluzione dei tempi. Riteniamo che per i professionisti, che hanno una contabilità di cassa, ci sia la necessità di intervenire sugli studi di settore in solo modo: abolendoli". Lo dichiara il vice ministro all'Economia, Luigi Casero.

"Nei prossimi mesi potremmo intervenire per semplificare e ridurre i tempi che imprese e contribuenti dedicano all'assolvimento degli obblighi fiscali - prosegue Casero intervenendo a Telefisco 2016 organizzato da Il Sole 24 Ore - ed è inutile mantenere gli studi di settore per i professionisti. So che è una richiesta avanzata dalle professioni ed è una richiesta che può essere accolta tanto che già da quest'anno potremmo intervenire. Comunque sia interverremo per una semplificazione generalizzata di tutti gli studi di settore", conclude il vice ministro.

Borsa: Piazza Affari apre in calo, -0,52%

MILANO - Piazza Affari apre in calo. Il Ftse Mib cede lo 0,52% a 18.743 punti.

Borsa: Tokyo chiude in rosso, 0,7%

ROMA - Prese di beneficio sul mercato giapponese dopo la crescita della vigilia: la borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso dello 0,7% con l'indice Nikkei che scende a 17.041,45 punti.

mercoledì 27 gennaio 2016

Fca, Marchionne: "2015 anno di risultati fenomenali"

"I risultati del 2015 sono stati fenomenali": così l'ad di Fca Sergio Marchionne. Parlare dell'obiettivo "dei 7 milioni di vetture vendute è come parlare delle verdure che si vendono nei negozi, non importa. La cosa che importa è che noi abbiamo presentato nel maggio 2014 un insieme di obiettivi e che il risultato del piano che stiamo presentando nel pomeriggio li vedrà in rialzo". "I risultati" - ha insistito Marchionne - "quantitativamente,dal punto di vista finanziario,sono superiori a quelli dello scorso anno: è l'unica cosa che importa".

Istat: record fiducia consumatori

ROMA - Nel mese di gennaio l'indice del clima di fiducia dei consumatori segna un nuovo massimo storico. Aumenta a 118,9 punti dai 117,7 del mese precedente, il livello più alto dall'inizio delle serie storiche, 21 anni fa (gennaio 1995). Lo rende noto l'Istat. 

Per quanto riguarda le imprese, invece, l'indice composito del clima di fiducia (Iesi) scende a 101,5 da 105,6 pur rimanendo sui valori più alti dopo l'inizio della crisi.

Borse: partenza in rialzo per Piazza Affari, +0,33%

MILANO - Partenza in rialzo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib ha iniziato le contrattazioni in progresso dello 0,33% a 18.982 punti.

Apertura in calo per lo spread fra Btp e Bund tedesco. Il differenziale segna 106 punti contro i 109 della chiusura della vigilia. Il rendimento espresso è pari all'1,502%.

martedì 26 gennaio 2016

Borse: Piazza Affari chiude in rialzo, +1,52%. Europa accelera

MILANO - Seduta ampiamente positiva per la Borsa di Milano: l'indice Ftse Mib ha chiuso in aumento dell'1,52% a 18.923 punti.

Mercati azionari europei positivi in scia al tentativo di recupero del prezzo del petrolio e anche alla fiducia dei consumatori negli Usa, che in gennaio è superiore alle stime degli analisti: tutte le Borse continentali salgono di circa un punto percentuale, con Londra più cauta in crescita dello 0,5%.

Bene soprattutto i titoli delle materie prime (indice di settore +3%) mentre in Piazza Affari corrono ancora le banche.

Ubi sale infatti dell'8%, il Banco popolare del 6%, Unicredit del 3,5%. Acquisti su Fca (+5% alla vigilia dei conti), debole Mps, che scende del 3%. Generali conferma la frenata (-3,5% a 14 euro) dopo le notizie sulla possibile uscita dell'amministratore delegato Mario Greco, con Zurich - sua possibile destinazione - calma in crescita di circa un punto percentuale.

In asta di volatilità sia le azioni Saipem sia i diritti sull'aumento di capitale, che segnano un ribasso teorico del 29%.

Borsa: Piazza Affari pesante in avvio, -1,5%

Piazza Affari apre in netto calo dopo il tonfo di Shanghai. L'indice Ftse Mib cede l'1,51% a 18.364 punti. Forti le vendite sui bancari, Unicredit lascia il 3,1%, Intesa il 2,2%. Mps è in asta di volatilità e non riesce a far prezzo, con una flessione teorica del 5,7%.

Spread Btp apre stabile a 109 pt

ROMA - Il differenziale tra Btp e il Bund apre stabile a 109,01 punti con un rendimento all'1,54%.

lunedì 25 gennaio 2016

Al via Click Days, un'opportunità per il futuro

Tanti studenti italiani, proiettando lo sguardo sul loro futuro, decidono di scommettere quotidianamente su se stessi e si iscrivono ai tanti corsi di laurea presenti nell'università italiana. In molti si impegnano per raggiungere ottimi risultati, ma raramente il loro desiderio di conoscenza incontra un adeguato sostegno economico. Il diritto allo studio spesso si riduce a qualcosa di astratto, che non aiuta l'apprendimento dei giovani e ogni anno - come denunciato da svariate associazioni studentesche - ci sono tanti studenti "vincitori senza borsa", che restano privi di chance per avere validi e significativi sostegni a favore del loro futuro accademico.

Fortunatamente, l'Università Niccolò Cusano ha a cuore il percorso formativo degli studenti italiani e così, anche per quest'anno, ha lanciato l'iniziativa Click Days, con la quale cento fortunati maturandi potranno guadagnarsi l'imperdibile occasione di studiare a zero spese. Infatti, grazie a Click Days, ragazze e ragazzi vicini al diploma di maturità e residenti a Roma (o in zone limitrofe) potranno frequentare con profitto un corso di studi presso l'Università Niccolò Cusano, essendo totalmente esonerati dal pagamento della retta per un periodo pari a cinque anni.

A disposizione dei cento studenti ci saranno ben 16.500 mq., uno spazio sito nel centro di Roma, dove i giovani potranno essere seguiti da professionalità ed esperienza. Inoltre, l'Università Niccolò Cusano offre insegnamenti sempre al passo con i tempi, laboratori di ricerca ad alto livello tecnologico, consulenza didattica ed aule multimediali utili ai fini dell'apprendimento. Studentesse e studenti avranno anche modo di coniugare la vita universitaria con forme di svago proficue e intelligenti. Fra i tanti luoghi d'incontro, ci sono la redazione del quotidiano online, la radio dell'ateneo, la palestra, il bar e la mensa.

Come fare per partecipare all'iniziativa Click Days? Le iscrizioni sono aperte dalle ore 16:00 del 20 gennaio e chiuderanno alle ore 24:00 del 28 febbraio. A conquistare un posto fra i cento vincitori che si aggiudicheranno questa unica ed impareggiabile opportunità sarà solo chi rientrerà fra le prime cento richieste d'iscrizione inviate. Per chiedere l'assegnazione è sufficiente inviare una email all'indirizzo di posta elettronica certificata: unicusano@pec.it.

Borsa: Piazza Affari chiude in calo, -2,03%

MILANO - La Borsa di Milano chiude in netto calo. L'indice Ftse Mib cede il 2,03% portandosi a 18.641 punti.
Pesanti le banche, con il Banco Popolare (-7%), Unicredit (-6,4%), Bpm (-6,2%) e Mps (-3,3%).

"L'Italia è un Paese solido, il sistema bancario anche. Bisogna tuttavia accelerare sulle misure che sono rinviate da troppo tempo, a cominciare dalle fusioni e aggregazioni di banche, a cominciare dalle Popolari per le quali la riforma del nostro governo 2015, a lungo contestata, è invece decisiva e strategica". Così il premier Matteo Renzi nell'e-news.
   

Petrolio: in rialzo a 32,74 dollari

ROMA - Prosegue la risalita delle quotazioni del petrolio, nonostante le turbolenze del mercato. I contratti sul greggio Wti con scadenza a marzo hanno guadagnato 55 centesimi a 32,74 dollari al barile sul mercato after hour di New York. Il Brent recupera 63 centesimi a 32,81 dollari al barile.

domenica 24 gennaio 2016

P.a: in 2014 227 licenziamenti

ROMA - Il ministero della Pubblica Amministrazione, attraverso l'Ispettorato, aggiorna al 2014 i dati sui licenziamenti, portando il valore a 227, in leggero aumento rispetto all'anno prima (219). Buona parte è dovuta ad assenze (ingiustificate, non comunicate nei termini). Si spiegano così 84 licenziamenti, ma in questo caso il valore su base annua scende (nel 2013 erano 99), mentre salgono a 63 i licenziamenti per inosservanza delle disposizioni di servizio, negligenza, comportamenti scorretti verso colleghi o utenti.

sabato 23 gennaio 2016

Banche: fino a 23 mila esuberi entro '18

Sono fino a 23 mila gli esuberi del settore bancario previsti entro il 2018 che si aggiungono ai 48 mila verificatisi dal 2000 ad oggi. I dati sono stati divulgati dalla Fabi alla luce di quanto previsto dagli ultimi piani industriali disponibili delle banche che sottolinea come la cifra sia al netto "delle prossime fusioni e aggregazioni che sicuramente ne comporteranno altri".

I conti del sindacato dei lavoratori bancari prendono in considerazione il piano Unicredit con 5740 uscite (5100 già previste dal vecchio piano,a cui si aggiungono le altre 540 definite nell'aggiornamento di piano industriale 2015-18. Alle 560 già definite se ne potrebbero aggiungere ulteriori 400 derivanti dalla possibile cessione del ramo leasing.

Il calcolo prende anche in considerazione le 4500 riconversioni professionali di Intesa SanPaolo (che si trasformeranno in esuberi se riqualificazione lavoratori non andrà in porto); le 8.000 uscite totali fino al 2018 di Mps (piano 2012-2018); 1.300 di Bnl; 600 di Bper; 575 uscite definite e probabili altri 150 potenziali esuberi frutto dell'eventuale di cessione di Servizi bancari di Popolare Vicenza; 900 uscite del Banco popolare; 500 uscite di Ubi; 430 di Veneto banca; 250 di Creval; 600 di Carige.

venerdì 22 gennaio 2016

Spread Btp apre in calo a 105,9 pt

ROMA - Il differenziale tra il Btp e il Bund apre in calo a 105,9 punti dai 119 della vigilia e i 111 della chiusura di ieri. Il rendimento del titolo decennale italiano si posiziona all'1,52%.

Cerchi lavoro? Il web può aiutarti

Negli ultimi anni, trovare lavoro si è trasformato in un’impresa improba. Nonostante le rassicurazioni del governo, le leggi varate da poco e l’impegno dell’Unione Europea nel contrasto alla disoccupazione, soprattutto quella giovanile, firmare il buon vecchio contratto a tempo indeterminato rimane un sogno inafferrabile per troppi. 

I vecchi uffici di collocamento, oggi noti con il nome di centri per l’impiego, non funzionano come dovrebbero:nel 2014, il Corriere della Sera ha evidenziato che nell’ultimo settennio soltanto 35.000 persone all’anno hanno trovano lavoro tramite i CPI, e ognuno di essi è costato allo stato oltre 13.000 euro.

Nemmeno armarsi di pazienza e portare i curriculum porta a porta serve più. Molti vengono cestinati un istante dopo, pochissimi vengono conservati e, in ogni caso, la carta costituisce un grosso limite. Non solo occupa uno spazio fisico, ma impedisce di fare una ricerca veloce e mirata del candidato che ha le competenze giuste, mentre poter applicare dei filtri di ricerca specifici è il sogno di ogni specialista hr. Tentare non nuoce, ovviamente, ma l’esperienza ci ha insegnato che se l’approccio vecchia maniera funziona con il negozietto sotto casa, si rivela del tutto inutile con aziende di grandi dimensioni: queste ultime si basano esclusivamente sui formati elettronici, e molte di esse hanno addirittura sviluppano piattaforme proprietarie on line per l’inserimento e la gestione dei curricula.

Internet può venirci in soccorso in innumerevoli modi. Anzitutto, grazie a social network come LinkedIn è possibile dettagliare al massimo il proprio percorso lavorativo, indicando anche le esperienze di volontariato e quelle a cui si parteciperebbe pro bono. Attivando un profilo premium, ci si può candidare alle offerte pubblicate e riceverne in privato. La faccia svantaggiosa della medaglia è rappresentata dal costo di LinkedIn: un account premium è caro, e chi è senza lavoro di rado può permettersi di spendere per cercarne uno. Una soluzione validissima ci è data dalle pagine che, del tutto gratuitamente, consentono una ricerca precisa: tra queste spicca Bakeca.it, un sito tutto italiano che ti prende per mano e ti accompagna nell’ardua impresa. Attraverso l’inserimento di parole chiave, è possibile rintracciare quello che fa per te, nella tua regione di residenza. Se non sai quali keyword inserire, niente paura: Bakeca ti fornisce una suddivisione per categorie, e potrai consultare solo gli annunci relativi alla tua professione. Una volta selezionato quello che ti interessa, cliccando su “candidati adesso”, dovrai compilare il modulo con i dati richiesti e allegare il tuo curriculum. Non smettere di provarci, fai un salto su Bakeca.it e in bocca al lupo!



giovedì 21 gennaio 2016

Mps: in Borsa chiude con exploit 43%

MILANO - Mps chiude in Borsa con un balzo del 43,15% portandosi a 0,73 euro. L'istituto ha riagguantato la soglia dei 2 miliardi di capitalizzazione: a Piazza Affari vale ora 2,14 miliardi.

Mps: Padoan, ha fondamentali forti e grande liquidità

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 21 gen - Mps "e' una banca importante, ha fondamentali forti e grande liquidita', immagino che stia cercando una soluzione di mercato per irrobustirsi". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan a Uno Mattina. "L'obiettivo di Mps e' rafforzarsi anche per resistere meglio alle turbolenze", ha aggiunto.

Borse: partenza in deciso rialzo per Piazza Affari, +1,4%

MILANO - Partenza in deciso rialzo per la Borsa di Milano con il Ftse Mib che sale dello 1,46% . Un'altra seduta in rosso invece per le Borse asiatiche in scia ai timori legati allo stato di salute dell'economia in Cina. Anche oggi quindi hanno prevalso le vendite sui listini del 'Far east', da Tokyo (-2,43%) a Shanghai (-3,22%) fino ad Hong Kong (-1,39%).

mercoledì 20 gennaio 2016

Piazza Affari: crollo senza fine, Ftse Mib tocca -5%

MILANO - Piazza Affari peggiora di minuto in minuto. Il Ftse Mib cede il 5,13% e si e' portato a 17.904 punti. Milano guida i ribassi, ma non va meglio altre Borse europee con Parigi in calo del 4,3%, Francoforte in ribasso del 3,5% e Madrid del 4%. Anche il petrolio e' in caduta libera: il wti crolla del 5% a 28 dollari al barile.

In Italia cresce il digital banking

Cresce, in Italia, la platea di correntisti sempre più attratta dal digital banking. Il web, infatti, rappresenta per molti la nuova frontiera dei rapporti con il proprio istituto di credito, per la gestione del proprio patrimonio. Nel nostro paese ben 16,6 milioni di correntisti dichiarano di accedere online al loro conto, mentre il 3,6 per cento degli utenti dichiara di gestire tutte le operazioni bancarie esclusivamente tramite app. negli ultimi sei mesi, il numero di persone che ha scelto di aprire un conto online si dimostra in crescita costante: 100 mila conti in più ogni mese. È quanto emerge da uno studio condotto dall’osservatorio di Che Banca dedicato alla rilevazione dell’andamento del processo di digitalizzazione del banking nella Penisola, il Digital Banking Index.

Conti online: è boom

Sono sempre più numerosi gli italiani che scelgono di operare tramite servizi online e in aumento sono anche i clienti che optano per l’apertura di conti esclusivamente online. I dati del recente studio, promosso in occasione del decreto che ha introdotto la portabilità dei conti correnti, fanno emergere una realtà nuova: con più di 16 milioni di utenti attivi, una fetta pari a circa il 57 per cento del popolo italiano navigante in rete, il digital banking si prepara a superare la soglia di ‘earlymajority’. Si tratta della curva a S con cui Everett M. Rogers mostrava come l'utilizzo di una innovazione si evolve nel tempo diventando ‘di massa’. Gli italiani maggiorenni che hanno aperto almeno un conto corrente bancario sono 23,6 milioni. Il dato tiene conti sia dei conti online che di quelli tradizionali. Analizzando meglio il dato emerge che tra i 23,6 milioni di correntisti sono 16,6 milioni quelli che dichiarano di accedere online al proprio conto. L’accesso avviene sia tramite web che tramite app, in quest’ultimo caso è possibile andare ancora più nel dettaglio e dire che il 3,6% degli utenti dichiara di gestire tutte le operazioni bancarie esclusivamente tramite app. Complessivamente i conti correnti online in Italia sono 17,3 milioni, un dato che fa registrare negli ultimi sei mesi una crescita di circa 100 mila unità al mese. Ing Direct, l’istituto bancario di diritto olandese che opera esclusivamente online, si inserisce in questo panorama offrendo sul proprio portale quello che da molti viene considerato il miglior conto corrente come Conto Corrente Arancio.

Italia tra i leader europei per il digital banking
Lo sviluppo del ricorso all’online per i servizi bancari è particolarmente roseo. Si prevede, infatti, una crescita senza sosta con una crescita esponenziale. L’Italia è tra i paesi europei che si sono caratterizzati per una particolare reattività nei confronti di questi strumenti, insieme con il Regno Unito. A conferma di ciò basta analizzare il dato relativo alla diffusione e all’utilizzo di smartphone e canale mobile.

Il profilo dei correntisti online
La ricerca promossa da Che Banca! Si sofferma anche sul profilo dei correntisti online, individuandone ed evidenziandone le principali caratteristiche. Emerge che gli italiani che operano prevalentemente online sono soprattutto uomini, rappresentano il 57 per cento del totale, e hanno un’età compresa tra i 35 e i 44 anni. In riferimento al territorio di residenza, viene fuori che circa il 50 per cento di questi correntisti risiede nelle regioni del nord Italia. Chi fa ricorso ai servizi online, il più delle volte, non si sente ancora pronto a rinunciare del tutto all’approccio tradizionale con il proprio istituto di credito. Non tutti, infatti, sono pronti ad abbandonare il legame con le filiali territoriali delle proprie banche. Mentre il 59,5 per cento degli intervistati può essere annoverato tra coloro che utilizzano anche i servizi online dei propri istituti, ben il 70 per cento dichiara di essersi recato in filiale almeno una volta negli ultimi tre mesi. Il numero di chi si avvale esclusivamente dei servizi via web è ridotto: si tratta del 21,6 per cento dei correntisti che lo utilizza insieme alle app e, come detto, del 3,6 per cento che utilizza esclusivamente le app per tutte le operazioni bancarie (200.000 utenti in più rispetto al semestre precedente).

Banche: Juncker, non vedo rischi di una crisi importante

Bruxelles, 20 gen - "Non vedo rischi di una crisi bancaria importante". Lo ha detto il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker in una conferenza stampa in corso a Strasburgo, dopo la riunione dell'Europarlamento dedicata alle strategie Ue. (Il Sole 24 Ore Radiocor)

Borse: raffica di vendite in avvio, -3% Ftse Mib. Mps non apre

MILANO - Piazza Affari apre male, con una raffica di vendite in avvio. Il listino del Ftse Mib segna il -3% ed il titolo Mps non apre.

martedì 19 gennaio 2016

Mps, nuovo minimo storico: titolo crolla del 12%

Si aggrava il crollo in Borsa di Monte dei Paschi, che ha raggiunto un nuovo minimo storico. Passato da una nuova sospensione in asta di volatilità in Piazza Affari, il titolo è rientrato agli scambi normali in calo dell'11% per poi perdere il 12% a 0,668 euro. Nella tempesta anche Carige, ancora ferma in asta di volatilità in calo teorico del 9%, Banco popolare (-5%), Unicredit (-3,7%) e Bper (-3,5%).

Sul titolo Mps "più o meno, dalle analisi che abbiamo fatto, ci sono state vendite sia dall'estero che in Italia". Lo ha ribadito il presidente della Consob, Giuseppe Vegas, a margine della lectio magistralis di Giuliano Amato in occasione del 25esimo anniversario della legge antitrust. "Molte anche da gente che tratta online, poi ci sono anche grandi compagnie di investitori e banche", ha aggiunto.

Borsa: Milano negativa, stop per sei banche

Milano riparte (+1,5%) dietro i listini europei con un occhio alle trimestrali delle banche Usa e grazie al rimbalzo del greggio. A Milano tornano gli acquisti sugli istituti 'graziati' dalle verifiche della Bce sul portafoglio di crediti deteriorati come Intesa (+2,7%) e Mediobanca (+2%) mentre soffrono quelle sulle quali la vigilanza europea ha acceso in faro, per quanto l'Eurotower abbia chiarito che si tratta di richieste standard. E' senza fine la caduta di Mps (-6%), malgrado il divieto di vendite allo scoperto, mentre Carige cede ora l'8,1%. Sprofonda poi il Banco (-7,6%) con Bper (-5,5%) e Unicredit (-3,3%), invariata Bpm. Fuori dal gruppo, male poi Ubi (-1,8%). L'altra metà del listino intanto è in volata, guidata da Ferrari (+4,7%), Telecom (+4,2%) ed Eni (+3%).

Petrolio: quotazioni tornano sopra i 30 dollari - Le quotazioni del petrolio tornano sopra i 30 dollari al barile con il Wti in rialzo fino a 30,20 dollari e il Brent che viaggia sui 30,15 dollari.

lunedì 18 gennaio 2016

Piazza Affari: banche sempre più giù, Mps perde il 14,8%

MILANO - Banche in profondo rosso a Piazza Affari, a partire da Mps: l'istituto toscano ha ceduto il 14,8% portandosi a 0,76 euro. Bper è andata giù dell'8,7% a 5,64 euro, seguita da Ubi (-7,3% a 4,9), Banco Popolare (-6,7% a 19,4) e Bpm (-5,5% a 0,81), mentre sono andate male anche Unicredit (-5,4% a 4,16) e Intesa Sanpaolo (-5% a 2,66). Fuori dal paniere principale Carige ha perso il 7,3% scivolando a 0,87 euro.

Borsa: Europa fiacca ma a Milano e' panico banche, -13% Monte dei Paschi

Milano, 18 gen - Se la seduta di Borsa si e' aperta ancora una volta all'insegna delle vendite sul petrolio all'indomani della rimozione delle sanzioni internazionali sull'Iran, che riporta a pieno titolo sul mercato il terzo esportatore mondiale di greggio, l'attenzione si e' presto spostata sulla debolezza, non solo a Milano, del settore bancario.

L'indice Eurostoxx di settore cede l'1,4% ed e' il piu' penalizzato nel Vecchio Continente mentre gli acquisti, dopo il dietrofront del barile, premiano gli energetici e i minerari. In fondo a tutti i principali listini viaggiano gli istituti di credito: Credit Agricole perde il 4,8% a Parigi, Deutsche Telekom il 2,5% a Francoforte, Banco de Sabadell e Bankinter rispettivamente il 3,8% e l'1,9% a Madrid.

Sul Dax30 tiene banco anche l'avvicendamento alla guida di Adidas con l'arrivo di Kasper Rorsted da Henkel. Il titolo del gruppo di abbigliamento sportivo balza del 5,8%, mentre Henkel cede oltre il 4%.

Tornando a Piazza Affari sono pochi i titoli a emergere dal rosso generale del listino: tra questi Banca Intermobiliare (+5,4%), Seat Pagine gialle (+3,7%) dopo la presentazione degli obiettivi del piano seguito all'integrazione con Italiaonline, Saras (+2,7%) sull'incremento dei margini di raffinazione che segue la costante pressione sui prezzi del greggio. (Il Sole 24 Ore Radiocor).

Borse: Tokyo chiude in calo a -1,12%

TOKYO - Chiude ancora in calo la Borsa di Tokyo, che ha perso l'1,12% scendendo sotto i 17mila punti colpita dal crollo del greggio e dall'incognita Cina. Il listino giapponese nel corso della seduta è arrivato a perdere quasi il 3% recuperando terreno nel pomeriggio grazie al calo dello yen. Dai massimi della scorsa estate il passivo dell'indice è del 19%

domenica 17 gennaio 2016

Petrolio: crollano Borse Golfo, Dubai -4,6%

DUBAI - Fa paura l'arrivo del greggio iraniano su un mercato petrolifero già depresso ed i listini del Golfo vanno giù, con l'indice di Dubai che chiude a -4,6%, quello del Qatar cede il 7,2%, il listino di Abu Dhabi termina a -4,2% mentre il paniere Tadawul dell'Arabia Saudita cede il 5,4%. Si salva, nell'area, solo il Tedpix di Teheran che sale dello 0,9%. Oltre all'andamento del petrolio, sulle Borse dell'area pesano i timori sull'economia globale, con il rallentamento della Cina in primis.

sabato 16 gennaio 2016

Fisco: "Meno controlli invasivi sui contribuenti"

Centralità del rapporto con il contribuente "attraverso una più incisiva semplificazione delle procedure e nell'ottica di favorire l'adempimento cooperativo". E' una delle linee guida che il ministero dell'Economia indica all'amministrazione finanziaria nell'atto di indirizzo 2016-2018, fissando "tra le priorità la prevenzione e il contrasto all'evasione e all'elusione fiscale per ridurre il tax gap, assicurando, secondo il principio del controllo amministrativo unico, controlli non invasivi".

Il ministero dell'Economia fissa intanto per le Agenzie fiscali "specifici obiettivi" di risultato (incremento del livello di adempimento spontaneo degli obblighi tributari, del livello di efficacia dell'azione di prevenzione e contrasto dell'evasione fiscale, delle frodi e degli illeciti), "misurabili sulla base di puntuali indicatori". E' quanto prevede l'atto di indirizzo di politica fiscale del ministero per gli anni 2016-2018 "in base alle migliori esperienze straniere e alle indicazioni delle organizzazioni internazionali più qualificate".

venerdì 15 gennaio 2016

Borsa: peggiora (-2,9%) con banche

MILANO - La Borsa di Milano peggiora con il Ftse Mib che perde il 2,5%. Il listino viaggia vicino ai minimi di seduta a quota 19.300 punti. Intanto Bper risulta sospesa al dalle contrattazioni con il titolo che perde un 5% teorico. Pesanti anche le altre banche con Mps che cede il 3,8% e Ubi Banca il 3,71%. Male anche le big: UniCredit cede il 2,9% e Intesa il 2%.

Istat, inflazione media 2015 allo 0,1%

ROMA - Inflazione col segno meno per il terzo anno consecutivo, e si porta in media nel 2015 a +0,1% (+0,2% nel 2014). Lo rileva l'Istat, confermando le stime preliminari e aggiungendo come il tasso a dicembre sia rimasto fermo, su base annua, allo 0,1% (lo stesso valore di novembre) e abbia registrato una variazione nulla rispetto al mese precedente.

giovedì 14 gennaio 2016

Piazza Affari chiude in calo, -1,67%

MILANO - Seduta ampiamente negativa per Piazza Affari: l'indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dell'1,67% a 19.803 punti.

Borsa: Piazza Affari riduce calo con risiko

Milano riduce il calo dopo 2 ore di scambi (Ftse Mib -1,5% a 19.837 punti), grazie agli spunti sulle Popolari e su Mps (+2,8%) in vista del risiko bancario che ruota intorno a Bpm (+1,34%). Guadagnano terreno Bper (+2,03%) e Banco Popolare (+0,69%), mentre resta indietro Ubi (-1,84%). Sotto pressione Fca (-5,79%), dopo due congelamenti al ribasso, in vista del dato sulle vendite di auto in Russia nel 2015, che potrebbero essere scese tra il 47% ed il 36%. Un vero e proprio ciclone che colpisce l'intero comparto, dai rivali europei Renault (-2,64%) e Bmw (-2,61%) a Brembo (-3,11%) e Piaggio (-3,74%) in Piazza Affari. Grande cautela per Saipem (-0,64%) ed Eni (-0,7%), deboli Unicredit (-1,68%) e Intesa (-1,41%).

Petrolio: a rischio le stime di crescita globale

Stenta a ripartire l'economia mondiale. Il peso della fine della sanzioni in Iran pesa sul prezzo del greggio che però, dopo la nuova picchiata di ieri che aveva portato anche le quotazioni del Brent ai minimi dal 2004, recupera quota 30 dollari. Sul mercato after hour di New York i contratti sul greggio Wti con scadenza a febbraio recuperano 33 centesimi e vengono scambiati 30,81 dollari al barile. Il Brent risale a 30,39 dollari.

Non sono solo la Russia di Putin o il Venezuela di Maduro a seguire con trepidazione le quotazioni in caduta libera del petrolio, con un mini-rimbalzo ieri stroncato dalle scorte massicce accumulate negli Usa. Il greggio sotto 30 dollari sta diventando un serio grattacapo anche per la Bce e la Fed americana, che rischiano di dover rifare i conti e rivedere alcune scelte (soprattutto la prima) di fronte a una crescita globale ancora più fragile del previsto. Dopo una puntata ieri sotto i 30 dollari, ai minimi dal 2003, oggi il barile Wti ha tentato un rimbalzo del 4%, azzerato dal balzo delle scorte americane a 482,6 milioni di barili. 

mercoledì 13 gennaio 2016

Wall Street: apertura in rialzo con rimbalzo greggio, Dj +0,16%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - New York, 13 gen - Wall Street ha aperto la seduta in rialzo grazie al rimbalzo del petrolio. A sostenere le quotazioni del greggio, che dai massimi del giugno 2014 ha perso oltre il 70% e che solo nel mese in corso e' scivolato del 24%, sono i dati arrivati dalla Cina.

Nella seconda economia al mondo il mese scorso le importazioni della materia prima hanno raggiunto livelli record. Resta da vedere se i dati sulle scorte settimanali Usa di greggio, in arrivo alle 16.30 italiane, riaccenderanno i timori legati a un mondo pieno di petrolio a fronte di una domanda debole. Mentre la Cina resta la monitorata speciale, continua il dibattito sul passo con cui la Federal Reserve normalizzera' la sua politica monetaria dopo avere alzato i tassi a dicembre per la prima volta dal giugno 2006. Oggi e' atteso il Beige Book, che verra' usato nella riunione della banca centrale a fine mese. Dopo i primi minuti di scambi, il Dow Jones sale dello 0,16%, l'S&P 500 lo 0,49%, a quota 1.948,37, il Nasdaq dello 0,44%, a quota 4.705. Il petrolio a febbraio sale del 2,63% a 31,24 dollari al barile.

Apre in rialzo Piazza Affari, spread in discesa

MILANO - Apre in rialzo Piazza Affari. L'indice Ftse Mib ha avviato le contrattazioni in progresso dello 0,71% a 20.112 punti. Avvio di giornata in ribasso per lo spread tra Btp e Bund che segna 101 punti contro i 108 di ieri sera. Il rendimento del titolo decennale italiano è all'1,60%.

martedì 12 gennaio 2016

Borsa: Piazza Affari chiude in rialzo, +1,09%

MILANO - Chiusura in rialzo per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib avanza dell'1,09% e si porta a 19.971 punti.

Piazza Affari apre positiva, spread stabile (104 pt)

ROMA - Partenza stabile per lo spread tra Btp e Bund che segna 104 punti come ieri a fine giornata. Il rendimento del titolo decennale italiano è all'1,54%. Avvio di seduta per Piazza Affari. L'indice Ftse Mib segna un rialzo dello 0,35% a 19.826 punti. Acquisti su Mps (+2,22%), Ferragamo (+1,84%), Banco Popolare (+1,74%) ed Fca (+1,5%), segno meno invece per Tenaris (-1,23%), Unipol (-0,7%) e Cnh (-0,52%). Sprint di Carige (+3,2%).

lunedì 11 gennaio 2016

Fca: Marchionne, consolidamento inevitabile

MILANO - Il consolidamento è inevitabile. Lo dichiara l'ad di Fca, Sergio Marchionne, sottolineando che "è un perno fondamentale dello sviluppo dell'industria". Ma a chi gli chiede se ci sono prospettive di partnership con General Motors, risponde "assolutamente niente". Per quanto riguarda Fiat Chrysler Automobiles, i target del 2018 sono "fattibili: il piano al 2018 non è facile - ha aggiunto Marchionne - ma è fattibile. Dopo il 2015 sono più vicini".

Btp, spread con Bund a 104 pb, massimi 2016 in avvio settimana aste

MILANO, 11 gennaio (Reuters) - Avvio di settimana col segno meno per il secondario italiano, che accusa il colpo delle imminenti aste. Il tasso del decennale italiano si attesta in apertura delle contrattazioni a 1,553% da 1,524% della chiusura di venerdì scorso, mentre il differenziale di rendimento col decennale tedesco si muove a livelli che non si registravano dalle ultime sedute dello scorso anno, a 104 punti base dai 101 della chiusura precedente.

sabato 9 gennaio 2016

Peroni, giapponese Asahi pronta ad acquisirla

ROMA - Il produttore di birre n.1 in Giappone Asahi Group Holdings punta ad acquistare la 'bionda' italiana Peroni. Asahi, secondo quanto riporta il quotidiano giapponese Yomiuri, dovrebbe presentare un'offerta probabilmente già questa settimana per acquistare i marchi Peroni e l'olandese Grolsch di proprietà di SabMiller. Il prezzo totale dovrebbe aggirarsi intorno ai 3,12 miliardi di euro (400 miliardi di yen). La vendita dei due marchi è voluta da AbInbev come condizione per il closing con SabMiller.

venerdì 8 gennaio 2016

Borsa: Ferrari, scivolone del 6%

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 08 gen - Scivolone di Ferrari sul Ftse Mib. Il titolo della casa di Maranello e' stato sospeso in asta di volatilita' quando segnava un calo di 5,4% a 40,81 euro per poi rientrare in contrattazione a -6%. Il movimento ha trascinato in basso anche Fiat Chrysler arrivata a toccare un minimo a 7,33 euro e ora trattata a 7,38 euro (-3,8%).

Spread apre in rialzo a 101,4 pt

ROMA - Il differenziale tra il Btp e il Bund apre in rialzo a 101,4 punti dai 97 della vigilia con un rendimento all'1,55%.

giovedì 7 gennaio 2016

Wall Street: tensione si smorza dopo mossa Cina, Dow Jones -0,8%

STATI UNITI - Wall Street, che aveva iniziato la seduta ai minimi in tre mesi con ribassi tra l'1,8 e il 2%, riduce le perdite, dopo che la Cina ha annunciato che a partire da domani sospenderà il sistema di "circuit breaker", che blocca automaticamente gli scambi in Borsa quando si verificano eccessivi ribassi o rialzi. Il sistema e' entrato in azione due volte questa settimana, lunedi' e oggi, provocando la chiusura anticipata dei mercati di Shanghai e Shenzen quando perdevano piu' del 7%.

Al momento il Dow Jones, che perdeva 300 punti circa, arretra dello 0,8%, a 16.770 punti, il Nasdaq perde 80,26 punti, l'1,66%, a 4.755,51 punti e lo S&P 500 cala di 24,97 punti, l'1,25%, a 1.965,29 punti.

Opec: petrolio sotto 30 dollari al barile, minimo 2004

ROMA - Il prezzo del petrolio del paniere Opec scivola sotto i 30 dollari al barile, fino a 29,71 dollari al barile, per la prima volta dal 5 aprile del 2004. Lo ha comunicato la stessa Organizzazione petrolifera sul sito web.