domenica 31 maggio 2015

Tsipras, colpa non è intransigenza Grecia

"Se non siamo ancora arrivati ad un accordo con i nostri partner non è a causa della nostra intransigenza, né delle posizioni incomprensibili da parte greca". Così il premier greco Alexis Tsipras in un intervento su Le Monde: "Ma è a causa dell'ossessione di alcuni rappresentanti istituzionali che insistono su soluzioni irragionevoli".

L'Europa, secondo il premier greco, è ad un bivio cruciale tra due strade, "l'una vede un maggiore approfondimento dell'integrazione europea in un contesto di eguaglianza e solidarietà", la seconda "conduce ad una rottura ed ad una divisione dell'Eurozona e di fatto della Ue".

Intanto il lavoro del 'Brussels Group' sulla Grecia continua anche oggi. Fonti, citate dall'agenzia greca Ana, riferiscono che tutti i parametri sulla materia riguardanti la tassazione, il sistema pensionistico, la giustizia e mercati, così come il sistema bancario, sono sul tavolo delle trattative. Dagli stessi ambienti filtra che un accordo, a livello tecnico, è ritenuto possibile. Le discussioni è probabile che continuino anche domani a livello tecnico, così come a livello più alto.

sabato 30 maggio 2015

Grecia: vicino accordo politico con Ue

ROMA - I partner europei della Grecia sarebbero vicini ad un "accordo politico" per risolvere l'emergenza, venendo incontro alle pressioni degli Usa, per poi negoziare un'intesa più ampia dopo l'estate. Lo riferisce all'agenzia ANSA un'alta fonte diplomatica, precisando che Berlino sarebbe a favore purché vengano difesi "alcuni principi minimi".

venerdì 29 maggio 2015

Grecia: proposta aiuto Merkel-Hollande

(ANSA) - BERLINO, 29 MAG - Nella call-conference di ieri "Angela Merkel e Francois Hollande hanno offerto aiuto alla Grecia" per arrivare a una soluzione che permetta che "Atene resti nell'euro". Lo ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert secondo cui la valutazione dell'esecutivo di Berlino non è cambiata, e "l'obiettivo resta mantenere Atene nell'Euro".

Istat: Italia fuori dalla recessione

L'Italia esce dalla recessione: nel primo trimestre 2015 il Pil è tornato a crescere, con un aumento dello 0,3% rispetto all'ultimo trimestre 2014. A rilevarlo l'Istat, confermando le stime sul dato congiunturale. Si tratta del rialzo maggiore da 4 anni.

Il livello del Pil resta comunque, spiegano i tecnici dell'Istat, "intorno ai livelli di inizio 2000". Quanto alla crescita acquisita del Pil per il 2015, quella che si otterrebbe cioè in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno, risulta pari allo 0,2%. Rispetto al trimestre precedente, prosegue l'Istituto, "i principali aggregati della domanda interna mostrano andamenti dissimili, con i consumi finali nazionali in lieve diminuzione (-0,1%) e gli investimenti fissi lordi che crescono dell'1,5%".

Dal lato degli scambi con l'estero, aggiunge, "le importazioni sono aumentate (1,4%) e le esportazioni sono rimaste stazionarie". Nel dettaglio, "la domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito positivamente alla crescita del Pil per 0,2 punti percentuali (+0,3 punti gli investimenti fissi lordi, -0,1 i consumi delle famiglie e delle Istituzioni Sociali Private e un contributo nullo della spesa della Pubblica Amministrazione). La variazione delle scorte ha fornito - sottolinea - un apporto positivo di 0,5 punti percentuali. Per contro, il contributo della domanda estera netta è stato negativo per 0,4 punti".

giovedì 28 maggio 2015

Grecia: Lagarde, Grexit è una possibilità

ROMA - L'uscita della Grecia dall'Euro "è una possibilità". A riferirlo il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, al quotidiano tedesco Faz, spiegando che "è molto improbabile" arrivare ad un accordo finale nei prossimi giorni. Secondo Lagarde però l'uscita di Atene dall'eurozona "non vorrà dire la fine dell'euro".

Spread chiude a 134 pt

Chiude in leggero rialzo lo spread tra il Btp e il Bund tedesco. Il differenziale sale a 134 punti base col tasso sul decennale del Tesoro all'1,86%. Lo spread della Spagna è in rialzo a 130 punti base col rendimento dei Bonos all'1,83%.

Grecia, la Bce: «Intesa rapida o rischio contagio»

«In assenza di un accordo rapido sulla Grecia» si potrebbero materializzare i rischi «di un aggiustamento al rialzo dei premi sul rischio dei paesi dell’eurozona più vulnerabili». «La lunghezza e l’incertezza delle trattative» portano «estrema volatilità nella Borsa greca». È quanto scrive la Bce nel Rapporto sulla stabilità finanziaria che viene diffuso due volte l’anno e che è stato presentato a Francoforte dal vice-presidente della Bce, Vitor Constancio.

Il Rapporto restituisce anche un’analisi più generale sulla situazione macroeconomica dell’Eurozona. «Anche se la ripresa economica sta accelerando il passo, nondimeno resta debole secondo gli standard internazionali». Al contempo, si legge ancora, anche l’attività di credito all’economia reale «si sta riprendendo anche grazie alle decisioni di politica monetaria della Bce».

Malgrado tutti questi segnali di una situazione economica in miglioramento, «il rischio di una continua bassa crescita nominale rappresenta una sfida per la stabilità finanziaria nell’area dell’euro».

mercoledì 27 maggio 2015

"La Grecia è vicina all'accordo"

La Grecia "è vicina" a raggiungere un accordo con i creditori. A dirlo il premier Alexis Tsipras. "Abbiamo fatto passi avanti, siamo alle battute finali, l'accordo è vicino", ha sostenuto dopo un incontro al ministero delle finanze ad Atene.

La Germania non ritiene che vi sia stata una mancanza di flessibilità da parte dell'Eurozona nella trattativa con Atene, mentre "purtroppo bisogna constatare" che finora "mancano le proposte" e "una soluzione complessiva" da parte del governo greco. Lo ha detto il portavoce del ministro delle Finanze tedesco Martin Jaeger in conferenza stampa.

Germania vende Bund 30 anni, non raggiunto target 2 mld

BERLINO - La Germania ha collocato Bund trentennali con tassi in rialzo all'1,18% da 1,07% del collocamento precedente. L'asta risulta 'scoperta' poichè le richieste non hanno raggiunto il target massimo di 2 miliardi di euro prefissato dal Tesoro tedesco fermandosi a 1,5 miliardi, di cui la quota collocata sul mercato è stata solo di 1,424 miliardi di euro.

Grecia: oggi riprende negoziato

ATENE - Slitta a oggi l'incontro a Bruxelles, inizialmente previsto per ieri, tra i funzionari del governo greco e quelli dell'ex troika. Oggi le parti proseguiranno nei lavori preparatori separatamente ad Atene e Bruxelles, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg che cita fonti governative greche.

Intanto il governo greco sta considerando l'ipotesi di introdurre una tassa sulle transazioni bancarie e sui prelievi dai depositi. Lo ha detto il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, spiegando che non ci sarà invece un'imposta sui depositi mantenuti in banca.

martedì 26 maggio 2015

Visco: ripresa può consolidarsi

"La ripresa avviata nel nostro Paese nel primo trimestre di quest'anno dovrebbe consolidarsi in quello in corso e nei prossimi". Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia Ignazio Visco nelle considerazioni finali.

In Italia ''è stata avviata un'azione di riforma, riconosciuta a livello internazionale'' ha detto Visco. ''Per non deludere le aspettative di cambiamento occorre allargarne lo spettro e accelerarne l'attuazione. In alcuni casi i benefici non sono immediati ma questo è un motivo in più per agire, con un disegno organico e coerente''.

Borsa: Mps in asta di volatilità dopo crollo 7,9%

MILANO - Banca Mps crolla a Piazza Affari nel secondo giorno di aumento di capitale e dopo i movimenti tecnici della vigilia. I titoli della banca senese hanno avviato le contrattazioni in calo del 2%, ma hanno ampliato le perdite fino a entrare in asta di volatilita', segnando l'ultimo prezzo a 1,97 euro, in ribasso del 7,9%. I diritti, che sul finale di ieri erano precipitati di oltre il 18%, sono anche'essi in asta di volatilita', dopo avere segnato un ribasso del 7%, a 5,7 euro.

A incoraggiare gli ordini in vendita sui titoli di Rocca Salimbeni e' anche la notizia che Fondazione Mps ha limato la propria quota, scendendo la scorsa settimana dal 2,5% all'1,55% del capitale. L'ente ha indicato che sottoscrivera' l'operazione per la quota che detiene a questo punto in portafoglio. In aggiunta anche il socio Btg Pactual ha ridotto la partecipazione dal 2,001% all'1,9%.

lunedì 25 maggio 2015

Atene: non escludiamo accordo a tappe

ATENE - Il viceministro greco agli Affari europei Nikos Hountis, parlando oggi all'emittente Tv privata Mega Channel, ha dichiarato che il suo governo sta cercando di raggiungere al più presto con i creditori del Paese un'intesa su tutte le questioni ancora aperte e non ha escluso che il tanto atteso accordo possa essere attuato a tappe. Hountis ha infine affermato che l'intesa da raggiungere conterrà disposizioni per una ristrutturazione del debito e che senza nessun programma può avere successo.

Intanto si amplia il calo Piazza Affari, che si presenta con tutti i grandi titoli in rosso. L'indice Ftse Mib cede l'1,9% a 23.330 punti ed è insieme ad Atene il peggiore d'Europa. Frenano i bancari Unicredit (-2,79%), Banco Popolare (-2,66%) e Bpm (-2,53%), mentre Mps e relativi diritti sono congelati nel primo giorno di aumento di capitale. Maglia nera invece è Fca (-3%) dopo le indiscrezioni di stampa su un rifiuto di Gm a discutere con l'Ad Sergio Marchionne di una potenziale fusione.

Borse: Piazza Affari apre in netto calo. Spread giù

Avvio in netto calo per Piazza Affari, peggiore tra le Borse europee che pure arretrano. Il Ftse Mib cede oltre un punto percentuale. Pesano le notizie che arrivano dalla Grecia dove il ministro delle Finanze ha detto nel week-end che non pagheranno la nuova tranche di debito al Fmi in quanto le risorse in cassa non sono sufficienti. Intanto sul mercato valutario l’euro scivola sotto 1,10 dollari mentre lo spread tra BTp e Bund risale e si avvicina a quota 130.

domenica 24 maggio 2015

"Schaeuble incurante del possibile effetto domino"

«L'Europa senza la Grecia sarebbe come un bambino senza il certificato di nascita». Così il capogruppo degli eurodeputati socialisti e democratici, Gianni Pittella, al rientro da Atene dove venerdì ha incontrato alcuni alti esponenti del governo greco tra cui il premier Alexis Tsipras. «Ci sono le condizioni per un accordo con i creditori, le posizioni sono vicine – ha detto Pittella al Sole 24 ore - ma c'è qualcuno che continua ad alzare l'asticella utilizzando le richieste dell'Fmi, posizioni che non tengono conto delle drammatiche condizioni sociali in cui versa la Grecia dopo quattro anni di pesante crisi economica e sociale».

Grecia, l'annuncio choc: no soldi per rate Fmi

ROMA - La Grecia non sarà in grado di pagare le rate del prestito del Fmi perché non ha i soldi per farlo: a dichiararlo oggi il ministro dell'Interno Nikos Voutsis. "Le quattro rate per il Fondo Monetario Internazionale a giugno ammontano a 1,6 miliardi di euro. Questo denaro non sarà versato, perché non c'è", ha sostenuto.

Ma ad agitare ancora di più le acque ci pensa il ministro Varoufakis che ha affermato durante un'intervista alla BBC che il suo governo ha fatto «passi enormi» per favorire un accordo nel negoziato con le istituzioni internazionali e ha aggiunto che «ora spetta a queste istituzioni fare la loro parte».

«Gli siamo andati incontro a tre quarti del percorso, ora loro devono venirci incontro facendo quell'ultimo quarto», ha aggiunto.

sabato 23 maggio 2015

Draghi: "Ue colmi lacune, consolidare la governance"

ROMA. "Nel lungo periodo l'Unione economica e monetaria potrà funzionare veramente soltanto se sapremo ovviare alle lacune istituzionali e regolamentari ancora presenti". Così il presidente della Bce, Mario Draghi, in un messaggio inviato in occasione della conferenza "Verso i 60 anni dai Trattati di Roma: stato e prospettive dell'Unione Europea" alla Luiss. "Nel 2012, i presidenti del Consiglio europeo, della Commissione dell'Eurogruppo e della Bce - spiega - hanno pubblicato tre rapporti che illustravano gli interventi a nostro giudizio necessari per il completamento dell'Unione economica e monetaria. Alcune delle misure proposte sono state già realizzate, soprattutto quelle relative all'Unione bancaria. Molte altre restano però inattuate. L'attuale situazione dell'area dell'euro ci mostra che questo ritardo può essere pericoloso. Permangono forti divergenze interne in termini di disoccupazione, crescita e produttività. Diversi paesi devono ancora ricondurre le proprie politiche di bilancio su un percorso coerente con la sostenibilità di lungo periodo".

Secondo Draghi, inoltre, "l'Unione economica e monetaria nata a Maastricht è stata concepita come un insieme di regole comuni. La crisi ne ha però messo in luce alcune fragilità: l'assenza di un meccanismo in grado di individuare e di correggere gli squilibri macroeconomici e finanziari; gli ostacoli incontrati dalle regole di bilancio nel perseguimento degli obiettivi; le difficoltà delle istituzioni europee a porre l'interesse comune al centro delle politiche economiche; la mancanza di uno strumento condiviso per la gestione delle crisi. Dall'inizio della crisi abbiamo compiuto progressi considerevoli nel porre rimedio a queste vulnerabilità".

Quindi, osserva ancora Draghi, "occorre consolidare la governance comune delle riforme strutturali lungo due direzioni. Da un lato va esteso ove possibile il ricorso a standard condivisi basati sulle migliori prassi,  dall'altro va rafforzato l'approccio nazionale (country specific) nelle altre aree di intervento. Entrambi devono essere parte di un ulteriore processo di convergenza delle nostre economie nella capacità di  fronteggiare gli shock e di crescere insieme. In terzo luogo, è opportuno domandarsi se sia stato sempre fatto abbastanza nell'area dell'euro per salvaguardare la capacità di utilizzare la politica di bilancio in senso anticiclico. Credo di no".

Dunque, "la conclusione del processo di convergenza delle politiche economiche e finanziarie appena menzionato deve accompagnarsi con l'avvio di una riflessione approfondita su come procedere verso una più stretta unione di bilancio, sia con riferimento ai processi decisionali comuni riguardanti le politiche fiscali nazionali, sia in relazione alla prospettiva di un bilancio europeo e al rafforzamento dei doveri di responsabilità degli stati membri. Questi tre obiettivi implicheranno prima o poi un'ulteriore condivisione di sovranità da parte dei paesi dell'area. Quella che potrebbe apparire una minaccia è in realtà un'opportunità".

venerdì 22 maggio 2015

Grecia, Schaeuble evoca valuta parallela. Poi la smentita

Il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble, in una recente riunione avrebbe evocato la possibilità che la Grecia adotti una valuta parallela accanto all'euro se fallisce il negoziato. Lo scrive Bloomberg citando «persone vicine» al politico tedesco, che avrebbe citato l'esempio del Montenegro, che usa l'euro senza far parte dell'Eurozona. Ma in serata è giunta la secca smentita da parte di Schaeuble.

L’incontro di ieri sera a Riga tra Tsipras, Merkel e Hollande - due ore e un quarto di faccia a faccia - non ha portato ad alcuna soluzione della crisi ellenica. I tre - stando ai portavoce tedesco e greco - concordano che «nei prossimi tempi resteranno a stretto contatto diretto». Nel primo pomeriggio di oggi, venerdì, dopo la conclusione del vertice, il premier greco incontrerà il presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker.

Renzi, Grecia? Problema nel medio periodo

RIGA - "Sulla Grecia il ministro Padoan evidenzia come il problema non sia tanto nell'immediato ma nel medio periodo: condivido totalmente le parole da lui utilizzate" in un'intervista a Repubblica. A sostenerlo il presidente del Consiglio Matteo Renzi a margine del vertice di Riga, sottolineando come la "cornice europea è delicata".

giovedì 21 maggio 2015

Grecia: Ue studia estensione piano aiuti

ROMA - L'Eurogruppo sta studiando la possibilità di estendere fino all'autunno l'attuale piano di aiuti alla Grecia in scadenza il 20 giugno. A scriverlo il Suddeutsche Zeitung citando fonti europee secondo cui Atene dovrebbe ricevere aiuti finanziari e in cambio attuare solo una parte delle riforme richieste dai creditori.

La Grecia dovrebbe varare la riforma dell'Iva per reperire altri 5 miliardi di gettito, mentre la riforma previdenziale e quella del mercato del lavoro verrebbero rinviate a dopo l'estate.

mercoledì 20 maggio 2015

Pensioni: Padoan, per '12-'13 rimborsi dal 40% al 10%

Per il 2012-13 il decreto pensioni riconosce "la rivalutazione del 40%" per gli assegni tra 3 e 4 volte il minimo, del 20% per quelli tra 4 e 5 volte il minimo e del 10% per quelli tra 5 e 6 volte il minimo. Per il 2014-15 sarà rimborsato "il 20%" di quanto previsto per il biennio precedente. Lo ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in audizione davanti alle commissioni Bilancio e Lavoro di Camera e Senato.

Dal 2016 le pensioni, interessate dal blocco Monti-Fornero bocciato dalla Consulta, avranno un aumento strutturale, pari "al 50% di quanto stabilito per le mensilità del biennio 2012-2013". Su questo montante si applicherà l'indicizzazione Letta.

Grecia: portavoce Syriza, 5 giugno Atene non rimborserà Fmi

ATENE - Atene non rimborserà la tranche di 300 milioni al Fmi il prossimo 5 giugno. A sostenerlo Nikos Filis, portavoce del gruppo parlamentare di Syriza, all'emittente privata ANT1. "Non ci sono fondi" per rimborsare l'"enorme" prestito del Fmi ma ha rassicurato che il governo pagherà stipendi e pensioni. "Non daremo soldi ai creditori".

martedì 19 maggio 2015

Borsa: Milano sale con attese su Bce

(ANSA) - MILANO, 19 MAG - Sprint di Piazza Affari (+2,22%), assieme alle altre Borse europee, sulle scommesse che gli acquisti Bce accelerino, dopo alcune dichiarazioni di un membro dell'esecutivo dell'istituto centrale. Luxottica fa un balzo del 4,38%. Van bene le banche, con Ubi in testa (+4,03%). Mediobanca fa +3,32% dopo la salita del socio Bolloré. Mps cede l'1,43%, in attesa che arrivi il via libera al prospetto per l'aumento. Mediaset non risente degli accertamenti sui diritti tv e guadagna il 2,76%.

Bce, Coeure: rapidità recente correzione bond europei è preoccupante

FRANCOFORTE (Reuters) - La recente ondata di vendite di governativi europei è stata una correzione fisiologica; è la rapidità dell'aggiustamento che desta preoccupazione e segnala "estrema volatilità" sul mercato secondo Benoit Coeuré, membro del board della banca centrale europea.

La Bce, che sta acquistando 60 miliardi di euro di titoli sul secondario nell'ambito del programma di "quantitative easing", aumenterà "leggermente" gli acquisti a maggio e giugno a causa della bassa liquidità del mercato di luglio e agosto; ma, ha detto Coeuré, questi aggiustamenti sono indipendenti dalla recente volatilità del mercato obbligazionario.

"Non vedo la recente inversione nei prezzi dei Bund e di altri bond sovrani come un motivo di preoccupazione, perchè al momento riflette una correzione del mercato," ha detto Coeuré in un discorso a porte chiuse tenutosi lunedì e reso noto oggi. "E' la rapidità dell'inversione che mi preoccupa".

"Dopo altri numerosi episodi simili, è un altro evento di estrema volatilità del mercato globale dei capitali che evidenzia segnali di ridotta liquidità", ha concluso.

lunedì 18 maggio 2015

"Atene acceleri, servono più sforzi"

"Come ha detto l'Eurogruppo servono più tempo e sforzi maggiori per colmare il gap che ancora esiste nei negoziati": a sostenerlo il portavoce del presidente Jean Claude Juncker, spiegando che la Commissione invita la Grecia ad "accelerare il lavoro per un accordo", perché i progressi fatti sono ancora "lenti".

Per quanto concerne il vertice sulla Eastern Partnership di Riga di venerdì, dove Tsipras ha intenzione di portare la questione greca all'attenzione dei presenti, la Commissione non ha grandi aspettative. "Sicuramente Riga è un'opportunità per far incontrare i leader, ma quello che succederà a Riga non può sostituire i negoziati a livello tecnico" che si svolgono anche in queste ore, ha spiegato il portavoce.

Borsa: Milano apre in calo

MILANO - Piazza Affari apre in calo. L'indice Ftse Mib cede l'1,07% a 23.220 punti.

domenica 17 maggio 2015

Grecia: nuovo scontro Atene-Berlino su austerity

BERLINO - L'uscita della Grecia dall'euro "sarebbe molto pericolosa da un punto di vista politico, non economico", perché "il mondo guarderebbe all'Europa in modo diverso". Lo dichiara in un'intervista alla Bild am Sonntag il ministro dell'Economia e vicecancelliere tedesco, Sigmar Gabriel, sottolineando che "nessuno avrebbe più fiducia nell'Europa se nella prima grande crisi" un paese membro dovesse uscire. Un "terzo pacchetto di aiuti è possibile ma solo se le riforme vengono attuate", prosegue.

A stretto giro di posta la replica di Atene. L'uscita della Grecia dall'euro "sarebbe molto pericolosa da un punto di vista politico, non economico", perché "il mondo guarderebbe all'Europa in modo diverso". A sostenerlo in un'intervista alla Bild am Sonntag il ministro dell'Economia e vicecancelliere tedesco, Sigmar Gabriel, sottolineando che "nessuno avrebbe più fiducia nell'Europa se nella prima grande crisi" un paese membro dovesse uscire.

Un "terzo pacchetto di aiuti è possibile ma solo se le riforme vengono attuate".

venerdì 15 maggio 2015

L'Europa regno della volatilità

La recenti oscillazioni dei tassi dei titoli pubblici a lungo termine sono state forti. Per chi non se ne fosse accorto... il rendimento del titolo governativo decennale tedesco (chiamato anche Bund) tra fine aprile e inizio maggio (pochi giorni) è passato dallo 0,05% allo 0,60%! 

Ma ricordiamoci che solo dodici mesi fa il rendimento era dell’1,5%!

Ciononostante le previsioni per i prossimi 18 mesi sono positive soprattutto per l’iniziativa espansiva di Quantitative Easing della BCE, iniziata a marzo e che rimarrà aperta fino al settembre 2016.

Grecia: dietrofront del governo Tsipras su alcune privatizzazioni

Con il pericolo default più in agguato che mai, l'esecutivo greco di Alexis Tsipras comincia a far marcia indietro su alcune delle sue promesse elettorali. In un segnale di distensione nei confronti dei creditori (con cui continuano i negoziati per sbloccare gli aiuti) Atene ha riconsiderato il "No" alla privatizzazione di 14 aeroporti regionali e del Porto del Pireo.

Pensioni: Inps, spesa per dipendenti pubblici di 65 miliardi

Le pensioni erogate dall'Inps Gestione Dipendenti Pubblici al primo gennaio 2015 sono 2.818.300, lo 0,16% in più rispetto a quelle vigenti al primo gennaio 2014. La spesa complessiva ammonta a quasi 65 miliardi di euro, in aumento dello 0,75% rispetto all'anno precedente. Si tratta dei dati diffusi dall'Inps.

La pensione media lorda mensile dei dipendenti pubblici è al primo gennaio 2015 di 1.772,9 euro, 10 euro in più rispetto allo scorso anno. L'importo medio, calcola l'Inps, è più alto per gli uomini, 2.175,1 euro contro i 1.486 euro delle donne.

Queste ultime rappresentano il 58,4% del totale dei pensionati ma l'importo è pari,in media, al 68,3% di quella dei maschi.

Politica dei cookie di questo sito in ottemperanza alla direttiva del Garante della Privacy

Per offrirLe i servizi personalizzati previsti dal proprio sito internet il Proprietario, in qualità di Titolare del trattamento dei dati personali raccolti su questo sito, ottempera alle disposizioni in conformità all'art. 13 del D. Lgs. 196/2003.

Cosa sono i cookie?
I cookie sono piccole porzioni di dati inviate da un sito web e conservate sul dispositivo dell’utente durante la navigazione. I cookie hanno varie funzioni: ad esempio, raccolgono informazioni sulle attività effettuate in precedenza dall’utente in modo tale da rendere la navigazione più efficiente e piacevole, ricordano le preferenze impostate, consentono la navigazione e permettono l’autenticazione in caso di registrazione o acquisto effettuato per mezzo del sito web. Infine, l’uso dei cookie serve a garantire che gli annunci visualizzati dall’utente siano più in linea con i suoi interessi.

L’uso dei cookie non danneggia in nessun modo il computer; inoltre, essi vengono cancellati dopo un certo lasso di tempo, ad esempio dopo sei mesi. Per ulteriori informazioni sui cookie, si prega di consultare il sito: www.allaboutcookies.org.

Economia Notizie fa uso di cookie sui suoi siti?
Sì. Come la pressoché totalità dei siti web, anche Economia Notizie fa uso di cookie per varie ragioni, ad es. l’identificazione degli utenti che tornano a far visita al sito, il calcolo del numero totale dei visitatori, la rilevazione delle pagine consultate e di eventuali difficoltà tecniche nel caricamento delle pagine o nel corso della navigazione sul sito. La raccolta di tali informazioni ci consente di capire quali sono le pagine più interessanti o utili per gli utenti e di monitorare il livello generale di interesse nei confronti dei nostri siti. Inoltre, grazie ai cookie è possibile individuare eventuali problemi di natura tecnica nel sito e risolverli tempestivamente. In tal modo, riusciamo a garantire il corretto funzionamento del sito web e ci impegniamo per migliorare la nostra offerta nei confronti dei visitatori.

Devo accettare i cookie per poter visitare il sito?
No, non necessariamente. È possibile disabilitare i cookie, compresi quelli utilizzati dal nostro sito web, semplicemente disattivando la funzione dei cookie nel proprio browser. Tuttavia, alcune parti del sito, così come di altre pagine web, potrebbero non funzionare correttamente una volta disattivata tale funzione. Ad esempio, in caso di acquisto di prodotti dal nostro sito o di richiesta di password per l’accesso ad un’area limitata, il sito web non potrà procedere in assenza dell’autenticazione fornita dai cookie.

Quali sono le tipologie di cookie presenti sui siti web?
Tra queste informazioni vi sono:
l’indirizzo IP.
l’URI (Uniform Resource Identifier) delle risorse richieste.
l’orario e la data della richiesta.
La tipologia di sistema operativo, il browser utilizzato, la risoluzione dello schermo ed altre informazioni tecniche

Cookie tecnici installati automaticamente all'accesso del sito
__ecl = cookie tecnico accettazione policy
OAID = Cookie che viene utilizzato per non fare visionare all'utente gli stessi banner durante la sessione di navigazione

​Cookie tecnici installati all'utilizzo di alcune funzioni
__sid = sessione utente, per memorizzare utilizzo funzioni interattive basilari come invio di un commento o compilazione form
__bs = bilanciamento macchine/server
__poll = memorizza le votazione dei sondaggi
__ranking = memorizza la votazione di articoli o commenti

Cookie tecnici con finalità di marketing installati nella navigazione di alcune pagine_ia = alert che avverte che non tutti i campi di registrazione sono compilati

Questi dati sono anonimi e vengono trattati e archiviati per informazioni di tipo puramente statistico.
Il sito utilizza un servizio di analisi dei dati di navigazione che utilizza dei “cookies”, ovvero file di testo scaricati provvisoriamente e in automatico dall’utente che consentono di analizzare dati di navigazione sul sito. Le informazioni generate dai cookie sull’utilizzo dei siti sono automaticamente acquisite e depositate presso i server. I dati sono trattati in forma anonima.

Altri cookie vengono utilizzati in forma automatica per fornire servizi quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, la risposta agli articoli/ scritti, l’invio di richieste di assistenza o informative.
Anche queste informazioni sono raccolte in forma anonima e non aggregata e per scopi puramente statistici.

I cookie possono essere inibiti in ogni momento attraverso l’apposita impostazione sul browser utilizzato per la navigazione: questo potrebbe, tuttavia, impedire l’utilizzo di alcune funzionalità del sito.

Titolare del trattamento. GIORNALE DI PUGLIA con sede in Bari (Ba), ITALY

Diritti dell’interessato. Ai sensi dell’art. 7 Codice Privacy, in qualsiasi momento l’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno dei dati che lo riguardano e di conoscerne il contenuto e l’origine, di verificarne l’esattezza o chiederne l’integrazione o l’aggiornamento, oppure la rettificazione. Ha altresì il diritto di chiedere la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, nonché di opporsi per motivi legittimi al trattamento dei dati che la riguardano. Le relative richieste vanno rivolte a Giornale di Puglia, al seguente indirizzo: privacy@giornaledipuglia.com

COOKIE DI TERZE PARTI

I siti di Giornale di Puglia utilizzano circuiti pubblicitari di terze parti che possono rilasciare cookie di profilazione. Per verificare ed eventualmente bloccare questi cookie puoi usare il servizio
presente al sito www.youronlinechoices.com/it/

Puoi leggere tutte le informazioni sul loro funzionamento e sulla possibilità di disattivarli qui e qui.

giovedì 14 maggio 2015

Draghi: attueremo in pieno Qe

«Sebbene abbiamo già visto un effetto sostanziale delle nostre misure sui prezzi degli asset e sulla fiducia nell'economia, ciò che veramente conta è che si possa vedere un effetto equivalente sugli investimenti, sui consumi e sull'inflazione». A riferirlo il presidente della Bce Mario Draghi parlando a Washington alla Michel Camdessus lecture presso il Fmi.

«A questo scopo - ha aggiunto Draghi - implementeremo in toto come annunciato il nostro programma di acquisti e, in ogni caso, fino a che non vedremo un aggiustamento prolungato del trend dell'inflazione».

Dopo 7 anni di una sequenza disabilitante di crisi, ha aggiunto Draghi, le aziende e i privati sono esitanti nell'assumere rischi economici. «Per questa ragione - ha concluso - occorrerà diverso tempo prima che possiamo dichiarare il successo e il nostro stimolo di politica monetaria rimarrà in atto fino a che sarà necessario per raggiungere pienamente il proprio obiettivo su una base realmente prolungata».

Grecia: Varoufakis, intesa a buon punto

La Grecia ha raggiunto un'intesa su gran parte dei punti in discussione con con i creditori internazionali. A sostenerlo il ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis durante una conferenza ad Atene, sottolineando che il governo non punta a un "haircut" del debito. Il ministro ha spiegato inoltre che il livello del debito è insostenibile, ma per Atene deve essere "ridisegnato" e non tagliato.

«A luglio- agosto - ha spiegato il ministro - il ministero delle Finanze dovrà chiedere in prestito 6,7 miliardi di euro dai nostri partner, per rimborsare in un modo o nell'altro i bond in scadenza del programma SMP. Circa 27 miliardi di euro di questi bond scendono e dovranno essere rimborsati nei prossimi mesi. Il rimborso di questi bond dovrà essere essere rinviato a un futuro lontano. Questo è chiaro».

mercoledì 13 maggio 2015

Mps: Bce, sì ad aumento di capitale

La Banca Centrale approva l'aumento di capitale da 3 miliardi di Mps e il conseguente rimborso dei residui Monti-bond per 1 miliardo. Nei giorni scorsi l'ad Viola ha precisato che se il via libera della Bce fosse stato "imminente e se dovesse arrivare entro questa settimana, allora potremmo partire con l'aumento di capitale intorno al 28 di maggio".

Italia ancora in deflazione: -0,1% su anno

ROMA. Ad aprile, secondo i dati Istat, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e registra, come nei due mesi precedenti, una diminuzione su base annua pari a -0,1%, (secondo la stima preliminare, l'inflazione era nulla). È il quarto mese consecutivo che l'indice generale registra una flessione su base annua. Ciò è dovuto al persistere dell'ampia diminuzione dei prezzi dei beni energetici (-6,4%; era -6,5% a marzo), alla quale si sommano, ad aprile, i cali tendenziali dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-0,6%, da +0,5% di marzo), dei servizi relativi all'abitazione (-0,2%, da -0,1% del mese precedente) e di quelli relativi alle comunicazioni (-0,1%, da +1% di marzo).

Al netto dei soli beni energetici, l'inflazione è infatti stabile a +0,6%, mentre al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" scende a +0,3% (da +0,4% del mese precedente). L'aumento su base mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente ai rialzi - su cui incidono fattori stagionali, quali le festività pasquali - dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,1%) e dei servizi relativi ai trasporti (+1%); a contenere l'aumento è il ribasso dei prezzi dei beni energetici regolamentati (-2,4%). L'inflazione acquisita per il 2015 si azzera (era -0,1% a marzo).

Bund: tassi tornano a risalire

Tornano a salire i tassi del Bund tedesco per la prima volta da circa un anno e mezzo. La Germania ha collocato Bund decennali per 2,545 miliardi di euro con un rendimento medio in rialzo allo 0,65% dallo 0,13% dell'asta di aprile. E' il livello più alto da novembre scorso ed è il primo aumento dai tempi dell'asta del 29 gennaio 2014, quando il Bund offriva un rendimento dell'1,77%. Le richieste hanno raggiunto i 3,33 miliardi a fronte di un target massimo di offerta di 3 miliardi. (ANSA)

Btp: asta fa il pieno, ma tassi in rialzo

Il Tesoro italiano ha collocato tutti i 7 miliardi di euro di Btp a 3,7,15 e 30 anni, ma con tassi in rialzo. Il rendimento medio del triennale è salito allo 0,32% da 0,23% di aprile, quello del 7 anni all'1,31% da 0,89% di un mese fa, quello del 15 anni al 2,32% da 1,64% di aprile e quello del 30 anni al 2,92% da 1,86% di marzo.

Pil primo trimestre +0,3%, Italia fuori da recessione

L'Italia esce dalla recessione. Nel 1° trimestre 2015 il Pil è tornato a crescere, con un aumento dello 0,3% rispetto all'ultimo trimestre del 2014. Lo rende noto l'Istat nelle stime preliminari, calcolando invece su base annua una variazione nulla. I risultati sono superiori alle attese degli analisti. La crescita registrata nel primo trimestre dell'anno è la più alta da inizio 2011, quando il Pil aumentò dello 0,4%.

martedì 12 maggio 2015

Pensioni, Renzi: sentenza non dice di pagare subito tutto

"Sentenza il 30 aprile dalle agenzie di stampa, un buon viatico per l'1 maggio e ora ci prendiamo il tempo necessario per evitare di fare errori". Sono le parole del premier Matteo Renzi, a Rep tv, alla domanda su quando il governo interverrà sulle pensioni dopo la sentenza della Consulta.

"Non cambieranno i saldi, ci manterremo dentro le regole europee. Studieremo una soluzione che ci consenta di essere credibili a livello europeo". Il premier ha spiegato che nella soluzione dopo la sentenza della Consulta saranno mantenuti i parametri indicati nel Def.

"Il provvedimento sulle pensioni arriverà tra 'pochi giorni'": così il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan risponde a chi gli chiede a quando si avranno novità. "Sto tornano a Roma per incontrami con i tecnici al ministero e poi con il presidente del Consiglio per chiudere questa questione il più presto possibile", ha detto Padoan al termine dell'Ecofin.

Grecia: Bce aumenta liquidità emergenza a 80 mld

La Banca Centrale ha alzato a 80 miliardi di euro il tetto della liquidità d'emergenza disponibile per le banche greche. Lo riferiscono fonti vicine alla situazione, dopo una conference call del consiglio. I governatori avrebbero parlato anche dell'ipotesi di un ulteriore 'haircut' sui titoli a garanzia dei prestiti, decidendo contro una stretta.

lunedì 11 maggio 2015

Il grande rebus della crisi greca

Oggi pomeriggio è in corso la riunione dei ministri dell'Economia dell'eurozona a Bruxelles. In ballo il prestito di 7 miliardi e mezzo che Tsipras vorrebbe ottenere a giugno.

Non si è arrivati ad una conclusione su tutti i dossier in discussione. È ormai noto infatti che il Governo greco non vuole toccare le pensioni e nemmeno aumentare l'Iva.

L'UE presenterà un 'ultimatum' a Tsipras nel quale vi è ancora una volta la lista di riforme necessarie per sbloccare i 7 miliardi di aiuti.

Tale richiesta, se venisse rigettata, farebbe chiudere per sempre all'Ue i cordoni dei finanziamenti

Perciò Tsipras si troverebbe ad affrontare da solo le scadenze con la Bce, che ammontano a circa 6 miliardi tra giugno e luglio. Una cifra che non potrebbe mettere insieme nemmeno dando fondo a tutte le riserve.

Nel frattempo mercoledì è in arrivo il pagamento di 800 milioni di euro al Fmi e non è ancora chiaro come riuscirà a farvi fronte. Vere e proprie gatte da pelare per il Governo greco.

Grecia: borse deboli in attesa dell’Eurogruppo

Riprendono fiato i mercati azionari europei dopo il sensibile recupero di venerdì scorso e in una giornata in cui il tema Grecia torna alla ribalta per la discussione all’Eurogruppo. Nel primo pomeriggio l’indice Ftse Mib cede qualche decimo, con Mps sugli scudi dopo il ritorno all’utile. Deboli anche gli altri listini del Vecchio Continente. Ancora a ribasso il mercato obbligazionario.

Andamento economia USA in miglioramento

Economia americana in miglioramento. Vi è stato un ulteriore indebolimento del dollaro contro l'euro.

Il valore del petrolio si è rafforzato di oltre l'1% (59,60 dollari al barile). I futures hanno triplicato i guadagni.

Il rialzo dei tassi USA potrebbe avvenire da settembre o forse anche dalla fine dell'anno per cui finirebbe la lunghissima stagione dei tassi zero e della abbondante liquidità

domenica 10 maggio 2015

Braccio di ferro Ue-Varoufakis verso il default greco?

di Piero Chimenti - A poco più di 5 anni, dalla prima tranche da 245 mln € di prestito greco concesso dall'Ue, Bce e Fmi, la situazione del Paese ellenico appare sempre più in bilico e, nonostante l'impegno di risollevare l'economia fosse programmato nel triennio, la sua economia sembra non decollare.

Il Ministro dell'Economica Varoufakis ha presentato lo scorso 9 maggio all'Eurogruppo un documento programmatico di 36 pagine, intitolato "La ripresa greca", che detta le riforme da realizzarsi dalla Grecia affinché possa accedere ai finanziamenti internazionali che le consentirebbe di evitare il default.

Purtroppo per il Governo Tsipras però il documento non presenterebbe le riforme promesse, ma anzi se ne distanzierebbe in maniera clamorosa, come la crescita prevista del Pil prevista dello 0,1% contro lo 0,5% stimato per il 2015 dalla Commissione Europea, così come quella prevista per il 2016 il 2% contro il 2,9% previsto da Bruxelles.

Per uscire da questo vicolo cieco in cui la Grecia è piombata, per molti specialisti è auspicabile il default controllato, in modo che il Governo Tsipras possa, con determinate garanzie, rinegoziare il debito, in modo tale che nell'immediato vengano effettuate delle operazioni per la ripresa economica della penisola ellenica, in pesante deflazione con un crollo dei consumi interni.

Pensioni: Italia monitorata da Ue

(Epa)
BRUXELLES - Nelle raccomandazioni di mercoledì, la Commissione metterà l'Italia sotto 'monitoraggio' per capire l'impatto quantitativo della decisione della Consulta sulle pensioni. L'uso della flessibilità richiesto dall'Italia resta quindi condizionato a quanto costerà risolvere il problema delle pensioni. E' quanto apprende l'ANSA da fonti Ue.

Grecia: Ue chiederà lavoro più duro

BRUXELLES - "Non c'è nessuna ipotesi di accordo con la Grecia sul tavolo dell'Eurogruppo", ma i ministri stanno lavorando a una dichiarazione che chiederà ad Atene "duro lavoro e impegno, necessari per raggiungere un'intesa nelle prossime settimane". E' quanto apprende l'ANSA da fonti dell'Eurogruppo che ricordano che "il tempo sta finendo". (ANSA)

Sentenza pensioni, come la risolvo facilmente!

La sentenza della Corte costituzionale ha bocciato il blocco della rivalutazione delle pensioni deciso dal governo Monti. Il governo spiazzato va in cerca di fondi.

Il Ministero del Tesoro pretende le coperture per garantire i rimborsi. Naturalmente, come ormai ci stiamo abituando, viene previsto un contributo di solidarietà sugli assegni più ricchi.

Una divisione per scaglioni, per garantire più soldi a chi ha una pensione più bassa e quindi ridurre l’importo del rimborso mano a mano che l’assegno diventa più ingente (?). Oltre 3.500 o 4 mila euro lordi al mese potrebbe non esserci alcuna restituzione.

Un ulteriore prelievo aggiuntivo verrebbe applicato agli assegni più alti, quelli al di sopra dei 5 mila euro lordi al mese. Grazie governo stai diventando un piccolo Robin Hood!

Presente e futuro

La volatilità in questo ultimo periodo è stata predominante. Nei mesi scorsi era stato possibile comprare un bond o un’azione e aspettare per vedere subito al rialzo i rendimenti.

Ma stiamo attenti al futuro che potrebbe essere meno certo e tranquillo e potrebbe far male. Petrolio e dollaro possono riservare ancora sorprese e, potrebbe essere interessante non vedere i portafogli solo in direzione euro.

Il petrolio potrebbe avere altri sussulti. Il dollaro potrebbe invece salire.

E i tassi?

Dipendono molto dall'inflazione perchè naturalmente salgono con essa. I rendimenti si manterranno bassi per un certo, abbstanza lungo periodo, comunque.

Ma un minimo aumento dell'inflazione c'è stato. Le banche centrali spareranno sempre tante cartucce immettendo cioè quel mare di liquidità, che abbiamo visto, fino alla scadenza annunciata?

E la Grecia potrebbe destabilizzare lo status quo dell'Europa e del pianeta? Speriamo sempre nel futuro!

(F.Ferri)

sabato 9 maggio 2015

Ancora divergenze lunedì a Bruxelles?

I negoziati che dovranno avvenire tra Grecia ed eurogruppo lunedì a Bruxelles, non potrebbero essere conclusivi per la soluzione della crisi del debito ellenico. Lo preannuncia il Wall Street Journal in base al documento ellenico che verrà presentato dal ministro dell'economia Varoufakis in quella sede.

Tale documento divergerebbe nel contenuto dalle riforme promesse dalla Grecia soprattutto per ciò che riguarda le pensioni ed il mercato del lavoro.

(F.F.)

Grecia: Schaeuble, Paesi possono fare default

(ANSA) - ROMA, 9 MAG - "L'esperienza dimostra che un Paese all'improvviso può andare in bancarotta" ma "per un politico non sarebbe saggio dire se la Germania è preparata o meno a questa eventualità". Lo ha detto il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, sottolineando che "Berlino farà tutto il possibile per tenere la Grecia nell'Euro" e aggiungendo di "non prevedere" un accordo con Atene su nuove misure all'Eurogruppo di lunedì.

Pensioni, Camusso: sentenze si applicano

"Le sentenze si applicano sempre, ancor di più quando sono della Corte Costituzionale. Il dato vero è che da anni chiediamo un confronto su una legge delle pensioni piena di ingiustizie e principi di non eguaglianza nel trattamento previdenziale". Così il segretario Cgil Susanna Camusso, a Ripalimosani (Campobasso), rispondendo ai giornalisti. "Credo che il Governo sbagli se non coglierà questa come l'occasione per mettere mano all'insieme di quella legge".